Come relatrice centrale, il direttore e la sua passione amica, cioè Francesca Nodari, controrelatori, ma altrettanto amici, tutti i conferenzieri. Si comincia domani (alle 21.15, come per tutti gli incontri) a Brandico, a Villa Toninelli, con Andrea Tagliapietra e si prosegue con Marc Augé, Giovanni Ghiselli, Maria Rita Parsi, Paolo Becchi, Luigi Zoja, Massimo Donà, Ebherard Schockenoff, Marco Vannini, Remo Bodei, Bernhard Casper, Michela Marzano, Salvatore Natoli, Stefano Semplici, Piero Coda. Tema - questione intorno a cui ruota questa edizione - è «La Dignità ». E viene alla mente subito il merito di essere degni, il significato di dignità, in che modo iscrivere questo valore, tanto proclamato quanto esiliato, secondo un movimento di realizzazione concreta, secondo una riapertura di un registro di costituzionalità e di giudizio conseguente. Per cui chi non supera l’esame di dignità viene bocciato e costretto a rivedersi per cento volte il Grande Fratello del primo anno. Vogliamo dire che dev’esserci una pena, una contravvenzione per chi non ingrana la marcia della dignità. E perciò, prima, ci si deve chiarire sul senso e il modo di intendere alla stessa maniera la democrazia conveniente della dignità.Domani Tagliapietra parlerà intorno alla «Natura della dignità e dignità della natura». Si dichiarerà, subito, il carattere armonico e universale della dignità, l’impossibilità a equivocare la dignità con altro. Dignità è sinonimo di umanità. Ciò che non è umano non è degno e ciò che è degno è umano. Domenica10, Marc Augè dichiarerà il contrario della dignità e segnerà indelebilmentel’indegno. A noi umani, d’altro canto, piace conoscere per contrasto, per il contrario, altrimenti tagliamo l’angolo, incominciamo a non essere degni. E così poi, Maria Rita Parsi ci spiegherà «La dignità come infanzia»; più avanti, Ebherard Shockenoff approfondirà la necessità di una comprensione della dignità. Quindi verrà la serata di un’equazione tra dignità e nobiltà, l’interrogazione sul suo prezzo. Saremo già al 7 luglio quando Bernhard Casper intratterrà su «Dignità e responsabilità. Una riflessione fenomenologica ». Il 17 luglio, a casa finalmente della direttrice Francesca Nodari, nello scenario stupendo della cascina Le Vittorie, il padrino dei Filosofi lungo l’Oglio, Salvatore Natoli, rifletterà su «Dignità e rispetto, l’obbligo di renderlo e il dovere di meritarlo ». Dignità, finalmente,quale antidoto a un soffocamento dell’economia, la salvezza contro la palude delle borse e degli spread, l’ossigeno contro l’afa a piombo di un mercatismo che non troverà l’uscita di casa se non aprirà la cassetta di sicurezza della dignità. Insomma, se non viene prima la dignità della persona, nulla avviene armonicamente in seguito. Anche stavolta, hanno ragione i Filosofi lungol’Oglio. In questo mese e mezzo, staremo sulla loro piccola grande arca.
La settima volta dei Filosofi lungo l’Oglio significa il confermato patrocino del presidente Giorgio Napolitano,quello nuovo del prefetto di Brescia Narcisa Brassesco Pace, una schiera d ivolontari studenti, l’allargamento delle municipalità partecipanti- fino a raggiungere la Franciacorta, cominciando a risalire il fiume verso la sua origine - da 12 a 15 incontri; di nuovo palazzi, cascine, piazze e contrade al centro dell’ascolto e un popolo bresciano iscritto alla laurea in Filosofia ad honorem e pe rstudium lungo il fiume.
Informazioni aggiuntive
- autore: Tonino Zana
- giornale: Giornale di Brescia
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