Giunto alla sua 15esima edizione, il Festival avrà come filo conduttore «Essere umani», tema su cui, in un anno particolarmente complesso come il 2020, interverranno alcuni tra i più illustri filosofi, studiosi e pensatori contemporanei che hanno aderito al Festival: da Umberto Galimberti al cardinal Matteo Maria Zuppi, da Massimo Cacciari ad Anna Foa, da Chiara Saraceno a Silvia Vegetti Finzi e altri ancora.
Francesca Nodari, filosofa e direttore scientifico della manifestazione, in merito al tema ha detto: «Dinanzi alla prova choc del Covid-19, ciascuno è stato, in un certo senso, costretto a porsi le celebri e quanto mai fondamentali domande kantiane: Che cosa posso sapere? Che cosa devo fare? Che cosa mi è lecito sperare? Domande che si concentrano in quella essenziale: che cos'è l'uomo?».
Nel corso del Festival, si terrà a Brescia la cerimonia della IX edizione del Premio Internazionale di Filosofia-Filosofi lungo l'Oglio. Un libro per il presente, con la proclamazione del vincitore. Un riconoscimento assegnato all'opera di uno studioso che abbia elaborato idee capaci di fornire agili strumenti per abitare la nostra contemporaneità. Eventi paralleli al Festival saranno anche mostre fotografiche, laboratori sul metodo «filosofiacoibambini », musica e narrazioni, attività ludiche.
Le lezioni magistrali si terranno per la prima volta non solo lungo il fiume che ha accompagnato finora la rassegna, ma anche tra 23 comuni della provincia di Brescia, Cremona e Bergamo. Tre gli appuntamenti serali nella nostra provincia: a Caravaggio, giovedì 1 ottobre ore 21 al chiostro di San Bernardino, il filosofo e pedagogista Duccio Demetrio svilupperà il tema «Perché lettura e scrittura ci rendono più umani?».
A Treviglio, giovedì 12 ottobre ore 21 al Teatro Nuovo Treviglio (TNT), la filosofa e saggista Francesca bigotti risponderà all'interrogativo «La mansuetudine: una virtù umana?». A Bergamo, martedì 27 ottobre ore 21 nella suggestiva Basilica Santa Maria Maggiore, il giurista Gustavo Zagrebelsky tratterà il tema «Senza adulti».