La sala era affollatissima già mezz'ora prima dell'orario d'inizio, ed Enzo Bianchi ha saputo coinvolgere il pubblico parlando di una tema, la questione ambientale, che per un cattolico racchiude in sé la quintessenza della questione umana ed è ad essa strettamente connesso. È significativo, ha sottolinea Bianchi, che per la prima Enciclica interamente ascrivibile alla sua paternità Papa Francesco abbia scelto come tematica l'ecologia o, meglio, come recita il sottotitolo, la 'cura della casa comune'. Il Creato è fatto di un equilibrio impercettibile, che l'essere umano è chiamato a rispettare e custodire. Come sottolinea Padre Bianchi, uomo e natura sono indissolubilmente legato ed esiste una correlazione forte fra fragilità del pianeta e povertà degli uomini. Scienza e tecnologia non devono essere prescindere dai bisogni dell'uomo ma anzi, devono porre il valore della vita al centro della loro ricerca. Di qualsiasi vita. Padre Bianchi sottolinea come oggi la cultura comune sembra improntata allo spreco, allo scarto di ciò che non serve: dal cibo alle persone emarginate da un'esistenza dignitosa. Una tematica che domanda, con sempre maggiore urgenza, un'attenta riflessione, soprattutto nella società contemporanea lanciata verso un progresso che sembra non dovere aver mai fine. In realtà, povertà, malattie, conflitti richiedono anche la consapevolezza che su di essi incide anche la questione ecologica. Proprio per questo appare urgente interrogarsi e riflettere sulla situazione attuale del nostro pianeta e su cosa noi esseri umani possiamo fare. Partendo non solo dalla dimensione politica e economica, ma anche dai più piccoli gesti della vita quotidiana, quelli che coinvolgono ciascuno di noi.