Brescia avrà il suo Giardino dei Giusti. Domani, alle ore 11, in un'area del Parco Tarello, in città, si terrà la cerimonia di inaugurazione. L'iniziativa è promossa dall'associazione Filosofi lungo l'Oglio è in partnership con il Comitato per la Foresta dei Giusti-Gariwo, con il Comune di Brescia e in collaborazione con la Casa della Memoria. Nel Giardino verranno piantati, da domani per ogni anno a seguire, nuovi alberi, nella fattispecie pruni, per onorare gli uomini e le donne che hanno aiutato le vittime delle persecuzioni, difeso i diritti umani e la dignità delle persone ovunque fossero calpestati, lottato contro ogni forma di totalitarismo e genocidio, testimoniato a favore della verità contro i reiterati tentativi di negare i crimini perpetrati.
Il Giardino dei Giusti vuol essere un monumento universale di coraggio e di virtù civile che si ispira a quella famosa frase di Hannah Arendt che segna il limite morale e coinvolge la responsabilità della coscienza: «Si può sempre dire un sì o un no». La cerimonia è stata illustrata ieri mattina nella sala della Giunta di Palazzo Loggia, alla presenza degli assessori Mario Labolani e Andrea Arcai. «La memoria del bene - ha detto Francesca Nodari, direttore scientifico di Filosofi lungo l'Oglio - deve andare al di là dei conflitti tra memorie. Il concetto di giusto è universale e trasversale».
In altre parole, i giusti sono persone esemplari che, dovendo sottostare a condizioni di imperante ingiustizia ed operando in qualsiasi schieramento, si sono attivate in modo concreto, anche con rischio della vita, per contrastare un abuso o una violenza con l'intento di vanificarne, anche in parte, gli effetti. Oppure sono intervenuti a favore della verità storica contro i tentativi di giustificare o di occultare le tracce dei misfatti e le responsabilità dei carnefici. Il pensiero non va solo alle vittime dell'Olocausto, ma anche allo sterminio degli armeni, che ancor oggi è sottoposto a sordina.«Siamo onorati - ha continuato Francesca Nodari - di dare vita, proprio in occasione della prima edizione della Giornata Europea dei Giusti istituita lo scorso anno dal Parlamento di Strasburgo, a un Giardino dei Giusti di tutto il mondo nella nostra città».
Molto lusinghiero anche il commento di Anna Maria Samuelli Kuciukian, cofondatrice di Gariwo, che ha dichiarato: «Esprimo un apprezzamento per la vostra città che sa cogliere il valore di quelle figure che hanno saputo e sanno essere esempi morali per tutti noi e per le nuove generazioni. Costituiscono un patrimonio per tutta l'umanità e ci richiamano ai valori fondanti della cultura europea».Questi i nomi dei Giusti che domani verranno commemorati: Teresio Olivelli, partigiano cattolico e Medaglia d'oro della Resistenza; mons. Carlo Manziana, maestro di fede e di vita che denunciò l'incompatibilità della dottrina fascista con i valori del cristianesimo; il giurista ebreo polacco Raphael Lemkin, la filosofa olandese Hetty Hillesum; Jan Patocka, una delle figure più significative della Primavera di Praga; infine i valtrumpini Angelo Rizzini e Caterina Rizzini che misero a repentaglio le proprie vite per salvare Emma Viterbi e il figlio Paolo dall'inferno dei campi di sterminio nazisti. La cerimonia è aperta a tutti.
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