Nebbione mai visto, fuori, a metà marzo, nella centralissima via Mazzini di Crema. Noi con la direttrice dei «Filosofi Lungo l’Oglio», Francesca Nodari, marciamo col navigatore marca «Salvatore Natoli», il filosofo docente dello stare al mondo con grazia e coraggio e ci inoltriamo nel Caffè Gallery, base culturale del Caffè Filosofico del mite presidente prof. Tiziano Guerrini. Ci troviamo in un posto parigino, grandi cubature,piani sovralzati, tra mise per botteghe di vestiti e punch arancio volanti. Sopra il Coro civico Pietro Marinelli attende il turno e sotto stiamo noi, per la prova di un gemellaggio.
I nostri amici cremaschi vogliono conoscere da vicino il festival filosofico dell’estate, creato organizzato e gestito dalla nobiltà intellettuale e volitiva della dott. Francesca Nodari, i segreti del pensiero e dell’organizzazione, le ragioni per cui centinaia di persone occupano i luoghi di 20 paesi per 45 giorni,da Brescia a Ostiano,da Palazzolo a Orzinuovi, da Travagliato a Rovato. A «Crema Pensiero» si dedica la notizia: «Saluto da lontano il sindaco di Orzivecchi Liliana Ferrari -dice la dott.Nodari -, sempre cortese e sensibile nell’ospitarci a palazzo Martinengo. Cominceremo da lei,se vorrà, il 6 giugno con Edoardo Boncinelli. La chiave degli incontri, quest’anno è Noi e gli altri». A maggio,la filosofia cremasca, risponde il presidente di «Caffè Cremasco», prof. Guerrini, apre sul tema «Non rubare ». I filosofi lungo l’Oglio torneranno a palazzi, chiese, sinagoghe, piazze e aie con il passo di Casper, Natoli, Bertoletti, Boncinelli, Fabris...
Dunque, quale è il segreto di questa vittoria della parola pensata sul gesto depresso, perché migliaia di persone seguono questo evento per l’ottavo anno? Questa catena umana del Sabato del Villaggio, rispondela dott. Nodari, resiste e si rinvigorisce nell’attesa del maestro, di una purificazione, di un riconoscersi insieme nei luoghi antichi e nuovi della vita. «In fondo - ricorda la dott. Nodari rivolta al prof. Tiziano Guerrini, suo docente al tempo del Liceo - lei aveva ragione quando ci introduceva al concetto che la filosofia va servita su un piatto d’argento. Un cibo necessario, proveniente dalla persona e dalla terra. Per questo i luoghi e il pensiero divengono il patto segreto della nostra avventura ».
Si alzano gli applausi, i canti, si stipula il gemellaggio. Fuori la nebbia ha deciso di filosofeggiare.Una sorta di saluto carducciano al posto dei cipressi, è venuta incontro a noi bresciani, adottati da Crema scolastica e al centro di migrazioni umanissime da paese a paese. Lì, in terza fila, c’è il Bellini orceano, fratello della magnifica prof. Grazia, da tempo vive sul Cremonese. La maggiore risorsa della filosofia, rimane l’ostinazione a rendersi necessaria per l’incontro, per riconoscersi uguali nelle nebbie e nelle schiarite della vita.
Mercoledì, 13 Marzo 2013 01:00
Filosofi lungo l’Oglio conquistano Crema
Tonino Zana - Giornale di Brescia
Altro in questa categoria:
« La Shoah e la necessità della riparazione
Storia di Dolores tradita da un padre mai avuto »