Tra gli ospiti immancabili e costantemente fra i più attesi, anche quest'anno al festival «Filosofi lungo l'Oglio» (tredicesima edizione) torna Marc Augé, che sarà protagonista stasera a Calvisano, sullo sfondo di palazzo Lechi, in via San Michele, dove terrà una lectio magistralis intitolata «Condividere la condizione umana».
L'appuntamento, come al solito a ingresso libero, è fissato per le 21.15; in caso di maltempo l'incontro si terrà nella vicina sala polifunzionale, sempre in via San Michele.
FRANCESE, classe 1935, antropologo ed etnologo di fama, mondiale, Augé - già directeur d'études dell'Ecole des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi, di cui è stato a lungo presidente - è considerato tra i maggiori africanisti dei nostri tempi e negli ultimi vent'anni è diventato una figura di riferimento anche per un'antropologia della tarda modernità. A livello internazionale è noto anche e soprattutto per aver coniato il concetto di «nonlieux», con il quale definisce determinati spazi in contrapposizione con la nozione classica di luoghi antropologici.
I «non-luoghi» sono infatti quei luoghi di transito e di consumo - i centri commerciali, l'aeroporto, la stazione ferroviaria, il supermarket, le arterie stradali... - dove l'altro si incontra senza vederlo.
TRA LE PRESENZE fisse al festival diretto da Francesca Nodari, la cui parola chiave quest'anno è proprio «Condividere», nel 2015 Augé è stato insignito della quarta edizione del «Premio Internazionale di Filosofia/Filosofi lungo l'Oglio. Un libro per il presente» con il volume «Le nuove paure. Che cosa temiamo oggi?».
Il peregrinaggio estivo dei Filosofi proseguirà domani sera a Orzivecchi, allorché ospite a palazzo Martinengo sarà Marco Vannini.