L’INIZIATIVA. Dal 12 giugno al 20 luglio si terrà la quinta edizione del festival, promosso dall’associazione dei «Filosofi lungo l’Oglio»
Se il pensiero si concentra sul corpo
«Il corpo» sarà il tema al centro degli incontri con pensatori di fama internazionale. Debutto sabato al Museo di Santa Giulia
Crediamo di conoscerlo come nessun altro, eppure, per molti aspetti resta un enigma: da prigione dell’anima a «res extensa», da materia a elemento virtuale, da immagine a icona, violato o amato. Carne e anima. È il corpo. Con le sue tante sfaccettature da scoprire, anche grazie al contributo di autorevoli pensatori internazionali, sarà al centro della quinta edizione del festival «Filosofi lungo l’Oglio», dal 12 giugno al 20 luglio.
Da 5 a 9 incontri in calendario, per altrettanti Comuni coinvolti: 7 bresciani e 2 cremonesi, a cui si sommano una
serie di partnership d’eccellenza, a partire dall’omonima associazione culturale «Filosofi lungo l’Oglio» che ne cura l’organizzazione, passando per la Fondazione movimento bambino, fino a Brescia Musei e alla Bcc di Franciacorta.
A garantire il valore scientifico delle serate sarà un comitato d’onore d’eccellenza: da Berhard Casper a Salvatore Natoli, padrino del festival; da Maria Rita Parsi ad Aldo Magris, da Adriano Fabris a Ilario Bertoletti e amos Luzzatto. L’idea, trasformare la Valle dell’Oglio in un grande agorà, per portare la filosofia tra la gente.
«Perché chi crede che la filosofia non abbia nulla a che fare con la vita quotidiana, si sbaglia. Per questo abbiamo sempre scelto temi molto concreti - spiega Francesca Nodari, direttore scientifico della rassegna -: dopo le stagioni della vita, geografia delle passioni, vizi e virtù, destino, parliamo del corpo, in una costellazione di implicazioni legate a religione,bioetica,psicanalisi. Ma che cosa significa abitare un corpo, curarlo o,al contrario, delegittimarlo? E dove sta la giusta misura tra carne e mente? Sono solo alcune delle domande che affronteremo negli incontri – sottolinea Nodari – dove, finalmente, il filosofo torna ad animare piazze, castelli, borghi e cascine, con il suo dono più grande: la scossa del pensiero che può illuminare le nostre esistenze».Nove modi per dire corpo, sulla scia del binomio luoghi-pensiero, negli angoli più suggestivi della provincia, partendo, però, da Brescia, come sottolinea l’assessore comunale Andrea Arcai.
Apripista sarà proprio il museo di Santa Giulia, sabato 12 giugno, alle 21.15, con Bernhard Casper, «Sul senso del nostro corpo». Una settimana dopo appuntamento al castello di Padernello per il «Corpo in quanto scena», curato da Jean-Luc Nancy. Il 27 giugno, invece, alla filanda di Soncino, Rav Giuseppe Laras parlerà di «fisicità ed ebraismo» mentre il 30, al Palazzo Martinengo di Orzivecchi, Maria Rita Parsi (presidente della Fondazione movimento bambino), focalizzerà sul «Corpo delle donne».
«Dal momento della nascita alle difese che mettiamo in atto per contrastare le angosce, fino al rapporto tra corpo reale e virtuale - anticipa Parsi -. L’obiettivo è educare i giovani sa a pensare affinché tornino ad amare il sapere». Il 4 luglio, in piazza Vittorio Emanuele a Orzinuovi sarà Adriano Fabris a esplorare «il corpo umano e le macchine», mentre l’8 luglio, nell’azienda Le Vittorie di ViIlachiara, Salvatore Natoli metterà in relazione «Corporeità e soggettività». E ancora, il 12 luglio, nel cortile della sinagoga di Ostiano, Massimo Giuliani affronterà «Corpo nel pensiero ebraico contemporaneo», con la probabile partecipazione di Amos Luzzato e «Il corpo come espressione individuale».
Penultimo appuntamento il 14 luglio alla Fondazione Morcelli Repossi di Chiari, dove Edoardo Boncinelli parlerà di «Corpo immortale?». A chiuere, il 20 luglio, a villa Feltrinelli di Gerolanuova di Pompiano, Paolo Becchi con «Corpo morto o quasi morto...». «Brescia vuole diventare capitale di cultura, e questo festival significa molto» commenta MassimoTacconi, presidente della commissione turismo e cultura in Loggia.
