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«La nudità del corpo, strumento di comunicazione prima del senso»
In vista della lettura del testo della sua lectio - «Nudità» - in programma sabato alle 19.30 nella chiesa di San Carlo a Modena per Festivalfilosofia, Jean-Luc Nancy, tra i più influenti pensatori contemporanei (che non sarà presente alla kermesse), anticipa i tratti salienti del suo intervento.
Il corpo nudo desiderio inappagabile
Jean-Luc Nancy: "Io, filosofo attore, per un inno alla libertà"
Da quando si è appreso che in rete circolava un trailer intitolato Parler dans Nice Lago che vedeva come protagonista nientemeno che il celebre filosofo del tatto, Jean-Luc Nancy, si è scatenata la curiosità dei più su questa nuova e insieme singolare impresa del pensatore francese, peraltro già ospite nel giugno scorso a Padernello, nell’ambito della V edizione del Festival Filosofi lungo l’Oglio. Lo abbiamo raggiunto telefonicamente.
Giocatevi la chance che vi è stata donata
Tra le lezioni magistrali più attese della X edizione del Festival Filosofia di Modena – quest’anno dedicata al tema della fortuna – spicca quella di Jean-Luc Nancy, intitolata: Chance, che si terrà domenica 19 settembre, a partire dalle 11.30, nel Piazzale Re Astolfo di Carpi. Jean-Luc Nancy – definito da Jacques Derrida «il più grande pensatore sul tatto di tutti i tempi» – è professore emerito di Filosofia presso l'Università Marc Bloch di Strasburgo. Tra le figure di maggior spicco nel panorama filosofico internazionale, ha riformulato temi cruciali della tradizione filosofica post-heideggeriana, Lo abbiamo raggiunto telefonicamente.
Nancy: il corpo come teatro sulla scena del mondo
Folla per il filosofo a Padernello. Attrazioni e repulsioni, traversate e spinte, prese e abbandoni nell’esserci» delle persone. Spettatori assiepati sullo scalone d’onore settecentesco del Castello di Padernello e nella sala attigua, dove il relatore poteva vedere la sua immagine replicata in video: «Come nelle “Meninas” di Velàsquez», ha osservato sorridendo Jean-Luc Nancy. Lo studioso francese è stato protagonista sabato sera, del secondo appuntamento di «Filosofi lungo l’Oglio», la rassegna itinerante di conferenze curata da Francesca Nodari che mostra quanto elevata – e sottovalutata – sia la capacità di richiamo del pensiero.
L’orrore della prigionia: i Carnets de captivité di Emmanuel Lévinas - Intervista a Jean–Luc Nancy
Il corpo è l’estensione dell’anima fino all’estremità del mondo e fino al confine di sé, l’uno nell’altra, intricati e indistintamente distinti, estesi, tesi fino a spezzarsi». Jean–Luc Nancy, Indizi sul corpo «Prima di essere uno spazio geometrico, prima di essere l’ambiente concreto del mondo heideggeriano, il luogo è una base. Perciò il corpo è l’avvento stesso della coscienza. Non è affatto una cosa. E non solo perché è abitato da un’anima, ma perché il suo essere appartiene all’ordine dell’evento e non del sostantivo. Esso non si pone, è la posizione. Non si situa in uno spazio già dato – ma è l’irruzione nell’essere anonimo del fatto stesso della localizzazione. - Emmanuel Lévinas, Dall’esistenza all’esistente
Jean-Luc Nancy
Jean-Luc Nancy, già docente di Filosofia presso le università di Strasburgo, San Diego e Berkeley, è dal 2002 professore emerito di Filosofia presso l'Università Marc Bloch di Strasburgo. Tra le figure di maggior spicco nel panorama filosofico internazionale, ha riformulato temi cruciali della tradizione filosofica post-heideggeriana. In una riflessione vertente in particolare sullo statuto della corporeità e delle sue rappresentazioni, ne ha dimostrato anche la dimensione intersoggettiva e comunitaria.