Osa sapere, sàpere aude: è questo il motto dell'illuminismo, ma anche il tema sul quale verterà la XVIII edizione del festival «Filosofi lungo l'Oglio», che quest'anno ha scelto come parola chiave «Osare». La kermesse ideata e diretta dalla prof.ssa Francesca Nodari, filosofa levinasiana si appresta a tagliare il traguardo della sua maggiore età con un bagaglio carico d'esperienze, di riflessioni, di nomi e volti dei maitre à penser del nostro tempo avendo all'attivo oltre 300 lezioni magistrali e più di 100 relatori susseguitisi in questi diciotto anni.
La maratona filosofica toccherà da oggi al 25 luglio ben23 comuni compresi tra Brescia e Bergamo con un panel di ospiti d'eccezione.
«Mancanza di decisione e di coraggio, pigrizia e viltà, insegna Kant, sono le cause del voler rimanere minorenni, che è molto comodo perché delega a pensare per me qualcun altro. Non bisogna delegare il pensiero dunque, afferma Kant, e noi con lui. Bisogna osare - afferma la Nodari -, osare pensare, osare conoscere, osare decidere. Uscire dalla minorità è ragionare, non è obbedire senza pensare; è guidare le nostre azioni sul piano morale e guidare la natura sul piano della conoscenza; è non affidare la ragione umana ad altro giudice che non sia la universale ragione umana. Come dire: osare divenire adulti, osare pensare con la propria testa, osare servirsi di un linguaggio parresìaco e che pratichi un'ecologia della parola, osare assumersi i rischi per un obiettivo che ci si è prefissi, osare dire sì-dire no dotandosi di un proprio bagaglio critico, osare opporsi alla pratica molto usata del brainwashing quotidiano, osare adoperarsi per combattere disuguaglianze e il perpetuarsi di pratiche di vessazione e di oltraggio dei più deboli, osare battersi per la libertà e per onorare la parola data. E ancora, in quanto esseri cogitanti e parlanti, osare credere, avere fiducia, sperare. Osare esserci, anche quando costa, anche quando la convenienza imporrebbe il contrario, anche quando tutto sembrerebbe perduto, osare mettersi in gioco: perseverare, direbbero i Greci».
Partendo dalla Bassa bresciana e toccando le località rivierasche e/o attigue al fiume Oglio, per ampliare il proprio orizzonte in Franciacorta fino a spingersi in Val Trompia e in Val Camonica, raggiungendo così Brescia, il Festival anche quest'anno darà concrezione a quel nomadismo del pensiero che è uno dei suoi punti di forza facendo proprio il significato etimologico di confine, che è luogo di condivisione, e dunque, di passaggio.
Gli incontri in prevalenza lectiones magistrales avranno luogo nei comuni di Barbariga, Brescia, Caravaggio, Castegnato, Chiari, Collebeato, Credaro, Darfo, Dello, Erbusco, Gardone, Iseo, Lograto, Lumezzane, Manerbio, Orzinuovi, Orzivecchi, Ospitaletto, Paratico, Parco Oglio, Roncadelle, Sarnico, Tavernole, Trenzano e Villachiara.
L'iniziativa che da anni gode del riconoscimento europeo Effe Label, si inserisce nel programma Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023. Saranno 29 nomi illustri italiani e internazionali che dibatteranno su ogni forma di pensiero «che incoraggi la conoscenza data dall'uso della ragione spiegano gli organizzatori per uscire dalla minorità e smettere di obbedire senza pensare, guidando le proprie azioni sul piano morale e orientando la natura sul piano della conoscenza».
Si potranno cosi ascoltare in presenza le voci di (in ordine alfabetico) Haim Baharier, Maurizio Bettini, Enzo Bianchi, Massimo Cacciari, Marina Calloni, Eva Cantarella, Alessandro Carrera, Catherine Chalier, Francesco Paolo Ciglia, Danielle-Cohen-Levinas, Umberto Curi, Donatella Di Cesare, Ivano Dionigi, Umberto Galimberti, Giovanni Ghiselli, Isabella Guanzini, Lamberto Maffei, Francesco Miano, Salvatore Natoli, Francesca Nodari, Mons. Vincenzo Paglia, Maria Rita Parsi, Gianfranco Pasquino, Massimo Recalcati, Francesca Rigotti, Massimiliano Valerii e Stefano Zamagni.
Nel corso della manifestazione sarà proclamato il vincitore della XII edizione del «Premio internazionale di filosofia / Filosofi lungo l'Oglio. Un libro per il presente», in una cerimonia a Gardone (Bs) il 28 giugno. La benemerenza verrà assegnata allo studioso che abbia elaborato, attraverso il pensiero, idee capaci di fornire agili strumenti per abitare la nostra contemporaneità. Un'opera, dunque, che sia in grado di segnare, non soltanto la storia della filosofia del pensiero, ma la realtà effettuale in cui ogni uomo si trova a vivere nel qui e ora dei nostri giorni.