L’orceanità si condensa nella parola del pensiero puro, entra nel V Festival dei Filosofi lungo l’Oglio, evento magistrale per l’intuizione e elaborazione. Magistrale nella conduzione femminile e rigorosa della prof. Francesca Nodari, orceana come l’orceanità che questa sera si impegnerà nella spesa di una speculazione culturale, nel cortile del palazzo municipale di Orzivecchi, relatrice la dott. Maria Rita Parsi, psicoterapeuta e scrittrice, personaggio popolare anche per le nutrite apparizioni televisive, vissute con analisi schiette e mai banali, lingua accessibile. E domenica sera, 4 luglio, sempre alle 21,15, orario kantiano, il Festival dei Filosofi arriverà a Orzinuovi, nella piaza grande, con l’analisi del filosofo Adriano Fabris. Affronterà l’emozione di un incontro aperto, nell’itineranza aristotelica e nello sguardo en plen air, viso a viso con la polis.
Giuseppe Busetti, dirigente della Banca di Credito Cooperativo di Pompiano e Franciacorta, missus del direttore generale Luigi Mensi, è depositario di una promessa della dott. Parsi: «Dopo l’intervento, questa sera – assicurano Busetti e il sindaco Liliana Ferrari – la dott. Parsi visiterà la chiesa della Disciplina. Incontro tra psicologia, umanità, architettura e fede popolare».
La Corte più che il Cortile del palazzo municipale di Orzivecchi riporterà a una dimensione d’insieme, ricca della sintesi partecipativa di un umanesimo latente. L’umanesimo recitato sull’aia, nei templi, nella corte dei Martinengo e nella corte dei nuovi municipi, sui sagrati nelle piazze dell’illimitata pianura bresciana.
La filosofia della vita, il pensiero delle intimità, custodi del coraggio di vivere, si alimentarono in questi luoghi – vuoi mettere locus al posto di location?! –, nel cuore del tempio della Disciplina e negli orti sotto il Castello delimitanti il passaggio di una circonvallazione interna da un centro dilaniato da un’artritica ex statale, in fase di dismissione. Si dimettono le antiche strade e si ricandidano i corpi e gli spiriti delle persone, proprio con questo canto filosofico a più voci, da Santa Giulia al castello di Padernello, ora nella corte municipale di Orzivecchi e quindi nella piazza di orzinuovi. Infine, l’8 luglio, arriveremo all’aia maggiore delle nostre Basse, saremo a casa della padrona. A casa di Francesca, padrona del Festival, amica dei filosofi, da Casper a Natoli. Amata e amante della sua terra.
Giuseppe Busetti, dirigente della Banca di Credito Cooperativo di Pompiano e Franciacorta, missus del direttore generale Luigi Mensi, è depositario di una promessa della dott. Parsi: «Dopo l’intervento, questa sera – assicurano Busetti e il sindaco Liliana Ferrari – la dott. Parsi visiterà la chiesa della Disciplina. Incontro tra psicologia, umanità, architettura e fede popolare».
La Corte più che il Cortile del palazzo municipale di Orzivecchi riporterà a una dimensione d’insieme, ricca della sintesi partecipativa di un umanesimo latente. L’umanesimo recitato sull’aia, nei templi, nella corte dei Martinengo e nella corte dei nuovi municipi, sui sagrati nelle piazze dell’illimitata pianura bresciana.
La filosofia della vita, il pensiero delle intimità, custodi del coraggio di vivere, si alimentarono in questi luoghi – vuoi mettere locus al posto di location?! –, nel cuore del tempio della Disciplina e negli orti sotto il Castello delimitanti il passaggio di una circonvallazione interna da un centro dilaniato da un’artritica ex statale, in fase di dismissione. Si dimettono le antiche strade e si ricandidano i corpi e gli spiriti delle persone, proprio con questo canto filosofico a più voci, da Santa Giulia al castello di Padernello, ora nella corte municipale di Orzivecchi e quindi nella piazza di orzinuovi. Infine, l’8 luglio, arriveremo all’aia maggiore delle nostre Basse, saremo a casa della padrona. A casa di Francesca, padrona del Festival, amica dei filosofi, da Casper a Natoli. Amata e amante della sua terra.
Tonino Zana - Giornale di Brescia, mercoledì 30 giugno 2010