Modera l'incontro il giornalista Tonino Zana. Definito da Giorgio Gomel "l'ultimo uomo del Rinascimento" e da Paolo De Benedetti "il Maimonide d'Italia", Luzzatto, nipote del grande ebraista Dante Lattes, rappresenta un unicum nel panorama dell'ebraismo italiano e non solo, per il suo spaziare dalla scienza all'esegesi, dall'ermeneutica alla scrittura di romanzi, senza dimenticare quell'arte di narrare, anche di sè, che lo rendono una figura poliedrica e completa.
Lo studioso - ha detto la direttrice Francesca Nodari - "si soffermerà sul labile confine che intercorre tra memoria e ricordo, sulle loro analogie e differenze, sul rischio sempre possibile dell'oblio nonchè sul ruolo principe che gioca la volontà nell'ammministrare la memoria, ovvero il "ventre della mente" come lo definiva Sant Agostino".
Amos Luzzatto, medico, scienziato e biblista, già Presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e già direttore della "Rassegna mensile di Israele", è Presidente della Comunità Ebraica di Venezia e autore di innumerevoli saggi sulla storia dell'ebraismo italiano.