A Ostiano, per la precisione: dove stasera alle 21.15 all'ex cimitero napoleonico di via Pieve (in caso di pioggia ci si trasferisce al Teatro Gonzaga), a tenere banco ci penserà il filosofo Massimo Donà, con una relazione su «Alterità e trinità». Veneziano classe 1957, dopo essersi laureato con Emanuele Severino alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Universita di Venezia, Donà inizia a pubblicare saggi per riviste e volumi collettanei. A partire dalla fine degli anni '80 collabora con Massimo Cacciari e coordina per anni i seminari dell'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Venezia, iniziando la sua collaborazione con la rivista di «Architettura Anfione-Zeto», della quale dirige ancora oggi la rubrica «Theorein». In quello stesso periodo fonda con Massimo Cacciari e Romano Gasparotti la rivista «Paradosso».
Negli anni '90 Massimo Donà insegna Estetica all'Accademia di Belle Aiti di Venezia, diventando professore ordinario di Teoretica alla Facoltà di Filosofia dell' Università Vita-Salute del San Raffaele di Milano. E' inoltre curatore, sempre con Romano Gasparotti e Massimo Cacciari, dell'opera postuma di Andrea Emo; forte di una produzione letteraria sterminata, continua a collaborare con numerose riviste, settimanali e quotidiani. Esperienze che Donà accompagna da sempre con l'altra sua grande passione: il jazz, che negli anni l'ha visto pubblicare diversi dischi ed esibirsi in jam session al fianco di nomi miliari del genere come Dizzy Gillespie, Marion Brown, Dexter Gordon.