Tutti gli incontri sono organizzati dalla Fondazione Filosofi lungo l’Oglio, selezionati dal direttore scientifico, la filosofa Francesca Nodari, e saranno come sempre gratuiti, con la possibilità di contribuire con un’offerta libera, per sostenere il festival e le attività della Fondazione.
Giovedì 16 giugno sarà il momento di Haim Baharier, tra i maggiori talmudisti d’Europa: l’incontro si terrà a Manerbio nel cortile del Centro Culturale, in piazza Cesare Battisti 1 (in caso di maltempo nel porticato del Centro Comunale). Titolo della lezione del matematico e psicanalista è “Il giusto è un pesce che abita l’asciutto”. Tra i principali studiosi di ermeneutica biblica e di pensiero ebraico, Baharier ha compiuto studi scientifici in Francia e negli Stati Uniti, ed è stato allievo di Emmanuel Levinas, uno dei maggiori filosofi del Novecento, di Léon Askenazi, il padre della rinascita del pensiero ebraico in Francia e del Maestro Israel di Gur. Tutti i dettagli della sua biografia sono sul sito: https://www.filosofilungologlio.it/festival-filosofi-lungo-l-oglio/184-haim-baharier-il-giusto-e-un-pesce-che-abita-l-asciutto.html.
L’ultimo appuntamento della settimana sarà, invece, venerdì 17 giugno a Orzivecchi, con la professoressa Donatella Di Cesare, nel Giardino del Palazzo Municipale (via Martinengo 15) - in caso di pioggia, alla Chiesa parrocchiale. Tra le voci filosofiche più presenti nel dibattito pubblico sia accademico sia mediatico e collabora con numerosi quotidiani e riviste italiani e internazionali, Di Cesare si è occupata di temi relativi al linguaggio e all’ermeneutica, con particolare riferimento alla filosofia ebraica e all’esperienza della Shoah. Nella rassegna interverrà con l’incontro dal titolo "L'estraneità dell’Io e la via verso l’altro”. Le informazioni sull’ospite e l’evento sono anche sul sito: https://www.filosofilungologlio.it/festival-filosofi-lungo-l-oglio/185-donatella-di-cesare-l-estraneita-dell-io-e-la-via-verso-l-altro.html.