SONCINO. Tripudio di emozioni e momenti di grande profondità per la conclusione in gran stile del Festival dei Filosofi lungo l'Oglio. A chiudere la rassegna dedicata al tema del Generare è stata la psicoterapeuta e scrittrice Maria Rita Parsi, introdotta sul palco del castello dalla presidente della fondazione Francesca Nodari.
Scroscianti applausi e oltre cinque minuti d'ovazione hanno segnato l'ultima tappa della kermesse del pensiero che ha portato nelle città lombarde 27 dei più grandi intellettuali contemporanei fra cui anche Michela Marzano, Enzo Bianchi, Emanuele Severino, Haim Baharier, Marc Augé, Umberto Galimberti, Ilvo Diamanti, Salvatore Natoli, Roberto Burioni, Vincenzo Paglia, Silvia Vegetti Finzi e Francesca Rigotti.
«Non mi piacciono i lunghi elenchi di quello che ho realizzato e che ho scritto. Finisco per sentirmi vecchia e ricordare quel che avrei potuto fare ma ancora non ho fatto». E' con l'ironia, filo conduttore dell'intera serata, e con il sorriso che Parsi decide di aprire l'incontro culturale dei Filosofi nella rocca sforzesca. Dopo la performance di danza aerea de Le Rondini, la parola a Nodari e all'ospite, omaggiate dei saluti istituzionali da parte di Roberta Tosetti.
Commissaria Onu per i diritti dei bambini e prolifica autrice, Parsi si è destreggiata fra satira al mondo autoritario e patriarcale, non risparmiando aneddoti al fulmicotone persino su Donald Trump, e pensiero critico sui grandi problemi della società odierna. Dagli hikkikomori, i figli di una società oppressiva che si nascondono in casa, alla pace nel mondo seguendo l'esempio dei Paesi invia di demilitarizzazione, con la verve di una pièce teatrale l'intervento è proseguito per oltre un'ora stregando il pubblico che ha letteralmente gremito il castello, fin sulle mura.
Nelle parole di Parsi tutto il senso del pensiero ben espresso nella sua ultima opera, Manifesto contro il Potere Distruttivo, j'accuse a tutti i potenti e gli sfruttatori. «Tucidide diceva che la felicità è libertà ha ricordato la psicoterapeuta -. E la libertà è coraggio. Per questo dovete cercare tutti la felicità, perché le persone davvero felici vogliono la pace e per arrivarci servono libertà, coraggio e responsabilità».
Protagonista della disamina del mondo odierno anche la figura femminile. In connessione col tema principe del Festival, cioè il Generare, Parsi ha ricordato come «l'origine sia donna». Avviandosi alla conclusione, Nodari ha colto l'importante momento per rivelare la parola chiave che sarà d'ispirazione per la prossima edizione, la quindicesima, del festival filosofico: Essére Umani. Un invito alla comprensione e all'amore, spesso ribadito anche da papa Francesco, non a caso fra i più citati dalla studiosa romana, che è stato poi concretizzato dal saluto al pubblico sulle note della celebre canzone di Marco Mengoni: «Io credo negli esseri umani che hanno il coraggio di essere umani».
GENERARE, VOCI A CONFRONTO E IL PUBBLICO CONTA 32MILA PRESENZE
Grande successo per la XIV edizione della maratona del pensiero Filosofi lungo l'Oglio sul tema del Ge nerare. Ideato e diretto dalla filosofa levinasiana Francesca Nodari, il festival quest'anno ha attraversato, oltre alle province di Brescia e Cremona, anche quella di Bergamo, toccando in tutto 25 comuni: Barbariga, Calcio, Caravaggio, Castegnato, Chiari, Cologne, Erbusco, Lograto, Roccafran ca, Manerbio, Montichiari, Orzinuovi, Orzivecchi, Palaz zolo sull'Oglio, Roncadelle, Rovato, Sabbio Chiese, San Paolo, Soncino, Villachiara, Villa Carcina, Tavernole sul Mella, Gardone Valtrompia, Ospitaletto, Tremano. A declinare il concetto di Generare ben 27 studiosi e pensatori contemporanei tra i più illustri a livello italiano e internazionale, che si sono confrontati in un lungo e proficuo ciclo di incontri che hanno registrato un'affluenza crescente di spettatori. I relatori che si sono susseguiti sono stati: Michela Marzano, Francesca Nodari, Enzo Bianchi, Silvia Vegetti Finzi, Marino Niola, Elisabetta Moro, Sergio Givone, Stefano Zamagni, Duccio Demetrio, Emanuele Severino, Haim Baharier, Ilvo Diamanti, Elena Pulcini, Marco Ermentirui, Francesca Rigotti, Detlev Schild, Marco Vannini, Marc Augé, Salvatore Natoli, Umberto Galimberti, Vincenzo Paglia, Adriano Pessina, Roberto Burioni, Massimo Donà, Maurizio Artale, Michele Pennisi, Salvo Ognibene e Maria Rita Parsi che ha chiuso il festival. Complessivamente, sono state registrate oltre 32mila presenze.