Si riaccende la fiamma olimpica per la maratona del pensiero lungo il fiume Oglio e nei Comuni che attraversano la provincia lombarda con il festival organizzato dalla fondazione presieduta dalla filosofa Francesca Nodari. Quest'anno la rassegna è dedicata al tema «Dire Io», un'analisi della società quotidiana caratterizzata dall'individualismo. Gli incontri indagheranno le origini e gli effetti del fenomeno, con attenzione alle necessità dell'uomo come attore principale della società, alla ricerca di un'identità propria nelle azioni e nei territori di tutti i giorni.
Il festival si articolerà in 24 lezioni magistrali tenute da illustri pensatori del nostro tempo, con l'appuntamento di padre Enzo Bianchi a inaugurare la kermesse e con la chiusura affidata a Maria Rita Parsi, psicoterapeuta e attuale componente dell'Osservatorio nazionale per l'infanzia e l'adolescenza. Nel mezzo numerosi nomi illustri del mondo della filosofia contemporanea.
Tra le novità della 17esima edizione la serie di incontri dal titolo «Filosofi a Tavola»: 5 appuntamenti, tutti i venerdì di luglio, che intrecciano filosofia e cucina in luoghi d'eccezione, con un alternarsi di show-cooking, e aperitivi firmati dalla chef Francesca Marsetti, con riflessioni filosofiche e reading attoriali. Gli incontri vedranno la presenza, di volta in volta, di una personalità nota del mondo della filosofia contemporanea: Francesca Bigotti con «Il cibo speciale dell'individuo singolarista»; Nicola Perullo con l'incontro dal titolo «Dalla filosofia del vino alla filosofia col vino: Epistenologia»; Paolo Gomarasca con «Una giustizia buona. Etica del mangiare in compagnia»; Massimo Donà sul tema «Cinema e cibo. Tra necessità e libertà» e Flavia Monceri con «Cibo e potere: l'uomo non è ciò che mangia».
Gli ospiti intratterranno il pubblico su un tema di incontro tra la cucina, il nutrimento e i cibi della terra con il pensiero, la ricerca di conoscenza dell'agire umano e dell'assoluto. Protagonista la celebre cuoca, bergamasca di origine e clusanese d'adozione, «Francichef», protagonista anche del Festival del Pesce Povero organizzato lo scorso weekend sul lungolago della frazione iseana.
«Quando mi hanno proposto di partecipare a queste serate mi hanno un poco spiazzata ha dichiarato la Marsetti Cosa c'entro io con la filosofia? Poi ho capito: filosofia è ciò che ci circonda, è quello che vediamo, quello che ci incuriosisce, ma soprattutto è come lo portiamo a noi. Ci tengo a ringraziare anticipatamente la fondazione Filosofi lungo l'Oglio per questa avventura».
Il tema che lega tutto il festival è stato scelto, usando le parole di Francesca Nodari, «riconoscendo l'urgenza di sondare tutte le implicazioni contenute nell'espressione "dire io" oggi nel tempo pandemico, dinanzi a un io sempre più tracotante, in un mondo in cui le disuguaglianze sono in costante incremento, dove i legami sono messi in scacco da una società liquida che riduce persino gli affetti a un fast-food quotidiano. E questo mentre il virtuale avanza senza posa, l'indifferenza diventa imbarazzante e i punti di riferimento sembrano schiacciati sotto l'imperialismo di un presente continuo che rende irraggiungibile, forse utopico, l'avvenire».
Sotto la lente di riflessione e indagine ci sarà, dunque, l'individualismo, o meglio la sua versione deformata ed esasperata, soggetta oggi spesso a severa critica. Siamo abituati a vivere in maniera individualistica, nel mondo del lavoro e in campo economico per raggiungere il successo personale, come nelle famiglie, sempre più monoparentali. Ma che cosa ha a che fare tutto ciò questo con l'individualismo? Perché ha iniziato a imporsi la valutazione negativa di un fenomeno, la concezione individualista, che ha portato una straordinaria spinta nella direzione dell'autonomia, dell'eguaglianza, della democrazia e dei diritti? Sono queste alcune delle domande alle quali la kermesse cercherà di rispondere.