Una mostra affascinante, che ha chiamato «Urgenti attese» in un luogo che lo è altrettanto, ma che è anche difficile, che obbliga a riflettere e capire per esser poi godibilissima e particolarmente adatta negli spazi di uno dei più notevoli monumenti industriali a livello europeo, oltre a dare un quadro completo del cammino di Marta Vezzoli, che vanta numerose esposizioni anche all'estero.
Lei stessa racconta il suo procedere in queste ricerche stilistiche: «Nei lavori pittorici e nelle installazioni ho rivissuto prima la poetica della archeologia industriale fino ad approdare nelle opere più recenti a riflessioni più intimistiche». Espone così opere fisse, originali lavori in filo di ferro componibili come le tessere di un puzzle, aeree proposte con il delicato lavoro paziente su piccoli e grandi tele di canapa con segni che sono geroglifici misteriosi come la vita oltre i quali si guarda in trasparenza. La mostra è aperta di domenica dalle 15 alle 19 e tutte le sere degli eventi previsti a corredo: 16 ("Filosofi lungo l'Oglio"), 21 e 28 luglio.