Promosso dalla Fondazione Filosofi lungo l'Oglio, ideato e diretto dalla filosofa levinasiana Francesca Nodari, il festival si articola in una serie di incontri serali (tutti dalle 21), nella consueta veste itinerante, in presenza di pubblico e in assoluta sicurezza, coinvolgendo ben 23 Comuni nelle province di Brescia, Bergamo e Cremona.
«Forse, travolti come siamo stati da una pandemia che ha ormai raggiunto dimensioni planetarie, è giunta l'ora di chiedersi che cosa è rimasto dell'uomo nella sua vulnerabilità», ha detto Nodari durante la presentazione. A declinare il concetto di "essere umani" ben 26 studiosi e pensatori contemporanei, alcuni dei quali sono già stati protagonisti al festival: Umberto Curi, Enzo Bianchi, Umberto Galimberti, Stefano Zamagni, Anna Foa, Francesco Miano, Haim Baharier, Massimo Cacciari, Silvia Vegetti Finzi, Maria Rita Parsi, Chiara Saraceno.
Quest'anno altri offriranno nuovi punti di vista sul tema, come il cardinale Matteo Maria Zuppi, Massimiliano Valerii, Luisella Battaglia, Francesco Paolo Ciglia e Gustavo Zagrebelslcy. Curi aprirà domani la kermesse del pensiero nomade con la lectio magistralis su "Amicizia e prossimità: modelli di humanitas" a Villa Morando a Lograto. Martedì Enzo Bianchi, Fondatore della Comunità Monastica di Bose, lancerà quasi un monito di speranza con "Siate umani!", nel suggestivo monastero di San Pietro in Lamosa a Provaglio d'Iseo.