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Lunedì, 05 Luglio 2010 06:57

Umani schiavi dei robot?

Orzinuovi. “Filosofi lungo l’Oglio” ha fatto tappa domenica in piazza Vittorio Emanuele.
Una conferenza di Adriano Fabris sull’intreccio fra noi e la tecnologia

Orzinuovi – Le macchine, la nuova tecnologia padrone dell’uomo? Un interrogativo che è stato al centro della relazione di Adriano Fabris, andata in scena domenica sera nella piazza Vittorio Emanuele, nell’ambito della quinta edizione del toru culturale “Filosofi lungo l’Oglio”. Una manifestazione giunta alla quinta edizione che si avvale dell’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, patrocinata dal Ministero ai Beni Culturali, dalle Province di Brescia e Cremona e da 9 comuni.

Il vice sindaco di Orzinuovi Paola Cominotti ha fatto gli onori di casa evidenziando gli sforzi organizzativi dell’amministrazione comunale di orzi nuovi per proporre incontri e manifestazioni culturali di spessore. Presente anche il sindaco Andrea Ratti. Fabris è stato poi presentato da Francesca Nodari. Professore ordinario di filosofia morale all’Università di Pisa, è direttore del master in Comunicazione pubblica e politica. Autore di diverse pubblicazioni, Fabris ha evidenziato nel suo brillante intervento l’intreccio tra il corpo umano e le macchine. Un rapporto che inizialmente ha risposto alla domanda del bisogno mentre oggi è la macchina tecnologica ad imporre il proprio condizionamento, i gesti del fare e del pensare.

L’argomento ha creato molta curiosità tra i presenti ma anche tra la gente che sedeva nei noti caffè che si affacciano sulla piazza. La scelta di portare il filosofo in mezzo alla gente nel luogo stesso in cui, giorno dopo giorno, vibra e si alimenta la vita sociale della capitale della Bassa bresciana, si è dimostrata azzeccatissima. La piazza di Orzinuovi, nonostante la globalizzazione, è ancora punto d’incontro e di conoscenza di straordinario valore.

Gianluigi Colombi - Provincia, 5 luglio 2010

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