«Donare tempo o della gratuità» questo il titolo della lectio magistralis scelta per il borgo del casoncello. Secondo Tonino Zana che ha introdotto la serata: «Esiste un dono che è tutto umano, quello della scenografia dell'umanità che si ritrova a problematizzare la vita gratuitamente e che sono grati ai luoghi che il pensiero lo aiutano». La gratuità oggi è demodè, ma è possibile postulare il concetto di dono disinteressato o ci sta sempre dietro qualcosa? E' così che la professoressa Nodari, passando da Deridda a Mauss, al maestro Bernhard Casper e all'ebreo Lévinas ha scagliato pietre contro chi l'altro non lo vede più: «E' proprio quando decidiamo che ci va bene essere trattati con indifferenza che giustifichiamo la dicotomia interessati ed egoisti. Nell'epoca metropolitana siamo tutti uomini blasè, ingrigiti ed attenti all'utile, dimenticando ciò che il filosofo Escher rispose alla domanda "chi è l'uomo?" "Un essere posto nel travaglio ma che ha i sogni e i desideri di Dio"».
A «Filosofi lungo l'Oglio» a parlare di gratuità martedì sera è stata l'organizzatrice Francesca Nodari
Manerbioweeb«Siamo ingrigiti e attenti all'utile, dimenticando sogni e desideri di Dio»
BARBARIGA (ovn) «Se c'è un posto dove si insegna la gratuità questo è la chiesa». Con queste parole don Fausto Botticini ha aperto la serata con tappa nella parrocchiale di Barbariga della carovana mai sazia dei «Filosofi lungo l'Oglio». Ha preso quindi il microfono il sindaco Giacomo Uccelli, il quale ha rimarcato tutto il suo sostegno all'ideatrice della rassegna Francesca Nodari: «Crediamo fortemente nel valore civico della cultura tant'è che da due anni a questa parte abbiamo dedicato un capitolo apposito del bilancio alla cultura; ci hanno intimato di fare un salto indietro rispetto a questo evento e noi così abbiamo fatto ma solo per prendere la rincorsa. Per me gratuità è tutto quello che si fa per l'altro sapendo che non si avrà niente in cambio, permettetemi dunque di dedicare questa serata a tutti i volontari che operano a Barbariga».