Visualizza articoli per tag: Bernhard Casper
Casper filosofo dell’umanità del corpo
Il corpo è il «luogo» in cui possiamo ritrovare il senso autentico della nostra esistenza. Questo involucro, che per Platone era soltanto la «gabbia» dell’anima e che si trasforma nelle età della vita, è il tramite «di ogni accadimento del nostro esserci». E, soprattutto, dell’incontro con l’altro, inteso non come «oggetto» del mio volere ma come qualcosa di inafferrabile e di cui pure avvertiamo in varie forme il bisogno. Bernhard Casper, relatore d’eccezione in Santa Giulia per il primo appuntamento del ciclo «Filosofi lungo l’Oglio», interviene «Sul senso del nostro corpo» richiamandosi agli insegnamenti della fenomenologia di Husserl alla riflessione di Lévinas, che definisce il corpo «avvento stesso della coscienza», il cui essere «appartiene all’ordine dell’evento e non del sostantivo».
Il dialogo come antidoto all’idolatria - intervista a Bernhard Casper
"L’ idolatria è dovuta al fatto che pur avendo sete del bene assoluto, non si possiede l’attenzione soprannaturale: e non si ha la pazienza di lasciarla nascere."
S. Weil
Si è tenuto lo scorso 28 gennaio l’atteso incontro intitolato: «Quale dialogo tra le religioni?», promosso dalla CCDC in collaborazione con l’Ufficio Pastorale per l’Ecumenismo e i Padri della Pace. Relatore d’eccezione è stato Bernhard Casper, professore emerito all’Università di Friburgo, considerato uno dei massimi filosofi della religione viventi. Nato a Trier nel 1931 e abilitatosi nel 1967, Casper è stato allievo di Bernhard Welte, del quale sta curando la Gesammelte Schriften per l’editore Herder. Conosciuto dal pubblico italiano per numerosi saggi frutto, in particolare, dei tradizionali incontri ai Colloqui Castelli e delle molteplici lezioni magistrali tenute in diversi atenei italiani, Casper si è imposto nel dibattito filosofico contemporaneo proprio per la sua impostazione teoretica innovativa, la quale pur proseguendo lungo la linea della tradizione ermeneutica, la oltrepassa confrontandosi in maniera originale con il pensiero ebraico del ‘900. Per l’occasione lo abbiamo incontrato.
Bernhard Casper
Nato a Trier nel 1931, Bernhard Casper si è abilitato nel 1967. Allievo di Bernhard Welte – del quale ha curato la Gesammelte Schriften per l’editore Herder (l’edizione è divisa in 5 sezioni, per complessivi 15 tomi) – Casper è professore emerito di Filosofia della religione all’Università Freiburg im Breisgau. La sua ricerca, che va dal pensiero dialogico al plesso linguaggio e tempo si impernia su due linee metodiche costanti e dialetticamente articolate: quella fenomeno-logico-ermeneutica (Martin Heidegger) Heidegger) e quella del «nuovo pensiero» (Franz Rosenzweig). Conosciuto dal pubblico italiano per numerosi saggi, frutto in particolare della sua partecipazione ai Colloqui Castelli di Roma e per le numerose conferenze tenute in molti atenei nazionali, Casper si è imposto nel dibattito filosofico contemporaneo proprio per la sua impostazione teoretica innovativa: «la quale, pur proseguendo la linea della tradizione ermeneutica – scrive Adriano Fabris nella premessa a Essere ed evento –, va al di là di essa e si confronta in maniera originale con il pensiero ebraico del Novecento. A Casper – continua Fabris – dobbiamo l’impulso decisivo che ha portato all’edizione delle opere di Franz Rosenzweig, il pensatore ebreo-tedesco che ha elaborato un neues Denken, un pensiero che risulta attraversato in maniera concreta dall’esperienza e dal linguaggio. A Casper dobbiamo inoltre la riscoperta nel nostro tempo di Ferdinand Ebner, il maestro austriaco pensatore del dialogo. E sempre a Casper la cultura tedesca deve l’introduzione nel dibattito filosofico post-heideggeriano, degli stimoli decisivi legati alla riflessione di Emmanuel Levinas – fondamentale il suo Angesichts des Anderen. Emmanuel Levinas. Elemente seines Denkens, Ferdinand Schöningh, Paderborn-München-Wien-Zürich 2009 (n.d.r.) – e di altri pensatori della fenomenologia religiosa francese contemporanea». Insignito del Dottorato honoris causa presso l’Institute Catholique di Parigi, Casper è stato proclamato vincitore della Prima Edizione del Premio Internazionale di Filosofia/Filosofi lungo l’Oglio. Un libro per il presente con il volume: Das Dialogische Denken. Franz Rosenzweig, Ferdinand Ebner und Martin Buber (Alber, Freiburg-München 1967; 2002); tr. it. Il pensiero dialogico. Franz Rosenzweig, Ferdinand Ebner e Martin Buber, Morcelliana, Brescia 2009.
Tra le altre opere tradotte in italiano ha pubblicato: Ermeneutica e teologia, Morcelliana, Brescia 1974; Evento e preghiera. Per una ermeneutica dell’accadimento religioso, a cura di S. Bancalari, CEDAM, Padova 2003; Per una fondazione della teologia filosofica nell’evento, in «Humanitas» 3 (2004); Passività e trascendenza nel pensiero di Emmanuel Levinas, in Etica, Religione e Storia. Studi in memoria di Giovanni Moretto, a cura di D. Venturelli, R. Celada Ballanti, G. Cunico, il nuovo melangolo, Genova 2007, pp. 209-213; Rosenzweig e Heidegger. L’esistenziale della tentatio, in Heidegger e San Paolo, a cura di A. Molinaro, Urbaniana University Press, Roma 2008, pp. 31-55; Essere ed evento, Morcelliana, Brescia 2008; L’uomo disorientato e la ricerca della sua vera libertà, in Vizi e virtù, tr. it. di S. Bancalari, a cura di F. Nodari, Massetti Rodella, Roccafranca 2008, pp. 71-94; Sul senso del nostro corpo, in Corpo, tr. it. di S. Bancalari, a cura di F. Nodari, Massetti-Rodella, Roccafranca 2010, pp. 23-46; La felicità, il dono e la fede, tr. it. di S. Bancalari, a cura di F. Nodari Massetti Rodella, Roccafranca 2011; Dignità e responsabilità. Una riflessione fenomenologica, tr. it. di S. Bancalari, a cura di F. Nodari, Massetti Rodella, Roccafranca 2012; In ostaggio per l’Altro, (con E. Levinas), a cura di A. Fabris, ETS, Pisa 2012; La scoperta dell’umanità nell’inferno dello Stalag 1492, tr. it. di L. Bonvicini, a cura di F. Nodari, Massetti Rodella, Roccafranca 2013; Sui diversi modi di intendere e vivere la tolleranza, tr. it. di S. Bancalari, a cura di F. Nodari, Massetti Rodella, Roccafranca 2013. Le lezioni magistrali tenute al Festival e pubblicate nei saggi sopraindicati, sono state recentemente raccolte, di concerto ad altri contributi, nel volume Grundfragen des Humanen. Studien zur Menschlichkeit des Menschen, Ferdinard Schöningh, Paderborn 2014; Evento della pittura ed esistenza umana vissuta. Su due opere di Vincenzo Civerchio a Travagliato, tr. it. di L. Bonvicini, intr. e cura di F. Nodari, Morcelliana, Brescia 2014.