Paolo Petrò, Sergio Plevani, un libro, rispettivamente un centinaio di dipinti di realismo sostenuto e in parte metafisico e un centinaio dell’epopea naif, con opere di collezionisti di razza. Poi un testo di Plevani. Mentre passano domani i filosofi di Francesca Nodari, con un convegno deluxe,con le luminarie a stelle intermittenti della grande piazza che rimbalzano sulla statua di Garibaldi e sfrecciano, semaforicamente, nei finestroni e nei pertugi delle merlature, tra il garrire delle quattro bandiere lassù in cima al castello di Orzinuovi, mentre si attende di regolare un orologio stanco ma bello, calano alla Rocca per le feste di Natale, diversi eventi culturali,due mostre di pittura e un libro, tutto ben legato come un pacco natalizio, di qualità.
Molto e bello, non di quelle mostre tanto per farle. Alla Rocca di Orzinuovi, inun colpo solo, da questo venerdì 21 dicembre, inaugurazione alle 17.30, presente il sindaco di Orzinuovi, Andrea Ratti, Petrò presenzierà alla sua antologica, (aperta fino al7 gennaio). Lui è artista di vaglia e di bravura non solo bresciana e lombarda, a cui capita spesso di essere invitato in giro per il mondo. E a chi non sa e non ha incrociato uno dei dieci suoi cataloghi sostanziosi, un invito allo studio e al rispetto. Soprattutto, un invito a visitare i musei in cui l’opera di Petrò stanzia. Petrò, alla Roccadi Orzinuovi, si accompagna a una cinquantina di dipinti ricchi di cromatismi apprezzati già da Repossi e da quelli là che furono direttori e docenti di Brera. Accanto a lui, Sergio Plevani, presidente della Gymnasium, l’associazione a scopo benefico che distribuisce borse di studio a chi è bravo e fa fatica economicamente. Plevani e i suoi amici sono collezionisti di opere naif, mica il naif del mercatino di quarta segata, qui si tratta di naif nazionali e internazionali le cui firme entrano nei libri d’arte. Per gli amanti del noir malfidente e frustrato è meglio si sappia che eventuale ricavo per la vendita del libro e dell’opera sarà per i bisognosi. «Laudomia detta Lilla» è il titolo del romanzo presentato da Plevani, romanzo di carattere storico, di affetti e di sentimenti profondi.
Ottimo per il Natale, serve a spazzolare un poco di quell’ipocrisia, prêt a porter, di chi rotondeggia «buon Natale» e durante l’anno traccia ragnatele di dispetti e di capricci, di maldicenze e doppia faccia. Petrò porta moralità con le note compositive della frugalità, conunpiù di intelligenza compositiva,armonia critico culturale con il tempo frugale che attraversiamo. E poi c’è il raddoppio dell’aria di innocenza, che al piano alto, i naif di Plevani portano naturalmente con sé. Alle feste, dunque, entri alla Rocca di Orzinuovi con la bellezza di Petrò, i naif di Plevani e l’innocenza del libro sempre di Plevani.
Alla Rocca orceana sono invitati tutti gli amici di oggi e di ieri di Petrò e dell’Amministrazione comunale, che siano bianchi, rossi e verdi, poiché la cultura è incolore. Avanti coloro che onorano la cultura come Francesca Nodari,sempre limpida nella proposta di pensiero e nelle argomentazioni felici e buone. E avanti Egle Vezzoli e gli amici di Forma Arte, anche questa volta, fautori di questi eventi senza danari. Per passione. Tutti invitati, senza biglietto. Tutto gratis. Apre il corteo dei pochi ma buoni,meno siamo meglio secondo Arbore, speriamo,Paolo Petrò, Sergio Plevani, il libro, damigelle Francesca Nodari e Egle Vezzoli. A posto.