Il coraggio di “dire io” nell’epoca del singolarismo, l’analisi dell’individualismo dal passato al futuro, il venir meno del riconoscimento dell’unicità che connota ciascun essere umano, in dialogo con le migliori menti del nostro presente, sono al centro della XVII edizione del Festival Filosofi lungo l’Oglio.
Partendo dalla Bassa bresciana e toccando le località rivierasche attigue al fiume Oglio, per ampliare il proprio orizzonte in Franciacorta fino a spingersi in Val Trompia e raggiungere le tre città capoluogo di provincia, il festival anche quest’anno darà concrezione a quel nomadismo del pensiero, che è uno dei suoi punti di forza, facendo proprio il significato etimologico di confine, che è luogo di condivisione, e dunque, di passaggio.
Il tema è stato scelto, usando le parole di Francesca Nodari, partendo dalla riflessione che «l’egoismo, il singolarismo, lo sgretolarsi della relazione occupano, pericolosamente, la scena del nostro presente. Al punto che molti studiosi mettono in guardia sul pericoloso passaggio dalla claustrofobia alla claustrofilia. Eppure, gli esseri umani sono animali sociali e si distinguono da tutti gli altri esseri viventi per la capacità del linguaggio. La chiusura quasi autistica del soggetto va di pari passo con l’emersione di antiche e nuove paure: le persone si sentono sempre più sole (secondo i sondaggi condotti dall’istituto Demos&Pi circa il 30% per cento degli italiani). Persino la nozione di temporalità è stata messa in scacco: si parla di tempo sospeso, di scarsa fiducia nel futuro.
Di qui l’urgenza di sondare tutte le implicazioni contenute nell’espressione “dire io”, oggi nel tempo pandemico, oggi dinanzi a un io sempre più tracotante, al phono sapiens, direbbe Han, in un mondo in cui le disuguaglianze sono in costante incremento, i legami sono messi in scacco da una società liquida che riduce persino gli affetti a un fast-food quotidiano. E questo mentre il virtuale avanza senza posa, l’indifferenza diventa imbarazzante e i punti di riferimento sembrano schiacciati sotto l’imperialismo di un presente continuo che rende irraggiungibile, forse utopico, l’avvenire».
Da segnalare l’evento speciale in programma il 21 luglio nella sede della Fondazione a Villachiara (Bs) dal titolo “In piedi davanti a una donna”, un’attenzione speciale dovuta al tema della violenza sulle donne, una delle ferite più dolorose della nostra società. I femminicidi rappresentano un fenomeno sempre più diffuso e in costante aumento: in Italia, solo nei primi mesi del 2022, si contano 21 vittime, cento le vittime di genere femminile al 26 ottobre 2021 contro le 93 alla stessa data 2020 (+ 7,5%).
Tutti gli appuntamenti inizieranno alle 21.15 e saranno come sempre gratuiti, con la possibilità di contribuire con un’offerta libera, per sostenere il festival e le attività della Fondazione.
Anche quest’anno sarà assegnato il Premio Internazionale di Filosofia “Filosofi lungo l’Oglio”. Un libro per il presente”, giunto alla XI edizione: un riconoscimento conferito all’opera di uno studioso che abbia elaborato, attraverso il suo pensiero, idee capaci di fornire agili strumenti per abitare la nostra contemporaneità.
Tra le novità in programma la sezione “Filosofi a Tavola”: 5 momenti al tramonto, tutti i venerdì di luglio (ad eccezione di lunedì 18 luglio), che intrecciano filosofia e cucina in suggestive location (a Brescia, Barbariga, Lograto, Erbusco e Lumezzane), con un alternarsi di show-cooking e aperitivi firmati dalla chef Francesca Marsetti, volto noto di Rai1 al fianco di Antonella Clerici, lezioni magistrali e reading attoriali di prim’ordine, con la partecipazione straordinaria, nella cornice fiabesca di Villa Morando a Lograto (Bs), del celebre attore Cesare Bocci: quarant’anni di carriera tra cinema, teatro e tv. Ad arricchire le altre serate i reading di Alessandro Mor, Emanuela Sabatelli, Lavinia Cipriani e Antonio Palazzo. Ogni incontro sarà connotato da un colore tematico: il rosa per Francesca Rigotti (1/07, Brescia); il rosso per Nicola Perullo (8/7, Barbariga); il giallo per Paolo Gomarasca (15/07, a Lograto); verde scuro per Massimo Donà (18/07, Erbusco) e in blu Flavia Monceri (29/07, Lumezzane).
Per la partecipazione alle serate di “Filosofi a Tavola”, i biglietti saranno disponibili, con una quota di partecipazione pari a 38 euro, dal 6 giugno sul sito www.filosofilungologlio.it.
Ritorna anche in questa edizione il contest, in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Brescia Santa Giulia, rivolto a studenti, alunni e docenti, che premierà l’opera che più rispecchia il tema della Kermesse “Dire Io”. Le cinque opere finaliste saranno esposte durante alcune tappe del festival e premiate nell’ultimo appuntamento a Lograto (il 31 luglio); in quell’occasione sarà proclamato il vincitore, individuato su giudizio insindacabile della giuria appositamente costituita, a cui verrà consegnato un premio della dotazione di 1000 €, messo a disposizione dalla Fondazione Filosofi lungo l’Oglio.
Il Festival Filosofi lungo l’Oglio ha ricevuto per il sesto biennio consecutivo il marchio europeo Effe Label 2022-2023, progetto sostenuto dalla Commissione Europea e realizzato da EFA, Associazione dei Festival Europei per premiare l’impegno artistico e la capacità di coinvolgere le comunità locali che guardano all’Europa.