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Giovedì, 29 Agosto 2019 22:34

Via al Festival dell'autobiografia di Anghiari. Premio a Mancuso e Cattaneo

Francesca Nodari Francesca Nodari

Arezzo 29 agosto 2019 - Al Festival dell’autobiografia si parla d'amore. Il festival si terrà ad Anghiari dal 30 agosto al 1 settembre diretto da Stefania Bolletti e Duccio Demetrio. Un amore dalle tante declinazioni affidate alle pagine scritte: poesie, lettere per figli che non ci sono più, letture per bambini , pagine dedicate ad Alda Merini, racconti di famiglia, diari di chi ama camminare, racconti di naufraghi.

“Scritture d’amore: forme e declinazioni dell’affettività” è infatti il tema di quest’anno scelto dalla Libera Università dell’Autobiografia con tanti ospiti da ascoltare in una tre giorni di voci differenti. Tra i momenti più attesi il conferimento a Vito Mancuso del Premio “Centro nazionale ricerche e studi autobiografici” venerdì alle 15 al Teatro di Anghiari in apertura del festival. Vito Mancuso è stato docente di teologia moderna e contemporanea alla facoltà di filosofia dell’Università San Raffaele di Milano e di storia delle dottrine teologiche all’Università degli Studi di Padova e dal 2009 collabora con il quotidiano La Repubblica.

E domenica 1 settembre alle 11,30 un altro premio, quello Città dell’Autobiografia intitolato per l’occasione “Scrivere è un impegno civile” a Cristina Cattaneo, professoressa di medicina legale all’Università di Milano, direttore del Laboratorio di antropologia e odontologia forense. E’ lei che esegue le autopsie per i casi giudiziari più controversi ma anche sui tanti corpi senza nome che arrivano a Lampedusa dalla cui esperienza ha tratto il libro “Naufraghi senza volto” perché, spiega “dare un nome ai morti prima di seppellirli è un dovere di civiltà che si assolve soprattutto per i vivi”.

Ma il festival è anche incontri con autori e autrici autobiografi e biografi , letture di diari, lettere, biografie, saggistica, narrativa e poesia e spettacoli: venerdì alle 21 al teatro di Anghiari serata dedicata ad Alda Merini nel decennale della sua scomparsa e sabato il concerto di Emanuele Ferrari, pianista e ricercatore di musicologia e storia della musica all’Università di Milano-Bicocca, ma anche show-man che nei suoi spettacoli mette insieme esperienza pianistica, filosofica, attoriale, didattica.

Apertura ufficiale del festival venerdì alle 15 con il sindaco Alessandro Polcri, Stefania Bolletti, Duccio Demetrio e Vito Mancuso. Poi via a incontri, letture, storie, poesie, laboratori di scrittura autobiografica, presentazione dei candidati al Premio Città dell’autobiografia, testimonianze di passione civile dalla lotta alle mafie all’impegno verso i migranti. Per dare una risposta alla domanda posta dallo stesso Mancuso: “Dov’eri, cosa pensavi, cosa facevi, quando la freccia di Eros ti trafisse per la prima volta? ”




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