«Christos Yannaràs è un esponente in senso alto del pensiero europeo. Questo per la sua formazione e per la sua attività, sempre di grandissimo livello, che spazia dalla Grecia alla Germania alla Francia. Ma è anche una voce che fa da ponte tra l'Europa e il suo "altro": in questo caso le varie forme di cristianesimo d'Oriente»: sintetizza così il filosofo Adriano Fabris i motivi che hanno portato la commissione — da lui presieduta — del Premio Internazionale di filosofia Filosofi lungo luno l'Oglio. Un libro per il presente» ad assegnare il riconoscimiento a Chrìstos Yannaràs, uno tra più originali pensatori ortodossi viventi, autore del libro Ontologia della relazione (Atene, 2 004, edizione italiana: Troina, Città Aperta, 2o1o).
Il premio — inserito nel «Festival Filosofi lungo l'Oglio. Noi e gli altri» è quest'anno alla sua seconda edizione — intende segnalare «l'opera di uno studioso che abbia elaborato, attraverso il suo pensiero, idee capaci di fornire agili strumenti per abitare la nostra contemporaneità» ovvero che sia «in grado di segnare non soltanto la recente storia della filosofia e, più in generale, del pensiero, ma soprattutto la realtà effettuale in cui ogni uomo si trova a vivere nel qui e ora dei nostri giorni». In particolare, Yannaràs nel suo libro — sottolinea Francesca Nodari, segretario del premio e direttore scientifico del festival — si sofferma sulla dinamica della relazione, sia essa erotica o religiosa, come esperienza di rivelazione. La cerimonia di assegnazione del premio si svolgerà domenica 16 giugno, nell'Aula Magna del Centro pastorale Paolo VI a Brescia.
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