L'intervento della direttrice del festival Filosofi lungo l'Oglio si pone sulla scia metaforica e suggestiva del tema della kermesse dedicata alla condivisione, all'azione di condividere. Ed ecco che in questa prospettiva si pone la riflessione sulla figura del maestro e sulla questione morale ad essa connessa non solo come trasmissione dì sapere, ma anche come atto di responsabilità nei confronti del futuro.
La riflessione di Nodari prende spunto dal saggio: Il bisogno dell'Altro e la fecondità del Maestro, saggio pubblicato da Giuntina, in cui l'autrice approfondisce la questione delralterità e del maestro nel solco del pensiero di Levinas. Interrogarsi sulla figura del `maestro' vuol dire interrogarsi sull'apprendere e sul come insegnare, vuol dire avere la responsabilità dell'altro, sapere che la mia parola, il mio sapere si completa nell'altro.
L'intervento di Nodarì promette di andare al cuore del tema del festival: quel condividere che nella relazione fra maestro e discepolo trova una sua sublime realizzazione. In questo senso la parola si fa completa e nel suo essere parola detta e ascatata, condivisa non solo per il suo significato, ma anche per il suo suono, la sua capacità di fare relazione, fare dell'altro una comunità in ascolto.