Mara RodellaSe il pensiero si concentra sul corpo
«Il corpo» sarà il tema al centro degli incontri con pensatori di fama internazionale. Debutto sabato al Museo di Santa Giulia
Crediamo di conoscerlo come nessun altro, eppure, per molti aspetti resta un enigma: da prigione dell’anima a «res extensa», da materia a elemento virtuale, da immagine a icona, violato o amato. Carne e anima. È il corpo. Con le sue tante sfaccettature da scoprire, anche grazie al contributo di autorevoli pensatori internazionali, sarà al centro della quinta edizione del festival «Filosofi lungo l’Oglio», dal 12 giugno al 20 luglio.
Da 5 a 9 incontri in calendario, per altrettanti Comuni coinvolti: 7 bresciani e 2 cremonesi, a cui si sommano una
serie di partnership d’eccellenza, a partire dall’omonima associazione culturale «Filosofi lungo l’Oglio» che ne cura l’organizzazione, passando per la Fondazione movimento bambino, fino a Brescia Musei e alla Bcc di Franciacorta.
A garantire il valore scientifico delle serate sarà un comitato d’onore d’eccellenza: da Berhard Casper a Salvatore Natoli, padrino del festival; da Maria Rita Parsi ad Aldo Magris, da Adriano Fabris a Ilario Bertoletti e amos Luzzatto. L’idea, trasformare la Valle dell’Oglio in un grande agorà, per portare la filosofia tra la gente.
«Perché chi crede che la filosofia non abbia nulla a che fare con la vita quotidiana, si sbaglia. Per questo abbiamo sempre scelto temi molto concreti - spiega Francesca Nodari, direttore scientifico della rassegna -: dopo le stagioni della vita, geografia delle passioni, vizi e virtù, destino, parliamo del corpo, in una costellazione di implicazioni legate a religione,bioetica,psicanalisi. Ma che cosa significa abitare un corpo, curarlo o,al contrario, delegittimarlo? E dove sta la giusta misura tra carne e mente? Sono solo alcune delle domande che affronteremo negli incontri – sottolinea Nodari – dove, finalmente, il filosofo torna ad animare piazze, castelli, borghi e cascine, con il suo dono più grande: la scossa del pensiero che può illuminare le nostre esistenze».Nove modi per dire corpo, sulla scia del binomio luoghi-pensiero, negli angoli più suggestivi della provincia, partendo, però, da Brescia, come sottolinea l’assessore comunale Andrea Arcai.
Apripista sarà proprio il museo di Santa Giulia, sabato 12 giugno, alle 21.15, con Bernhard Casper, «Sul senso del nostro corpo». Una settimana dopo appuntamento al castello di Padernello per il «Corpo in quanto scena», curato da Jean-Luc Nancy. Il 27 giugno, invece, alla filanda di Soncino, Rav Giuseppe Laras parlerà di «fisicità ed ebraismo» mentre il 30, al Palazzo Martinengo di Orzivecchi, Maria Rita Parsi (presidente della Fondazione movimento bambino), focalizzerà sul «Corpo delle donne».
«Dal momento della nascita alle difese che mettiamo in atto per contrastare le angosce, fino al rapporto tra corpo reale e virtuale - anticipa Parsi -. L’obiettivo è educare i giovani sa a pensare affinché tornino ad amare il sapere». Il 4 luglio, in piazza Vittorio Emanuele a Orzinuovi sarà Adriano Fabris a esplorare «il corpo umano e le macchine», mentre l’8 luglio, nell’azienda Le Vittorie di ViIlachiara, Salvatore Natoli metterà in relazione «Corporeità e soggettività». E ancora, il 12 luglio, nel cortile della sinagoga di Ostiano, Massimo Giuliani affronterà «Corpo nel pensiero ebraico contemporaneo», con la probabile partecipazione di Amos Luzzato e «Il corpo come espressione individuale».
Penultimo appuntamento il 14 luglio alla Fondazione Morcelli Repossi di Chiari, dove Edoardo Boncinelli parlerà di «Corpo immortale?». A chiuere, il 20 luglio, a villa Feltrinelli di Gerolanuova di Pompiano, Paolo Becchi con «Corpo morto o quasi morto...». «Brescia vuole diventare capitale di cultura, e questo festival significa molto» commenta MassimoTacconi, presidente della commissione turismo e cultura in Loggia.
Bresciaoggi, Martedì 8 Giugno 2010