Sono le sponde dell'Oglio, 'grande vegliardo' depositarlo di saperi, a ospitare la rassegna "Filosofi lungo l'Oglio" diretta da Francesca Nodari, filosofa che si ispira al genio talmudico di Lévinas e fino al 30 ottobre chiama a raccolta decine di pensatori di prima grandezza.
Unico ad aver ricevuto per sei anni consecutivi il marchio europeo Effe Label, premio all'impegno artistico delle comunità locali, il festival lombardo della filosofia, XV edizione, ha per tema "Essere umani". Tre le lezioni magistrali di questa settimana.
"Perché lettura e scrittura ci rendono più umani?" si chiede questa sera alle 21 a Caravaggio (Bg) Duccio Demetrio, pedagogista e filosofo, fondatore della Libera Università dell'Autobiografia di Anghiari e dell'Accademia del Silenzio alla Casa della Cultura di Milano. Lettura e scrittura: tesori a cui attingere più che mai nei momenti critici, come preziose Villa Suardi a Ludriano (Bs), frazione di Roccafranca (Be), Parco Oglio Nord sono le parole del teologo tedesco Meister Eckhart, distillate dal Medioevo in compagnia di Marco Vannini, uno dei suoi studiosi più accaniti, che venerdì 2 a Trenzano (Bs) deriverà dalla catena homo-humus humilitas una riflessione su "L'uomo non umile non è".
E ancora, lunedì 5 Anna Foa evocherà a Palazzolo (Brescia) il tema della Shoah, Da esseri umani a pezzi, con lo scrittore Abraham Yehoshua, straordinario interprete del dibattito su Israele e l'ebraismo, in videoconferenza da Gerusalemme.
Presente in sala il regista Claudio Uberti con un'anticipazione del film Bocche inutili, la femminilità negata nei campi di concentramento. E avanti fino al 30 ottobre si va, tra gli altri, con Roberta De Monticelli sull'arte di incominciare, la 'filosofa delle piccole cose' Francesca Rigotti e il suo Buio (Il Mulino), la sociologa Chiara Saraceno sui diritti negati dei più piccoli, Massimo Cacciari e il suo Elogio del diritto (La Nave di Teseo): dike e nomos, giustizia e norma sull'orlo del nulla.