Italiani e stranieri, 26 in totale, chiamati a confrontarsi durante una serie di incontri serali con tappe nelle province di Brescia, Bergamo e Cremona (2.3 comuni coinvolti, compresi i tre capoluoghi). Alla luce di quanto accaduto nei mesi scorsi, la rassegna ideata e diretta da Francesca Nodari si carica dunque di un valore simbolico particolarmente intenso e significativo, in quanto espressione di esistenza e resistenz aculturale, di visione e condivisione, di rinascita e ripartenza.
ORGANIZZATO dall'omonima Fondazione, con l'adesione del Prefetto di Brescia e il Patrocinio della Provincia, il Festival è stato presentato ieri mattina in Broletto, dove la stessa Nodari (intervenuta assieme al sindaco Emilio del Bono e ai rappresentati delle varie istituzioni) si è soffermata proprio sul leitmotiv di questa edizione e sulle molteplici implicazioni ad esso legate: «Forse, travolti come siamo stati da una pandemia che ha ormai raggiunto dimensioni planetarie, è giunta l'ora di chiedersi che cosa è rimasto dell'umanità dell'uomo nella sua vulnerabilità e finitudine. Dinnanzi alla prova choc del Covid-19 ciascuno è stato costretto a porsi le celebri e quanto mai fondamentali domande kantiane: Che cosa posso sapere? Che cosa devo fare? Che cosa mi è lecito sperare? Che si concentrano in quella essenziale: Che cos'è l'uomo? Constatando il deflagrarsi inevitabile di una hybris che da tempo pervade l'uomo contemporaneo. Tracotanza che va di pari passo con un clima d'odio e di pericolosa indifferenza ove a emergere in tutta la sua urgenza è la lacerazione del simbolico e l'improcrastinabile centralità dell'Altro, con tutte le provocazioni che questi ci pone davanti agli occhi».
A DISCUTERNE, fino al 30 ottobre, alcuni nomi «storici» che si sono susseguiti negli anni fra cui Umberto Curi (protagonista della serata inaugurale sullo sfondo di Villa Morando a Lograto), Enzo Bianchi, Umberto Galimberti, Stefano Zamagni, Duccio Demetrio, Anna Foa, Francesca Rigotti, Haim Baharier, Massimo Cacciari, Silvia Vegetti Finzi e Maria Rita Parsi. E ancora, stimoli inediti e trasversali veicolati da Abraham Yehoshua, Roberta De Monticelli, Nicla Vassallo, Luisella Battaglia, Gustavo Zagrebelsky e Vittorio Lingiardi.