Stasera alle 21, nella splendida cornice di Villa Presti, oggi sede del Museo Ghidoni di Ospitaletto, sarà proclamato il vincitore della XIII edizione del «Premio Internazionale di Filosofia/ Filosofi lungo l'Oglio. Un libro per il presente». La giuria composta da Francesca Rigotti (presidente), Maria Rita Parsi (vice-presidente), Francesco Miano e Francesca Nodari (presidente della Fondazione) ha scelto all'unanimità lo psicanalista di fama mondiale Luigi Zoja, autore di un volume sul declino del desiderio.
L'incontro si aprirà con la laudatio del premiato, tenuta da Francesca Rigotti, cui seguirà l'attesa allocutio: una vera e propria lezione magistrale nel corso della quale Zoja analizzerà «il sesso, inteso come pratica ma anche come tema, nel suo graduale percorso verso una dissoluzione. «L'iperconsumismo moderno - sostiene lo psicoanalistapromuove una sessualità commerciale e superficiale, riducendo l'attività sessuale reale. Nonostante la rivoluzione sessuale, i giovani fanno meno sesso e più tardi, e anche le coppie di mezza età sono meno attive. Questo fenomeno, osservato in tutto l'Occidente, riflette una fuga dall'intimità influenzata da fattori psicologici, economici e culturali. In Germania Est, meno distrazioni consumistiche portavano a più attività erotica rispetto all'Ovest». Zoja suggerisce che riportare la sessualità al centro del discorso potrebbe contrastare questa indifferenza, affrontando il calo delle nascite.
Zoja ha presieduto il Centro Italiano di Psicologia Analitica dal 1984 al 1993 e la International Association for Analytical Psychology, l'associazione globale degli analisti junghiani, dal 1998 al 2001, assumendo il ruolo di presidente del Comitato Etico internazionale dal 2001 fino al 2007. Ha insegnato al C.G. Jung Institut di Zurigo, all'Università dell'Insubria e all'Università di Macao (Cina). Ha tenuto corsi e conferenze in università di tutto il mondo.