«L'uomo è intelligente perché ha le mani». Principe dei cinque sensi, percezione aptica, gesto automatico che fa da ponte tra corpo e realtà, condizione essenziale nel nostro abitare quotidianamente il mondo: epicentro propulsivo da cui si dipanano complessità di riflessioni che vanno dall'estetica all'etica, dall'antropologia alla sociologia, dall'economia alla psicologia, dalla fenomenologia fino alla teologia e alla dimensione religiosa, l'atto del «toccare» sarà il filo rosso tematico della 12a edizione del festival Filosofi Lungo l'Oglio, presentato ieri in Broletto e al via lunedì da Orzinuovi. In piena sintonia con la sua traiettoria in costante ascesa (benedetta da prestigiosi riconoscimenti internazionali), la tradizionale rassegna estiva organizzata dall'omonima fondazione e diretta da Francesca Nodari con il patrocinio MIBACT, Regione Lombardia, Provincia di Brescia, consigliera provinciale di Parità, l'adesione del prefetto di Brescia e la medaglia del Presidente della Repubblica fi- no al 17 luglio farà tappa tra piazze, ville, pievi, chiese e cascine della provincia: per seminare cultura nel territorio, decontestualizzando la filosofia dai suoi ambienti abituali per darle una veste nuova, più dinamica, fruibile da un pubblico trasversale. Quest'anno il festival allargherà gli orizzonti geografici, lambendo per la prima volta i confini del Garda e della Valtrompia (da Desenzano a Tavernole), new entry nella lista dei 22 comuni che ospiteranno le lectio magistralis. «Rendere la filosofia contagiosa» sarà lo spirito con cui il simposio entrerà nel vivo, come si anticipava, sullo sfondo di piazza Vittorio Emanuele a Orzinuovi, dove ospite dell'appuntamento inaugurale sarà Silvia Vegetti Finzi, le cui riflessioni si contamineranno con la performance artistica «Toccare il fuoco» di e con Nicola Pagnoli (giocoliere) e Lorenzo Samanini (attore), assumendo forma inedita. Il loro sarà il primo dei molti eventi-cornice, altra grande novità, finalizzati ad accrescere l'attenzione del pubblico «che faranno da punteggiatura» ai viaggi «nella psiche e nello spirito».
ROTTO IL GHIACCIO, il peregrinaggio estivo del festival metterà in fila uno dopo l'altro i pesi massimi del pensiero nazionale e internazionale: da Armando Savignano a Massimo Donà (jazzista che a Erbusco proporrà un originale mash-up di suono e parole), da Enzo Bianchi a Massimo Cacciari, da Michela Marzano alla stessa Nodari, passando per Marc Augé, Alessandro Meluzzi, Luce Irigaray, filosofa e psicoanalista belga, e Maria Rita Parsi, che chiude il festival il17luglio a Desenzano con un intervento catartic, «Toccare il fondo e poi risalire. La condizione e l'arte di morire e rinascere». Circoletto rosso anche per l'appuntamento del 9 luglio a Villachiara, dove in linea di continuità con l'incontro dello scorso anno con il magistrato Giancarlo Caselli l'or mai immancabile conferenza dedicata all'anti-mafia vedrà protagonista Giuseppe Greco, giudice del tribunale di Cosenza. Titolo emblematico e provocatorio: «Intoccabili». Le lectio magistralis inizieranno alle 21.15, ingresso libero; info www.filosofilungologlio.i). Tra i tanti sopracitati eventi-cornice particolarmente interessante è quello in programma il 14 luglio a Ome: «Toccare la biodiversità», camminata in «con-tatto» con la natura, esperienza sensoriale con Antonio De Matola, curatore dell'oro botanico delle conifere, organizzata in collaborazione con Fondazione Cogeme. Il binomio luogo-pensiero rafforzerà dunque il suo ruolo di elemento costitutivo del festival, che però quest'anno aprirà più che mai all'intersezione tra alta divulgazione scientifica e nuovi linguaggi. Soprattutto, come ha ricordato Francesca Nodari, nell'epoca del «digito ergo sum» i Filosofi lungo l'Oglio interpreteranno anche un'altra necessità generata da quest'epoca ultradigitale: riscoprire la bellezza della parola, dell'incontro, di uno sguardo, della comunicazione senza filtri. Del toccarsi, appunto. «Inseguendo un pensiero nomade, guidati da autorevoli maestri, empatici con la straordinaria catena umana di donne e di uomini che prenderanno parte a questo percorso, uniti per soddisfare il diffuso bisogno di senso che connota il soggetto della nostra contemporaneità».