Doppio appuntamento, questa settimana, per la decima edizione del Festival Filosofi lungo l’Oglio. Domani, martedì 9 giugno, alle ore 21.15, nel cortile della Fondazione Morcelli Repossi, in via B. Varisco 9 a Chiari (Bs) [in caso di pioggia nel Salone Marchettiano, in via Ospedale Vecchio 6] è atteso il noto sociologo del lavoro, Domenico De Masi, che terrà una lectio magistralis dal titolo: Pane per la mente: 26 parole per metabolizzare il futuro; mentre venerdì 12 giugno, sempre alle ore 21.15, nell’auditorium della sede di Confartigianato, in via Orzinuovi 28 a Brescia interverrà Leonardo Becchetti, professore di Economia politica presso l’Università di Roma Tor Vergata, che rifletterà su Crisi, sostenibilità e felicità: risposte dell’economia civile. «In questo nostro itinerario sul pane quotidiano – ha sottolineato il direttore scientifico, Francesca Nodari – non poteva certo mancare l’apporto di due illustri figure che vengono rispettivamente dal campo della sociologia del lavoro e dell’economia. Se per un verso Domenico De Masi, il padre dell’ozio creativo, ci accompagnerà in un viaggio ideale dove, come mostra nel suo ultimo libro: Tag. Le parole del tempo (Rizzoli, Milano 2015) nozioni quali quelle di genio, creatività, lavoro, arte, bellezza, felicità, progresso scientifico, conoscenza per non dire dei neologismi che spiegano in tutta la loro immediatezza la nostra condizione di postmoderni possono essere riempite di nuovi contenuti per dare corso ad una sorta di creatività collettiva quasi in linea di continuità con Mappa mundi (Rizzoli Milano 2014), dove l’Autore avvia una rivisitazione critica dei modelli di vita elaborati dagli uomini nel corso dei secoli per orientare l’intelligenza collettiva nel percorso da intraprendere; per l’altro, Leonardo Becchetti cercherà di formulare delle risposte concrete alla crisi finanziaria globale individuando nella gestione del rischio la chiave fondamentale per salvaguardare le conquiste di benessere individuale che le società occidentali hanno saputo conquistare e a cui i paesi in via di sviluppo aspirano nella convinzione che “è necessaria la creazione di sottoinsiemi di vita economica nei quali la fiducia e la cura vengono effettivamente praticate e trafficate tra le controparti rinforzando abitudini virtuose tramite la realizzazione e l’intensità degli scambi. È proprio questo, a ben vedere, il ruolo vero e profondo dell’economia civile nelle sue varie sfaccettature che vanno dalle cooperative sociali, al commercio equo e solidale, alle banche etiche e cooperative, al microcredito”. Di qui lo scopo sociale dell’economia civile che consiste nel promuovere la massima crescita di soddisfazione di vita. Non a caso, sempre nel suo saggio Oltre la crisi nella società del rischio: il ruolo dell’economia civile, Becchetti afferma: “È il cooperatore sociale che possiede in fondo il segreto della missione dei tempi correnti: generare progressi di soddisfazione di vita facendo incontrare due fragilità: quella di senso di noi cittadini abbienti delle società opulente, spesso bloccati dalla nostra incapacità di gratuità e di condivisione, e quella materiale dei più bisognosi, vittime di vecchie e nuove marginalità”».
CHI È DOMENICO DE MASI
È Professore emerito di Sociologia del lavoro presso l’Università La Sapienza di Roma. Ha fondato la S3-Studium, società di consulenza organizzativa, di cui è direttore scientifico. È membro del Comitato etico di Siena Biotech e del Comitato Scientifico della Fondazione Veronesi. È stato preside della Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università La Sapienza di Roma, dove ha insegnato Sociologia del lavoro. È stato presidente dell’ Istituto Italiano di Architettura; fondatore e presidente della SIT, Società italiana telelavoro; presidente dell’AIF, Associazione Italiana Formatori. Dirige «NEXT. Strumenti per l'innovazione» ed è membro del Comitato scientifico della rivista «Sociologia del lavoro». Collabora con le maggiori aziende e con le maggiori testate italiane. De Masi ha elaborato il suo paradigma partendo dal pensiero di maestri come Alexis de Tocqueville, Carlo Marx, Frederick W. Taylor, Daniel Bell, André Gorz, Alain Touraine, Agnes Heller e approdando a contenuti originali in base a ricerche incentrate soprattutto sul mondo del lavoro. Qui di seguito sono sintetizzati i punti essenziali del suo paradigma: la società postindustriale, gli aspetti