Itinerante tra ville e piazze, cascine e chiese del Bresciano e, per la prima volta, a Soncìno (Cremona), il festival diretto da Francesca Nodari vuoi portare la filosofia nella vita di ogni giorno. Secondo in Italia solo a quello di Modena, per importanza dei relatori e affluenza di pubblico, e premiato dal marchio europeo Effe Label, destinato alle manifestazioni di spessore internazionale, il festival si arricchisce quest'anno di più voci femminili. Luce Irigaray, filosofa, psicanalista e linguista belga, a 87 anni direttrice di ricerca al Cnr di Parigi, decana del femminismo. Michela Marzano, professoressa alla René Descartes di Parigi. Maria Tilde Bettetini docente allo lulm, traduttrice di Sant’Agostino. Francesca Rigotti dell'Università di Lugano, studiosa delle metafore stratificate nel pensiero. E la psicopedagogista Maria Rita Parsi, membro del comitato Onu per i diritti dei bambini, che il 17 luglio conclude il festival al Castello di Desenzano con un intervento su "Toccare il fondo e poi risalire. La condizione e l'arte di morire e rinascere". Nel mezzo, le Quando visioni dell'economista Stefano Zamagni e dello psichiatra Alessandro Meluzzi, l'architetto Marco Ermentini e la sua idea di "restauro timido", gli antropologi Marino Niola e Marc Augé, il giudice del Tribunale di Cosenza Giuseppe Greco e la sua lotta agli "intoccabili", il maestro di ermeneutica biblica Haim Baharier sulle categorie di "puro" e "impuro". E naturalmente i filosofi: Massimo Donà, Marco Vannini, Remo Bodei, Armando Savignano e Massimo Cacciari, che sarà premiato dal festival per il libro II potere che frena (Adelphi).
Dal 5 giugno al 17 luglio in diversi luoghi; ore 21.15; accesso libero. Programma dettagliato: www.filosofilungologlio.it