Con il volume «L'amore è un dio», Eva Cantarella si è aggiudicata la decima edizione del premio internazionale di filosofia «Un libro per il presente», riconoscimento assegnato dalla fondazione Filosofi lungo l'Oglio «all'opera di uno studioso che abbia elaborato, attraverso il suo pensiero, idee capaci di fornire agili strumenti per abitare la nostra contemporaneità».
La cerimonia di premiazione si terrà domani sera, in concomitanza con la Giornata per l'eliminazione della violenza contro le donne, al Teatro della Fondazione Opere Pie Riunite «Rubini» di Romano di Lombardia, laddove oltre alla stessa Cantarella interverranno Francesca Nodari, giurata del premio e direttrice scientifica del festival Filosofi lungo l'Oglio, Francesca Rigotti e Maria Rita Parsi, altrettanto componenti della giuria completata da Bernhard Casper, Francesco Miano e Massimo Donà.
«L'amore è un dio» (Feltrinelli, Milano 2007) trae origine da una trasmissione radiofonica, «Sex and the polis», in cui Eva Cantarella global professor alla New York University Law School, già docente di Diritto romano e Diritto greco all'Università di Milano si è divertita a fare quello che forse aveva sempre desiderato: raccontare attualizzando storie di uomini e di donne che continuano a somigliarci.
«L'amore. Cominciamo da qui, parliamo d'amore. Ma per farlo - sostiene - dobbiamo ricordare che anche i sentimenti hanno una storia. Tutto cambia nel tempo, persino questo sentimento che una retorica tanto facile quanto ingannevole ci spinge a considerare immutabile.
Dimentichiamo allora la concezione romantica e cerchiamo di capire che cos'era l'amore per i greci, cerchiamo, addentrandoci in un mondo lontano, di cogliere i diversi volti di quell'amore. Innanzitutto, per i greci l'amore era un dio di nome Eros. Un dio armato, che con il proprio arco scoccava frecce spesso mortali. Chi ne veniva colpito non aveva scampo: si innamorava. Ma Eros non era solo sentimento, era anche desiderio sessuale».