Riportare i filosofi nelle piazze, nei castelli, in cascine e filande. In poche parole tra la gente, per parlare di tematiche strettamente legate alla vita. Con questo obiettivo è nato il «Festival filosofi lungo l’Oglio», alla sua quinta edizione, con una veste rinnovata e rinnovati riconoscimenti.
Nove sente sul «corpo»
Nove comuni coinvolti, due province (Brescia e Cremona), la partecipazione di Parco Oglio Nord e Parco Oglio Sud, il gemellaggio con la fondazione movimento bambino e il sostegno fin dall’inizio della Bcc di Pompiano e Franciacorta: sono questi i numeri e le sinergie che caratterizzano il Festival, che ha ricevuto l’Alto patronato del Presidente della Repubblica e il patrocinio sia del Ministero per i Beni e le attività culturali sia dell’assessorato alla cultura della Regione Lombardia. La kermesse organizzata dall’associazione Filosofi lungo l’Oglio, in programma dal prossimo sabato, 12 giugno, fino a martedì 20 luglio, per un totale di nove appuntamenti, è stata presentata ieri a palazzo Loggia da Andrea Arcai, assessore alla Cultura del Comune, Massimo Sacconi e Angelo Piovanelli, presidenti delle commissioni comunali Attività produttive e Cultura, Maurizio Bernardelli Curuz, direttore artistico di Brescia Musei, Maria Rita Parsi, presidente di Movimento Bambino e dai rappresentanti dei Comuni e delle realtà coinvolte, oltre naturalmente a Francesca Nodali, direttore scientifico del Festival, e Giovanni Marchini, vicepresidente dell’associazione culturale.
Dopo le «stagioni della vita», la «Geografia delle passioni», «Vizi e virtù» e «Destino» sarà «Il corpo» il tema attorno al quale ruoterà la quinta edizione: corpo mortale e immortale, carne e corpo proprio, corpo sano o malato, gettato o salvato, corpo umano e corpo macchina, corpo morto o quasi e corpo nella sua differenziazione di genere.
In un «binomio tra luoghi e pensiero»., come sottolinea Nodari, l’ideatrice del Festival, figure di caratura internazionale accompagneranno il pubblico nella riflessione.
Gli ospiti
Da Bernhard Casper, tra i massimi filosofi della religione viventi e professore emerito all’Università di Freiburg a Jean-Luc Nancy, professore emerito di Filosofia all’università di Strasburgo, definito da Jacques Derida «il più grande pensatore sul tatto di tutti i tempi», da Rav Giuseppe Laras, presidente dell’Assemblea dei rabbini italiani, del Tribunale rabbinico dell’alta Italia e della Fondazione Maimonide di Milano alla psicoterapeuta e scrittrice Maria Rita Parsi.
E ancora saranno protagonisti Adriano Fabris, ordinario di Filosofia morale all’ateneo di Pisa, salvatore Natoli, ordinario di Filosofia teoretica alla Bicocca di Milano, indagatore dell’«andatura del mondo» nonché padrino del Festival (accolto da un’esibizione del coro «Rocca San Giorgio» di Orzinuovi), Massimo Giuliani, docente di Studi ebraici all’Università di Trento e Amos Luzzatto, presidente dell’unione delle comunità ebraiche e della Comunità ebraica di Venezia, per finire con Edoardo Boncinelli, genetista e docente di Biologia e genetica all’Università San Raffaele di Milano e Paolo Becchi, docente di filosofia del diritto all’Università di Genova.
«Il tema del corpo si collega alla trilogia pittorica proposta dal Comune e il Festival è tra le manifestazioni attraverso le quali si vuole trasformare Brescia in una delle capitali della cultura d’Italia» commenta Bernardelli. «La filosofia deve educare i giovani a pensare, all’amore per il sapere, oggi assente» suggerisce Parsi.
Info www.filosofilungologlio.itNove sente sul «corpo»
Nove comuni coinvolti, due province (Brescia e Cremona), la partecipazione di Parco Oglio Nord e Parco Oglio Sud, il gemellaggio con la fondazione movimento bambino e il sostegno fin dall’inizio della Bcc di Pompiano e Franciacorta: sono questi i numeri e le sinergie che caratterizzano il Festival, che ha ricevuto l’Alto patronato del Presidente della Repubblica e il patrocinio sia del Ministero per i Beni e le attività culturali sia dell’assessorato alla cultura della Regione Lombardia. La kermesse organizzata dall’associazione Filosofi lungo l’Oglio, in programma dal prossimo sabato, 12 giugno, fino a martedì 20 luglio, per un totale di nove appuntamenti, è stata presentata ieri a palazzo Loggia da Andrea Arcai, assessore alla Cultura del Comune, Massimo Sacconi e Angelo Piovanelli, presidenti delle commissioni comunali Attività produttive e Cultura, Maurizio Bernardelli Curuz, direttore artistico di Brescia Musei, Maria Rita Parsi, presidente di Movimento Bambino e dai rappresentanti dei Comuni e delle realtà coinvolte, oltre naturalmente a Francesca Nodali, direttore scientifico del Festival, e Giovanni Marchini, vicepresidente dell’associazione culturale.
Dopo le «stagioni della vita», la «Geografia delle passioni», «Vizi e virtù» e «Destino» sarà «Il corpo» il tema attorno al quale ruoterà la quinta edizione: corpo mortale e immortale, carne e corpo proprio, corpo sano o malato, gettato o salvato, corpo umano e corpo macchina, corpo morto o quasi e corpo nella sua differenziazione di genere.
In un «binomio tra luoghi e pensiero»., come sottolinea Nodari, l’ideatrice del Festival, figure di caratura internazionale accompagneranno il pubblico nella riflessione.
Gli ospiti
Da Bernhard Casper, tra i massimi filosofi della religione viventi e professore emerito all’Università di Freiburg a Jean-Luc Nancy, professore emerito di Filosofia all’università di Strasburgo, definito da Jacques Derida «il più grande pensatore sul tatto di tutti i tempi», da Rav Giuseppe Laras, presidente dell’Assemblea dei rabbini italiani, del Tribunale rabbinico dell’alta Italia e della Fondazione Maimonide di Milano alla psicoterapeuta e scrittrice Maria Rita Parsi.
E ancora saranno protagonisti Adriano Fabris, ordinario di Filosofia morale all’ateneo di Pisa, salvatore Natoli, ordinario di Filosofia teoretica alla Bicocca di Milano, indagatore dell’«andatura del mondo» nonché padrino del Festival (accolto da un’esibizione del coro «Rocca San Giorgio» di Orzinuovi), Massimo Giuliani, docente di Studi ebraici all’Università di Trento e Amos Luzzatto, presidente dell’unione delle comunità ebraiche e della Comunità ebraica di Venezia, per finire con Edoardo Boncinelli, genetista e docente di Biologia e genetica all’Università San Raffaele di Milano e Paolo Becchi, docente di filosofia del diritto all’Università di Genova.
«Il tema del corpo si collega alla trilogia pittorica proposta dal Comune e il Festival è tra le manifestazioni attraverso le quali si vuole trasformare Brescia in una delle capitali della cultura d’Italia» commenta Bernardelli. «La filosofia deve educare i giovani a pensare, all’amore per il sapere, oggi assente» suggerisce Parsi.
Chiara Corti.
Giornale di Brescia, martedì 8 giugno 2010