socio-economici, i bisogni emergenti, i nuovi soggetti sociali, la creatività, il lavoro, il telelavoro, l’ozio creativo, il tempo libero, i paradossi sociali e aziendali. Tra i temi oggetto delle sue ricerche ricordiamo: Storia del lavoro, Storia delle scienze organizzative, Sistema industriale, Sistema postindustriale, Sviluppo e sottosviluppo, Organizzazione urbana, Mercato del lavoro, Sviluppo senza lavoro, Metodi e tecniche della ricerca organizzativa, Marketing e ricerche di mercato, Indagini previsionali, Gestione delle risorse umane, Qualità del lavoro, dei prodotti e servizi, Motivazione, Conflittualità, Valutazione dei meriti, Addestramento e formazione, Clima organizzativo, Cultura organizzativa, Estetica e organizzazione, Etica e organizzazione, Flessibilità, Creatività, Organizzazione dei gruppi creativi. Ha viaggiato molto, ma i centri principali del suo lavoro sono stati: Milano, Sassari, Napoli e Roma. In Brasile – dove gli è stata conferita la cittadinanza onoraria di Rio de Janeiro, il titolo di Commendatore dell’Ordine del Rio Branco e la medaglia al merito “Anita Garibaldi” e dove molti dei suoi libri sono tradotti – ha tenuto conferenze in quasi tutte le grandi città. Tra le sue pubblicazioni: Il lavoratore post-industriale, Angeli, Milano 1985; Trattato di sociologia del lavoro e dell’organizzazione. Le tipologie, Angeli, Milano 1987; Trattato di sociologia del lavoro e dell’organizzazione. L’industria, Angeli, Milano 1988; Trattato di sociologia del lavoro e dell’organizzazione. La ricerca, Angeli, Milano 1990; L’emozione e la regola. I gruppi creativi in Europa dal 1850 al 1950, Laterza, Roma-Bari 1990/Rizzoli, Milano 2005; Sviluppo senza lavoro, Edizioni Lavoro, Milano 1994; L’ozio creativo, Ediesse, 1995/Rizzoli, Milano 2000; Il futuro del lavoro, Rizzoli, Milano 1999 e 2007; Le parole nel tempo, Guerini, Milano 2001 e 2011; La fantasia e la concretezza. Creatività individuale e di gruppo, Rizzoli, Milano 2003; Non c’è progresso senza felicità (con F. Betto) Rizzoli, Milano 2004; Napoli e la questione meridionale (1903-2005), (con S. Nitti), Guida, Napoli 2005; L’emozione e la regola, Rizzoli, Milano 2005 e 2015; L’industria del sottosviluppo (con A. Signorelli), Guida, Napoli 2009; HR 2020. Storie e prospettive (con S. Palumbo), Guerini, Milano 2012; Ravello. Grand tour, Avagliano Editore, Roma 2013; Mappa mundi. Modelli di vita per una società senza orientamento, Rizzoli, Milano 2014; Tag. Le parole del tempo, Rizzoli, Milano 2015.
CHI È LEONARDO BECCHETTI
Leonardo Becchetti è professore di Economia politica presso l’Università di Roma Tor Vergata. I suoi principali temi di ricerca riguardano la finanza etica, il microcredito, la responsabilità sociale di impresa ed il commercio equo e solidale. Dal 2005 al 2014 è stato presidente del comitato etico della Banca Popolare Etica. Dal 2009 è direttore scientifico della Fondazione Achille Grandi. Dal 2007 è direttore del sito www.benecomune.net. Nel 2010 diviene portavoce della campagna 005 sulla Tassa sulle transazioni finanziarie. Dal dicembre 2010 è autore del blog su Repubblica.it «La felicità sostenibile», dove affronta i temi dell’economia civile, della macroeconomia e della finanza etica. È editorialista di «Avvenire». Dal 2013 è presidente del comitato tecnico-scientifico di Next - Nuova economia per tutti. Tra le sue pubblicazioni in lingua italiana ricordiamo: Commercio equo e solidale. Finanza etica. La rivoluzione silenziosa della responsabilità sociale (con L. Paganetto), Donzelli editore, Roma 2003; Felicità sostenibile. Economia della responsabilità sociale, Donzelli Editore, Roma 2005; Ricette contro il declino per una felicità economicamente sostenibile, Effatà Editrice, Grugliasco (To) 2005; Il commercio equo e solidale alla prova dei fatti: dai consumatori del Nord ai produttori del Sud del mondo (con L. Costantini), Bruno Mondadori, Milano 2006; Si può misurare la felicità ?, Edizioni Laterza , Roma- Bari 2007; Microcredito, Il Mulino, Bologna 2007; Il voto nel portafoglio. Cambiare consumo e risparmio per cambiare l’economia (con M. Di Sisto e A. Zoratti) , il Margine, Trento 2008; Microeconomia (con S. Zamagni), Il Mulino, Bologna 2010; Il mercato siamo noi, Bruno Mondadori, Milano 2012; C’era una volta la crisi. Un paese in emergenza. Le ragioni per sperare, EMI, Bologna 2013; Wikieconomia, Il Mulino, Bologna 2014; Next. Una nuova economia per tutti, Albeggi, Fregene 2015.