Gli incontri indagheranno le origini e gli effetti del fenomeno, con attenzione alle necessità del l'uomo come attore principale della società, alla ricerca di un'identità propria nelle azioni e nei territori di tutti i giorni. Il festival si articolerà in 24 lezioni magistrali tenute da illustri pensatori del nostro tempo, con l'appuntamento di padre Enzo Bianchi ad inaugurare e con la chiusura affidata a Maria Rita Parsi, psicoterapeuta e attuale componente dell'Osservatorio nazionale per l'infanzia e l'adolescenza, nel mezzo numerosi nomi illustri del mondo della filosofia contemporanea, che presto saranno svelati.
Il tema che lega tutto il festival è stato scelto, usando le parole di Francesca Nodari, anima del Festival, riconoscendo "l'urgenza di sondare tutte le implicazioni contenute nell'espressione dire io oggi nel tempo pandemico, dinanzi a un io sempre più tracotante, in un mondo in cui le disuguaglianze sono in costante incremento, dove i legami sono messi in scacco da una società liquida che riduce persino gli affetti a un fast-food quotidiano. E questo mentre il virtuale avanza senza posa, l'indifferenza diventa imbarazzante e i punti di riferimento sembrano schiacciati sotto l'imperialismo di un presente continuo che rende irraggiungibile, forse utopico, l'avvenire".
Tra le novità della 17a edizione la serie d'incontri dal titolo "Filosofi a Tavola": 5 appuntamenti, tutti i venerdì di luglio, che intrecciano filosofia e cucina in luoghi d'eccezione, con un alternarsi di show-cooking e aperitivi firmati dalla chef Francesca Marsetti, con riflessioni filosofiche e reading attoriali.