L'evento si è aperto con le parole dell'Assessore alla Cultura Carlo Lombardi, che ha affermato: "siamo orgogliosi e felicissimi di ospitare anche quest'anno questo prestigiosissimo festival, che è tra i più importanti a livello nazionale", mentre Francesca Nodari, Presidente della Fondazione "Filosofi lungo l'Oglio", ha introdotto l'illustre relatore. "La lectio di questa sera è incentrata su "lutto e nostalgia", ed è la prima volta che il Prof. Recalcati interviene in questo festival: speriamo che sia la prima di una lunga serie "è stato infatti il suo auspicio.
Il Prof. Massimo Recalcati, psicoanalista di formazione lacaniana e saggista, ha perciò tenuto la sua conferenza, illustrando come l'uomo vive e si pone nei confronti della morte. "Ogni volta che un essere umano muore, la scomparsa non è naturale: è sempre prematura perché implica dolore, perdita, trauma e lutto. Chi rimane in vita sperimenta l'esperienza irreversibile dell'assenza, e può dare dei destini differenti al vuoto che sente. Vi è quello melanconico, in cui l'oggetto perduto è insostituibile perché la sua assenza viene trasfigurata in presenza; vi è poi quello maniacale, nel quale chi è perduto viene facilmente sostituito e dimenticato.
Infine c'è quello luttuoso, in cui si attraversa il dolore per trasformarlo, con il tempo, in linfa". Il Professore ha perciò terminato il suo intervento spiegando come poter superare una perdita. "Si riesce passando per la nostalgia, ovvero il dolore per l'impossibilità del ritorno; si sperimenta anche l'idealizzazione, dimenticando di vivere il presente, e il rimpianto. Ma esiste anche un'altra nostalgia, quella legata alla gratitudine: essa guarda avanti, non al passato, e implica il portare con sé i cari scomparsi restando lucidi". L'evento si è perciò concluso con scroscianti applausi, e con il firmacopie del Prof. Recalcati ai numerossissimi ascoltatori. "Filosofi lungo l'Oglio" tornerà a Orzinuovi la sera di lunedì 17 luglio con la lectio di Massimiliano Valerii "Maghi, eretici e scienziati: quando abbiamo iniziato a osare".