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X EDIZIONE
Festival Filosofi lungo l'Oglio
Pane quotidiano per tutta l' umanità

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TENTH EDITION
OGLIO PHILOSOPHERS’ FESTIVAL

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Con la prestigiosa Targa del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, con il Patrocinio del MIBACT e con l’adesione del Prefetto di Brescia, con il Patrocinio della Consigliera di Parità della Provincia di Brescia, dell’Assessorato alle Culture, Identità e Autonomie della Regione Lombardia, delle Province di Brescia, Bergamo e Cremona, nonché degli enti ospitanti e in partnership con la Fondazione Movimento Bambino prende il via la decima edizione del Festival Filosofi lungo l’Oglio.
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The tenth edition of the Oglio Philosophers’ Festival is underway, with the prestigious Plaque from the President of the Republic of Italy, Sergio Mattarella, under the patronage of MIBACT and with the support of the Prefect of Brescia and of the Equal Opportunities Councillor for the Province of Brescia, the Directorate of Culture, Identity and Autonomy of the Region of Lombardy, the provinces of Brescia, Bergamo and Cremona, and the host organizations, and in partnership with the Fondazione Movimento Bambino.
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Siamo, inoltre, lieti di annunciare che la Giuria internazionale dell’ EFFE - Europe for Festivals, Festivals for Europe Label ha selezionato il nostro Festival come meritevole del riconoscimento di EFFE Label 2015/2016. Il Festival Filosofi lungo l’Oglio entra così a far parte della piattaforma, che rappresenta 31 paesi europei, dei festival «that stand for artistic quality and have a significant impact on the local, national and international level». Il Festival Filosofi lungo l’Oglio sarà, pertanto, inserito in una particolare guida che sarà presentata in estate nella sua versione interattiva online e proposta in formato cartaceo in occasione dell’EFFE Award Cerimony, che avrà luogo nel settembre prossimo. Per la realizzazione della kermesse, vitale è stato il sostegno della Bcc di Pompiano e Franciacorta, della Bcc Agro Bresciano e della Fondazione ASM– cui va la nostra più profonda gratitudine per aver scommesso convintamente – di concerto agli amministratori dei Comuni e degli Enti ospitanti nonché agli sponsor che hanno assicurato il loro contributo – su questo Simposio di Pensiero e di Parole. Dopo Le stagioni della vita, Geografia delle Passioni, Vizi e virtù, Destino, Corpo, Felicità, Dignità, Noi e gli altri, Fiducia ruota intorno alla parola chiave: Pane quotidiano per tutta l’umanità, in linea con il tema dell’Expo: Nutrire il pianeta, la decima edizione del Festival Filosofi lungo l’Oglio. Una nuova meta cui guardare speranzosi, dopo l’alto indice di gradimento riscontrato nell’ultima edizione che ha registrato circa ventimila presenze, nonché la partecipazione concreta di istituzioni che hanno saputo fare squadra in nome della promozione e del radicamento della cultura sul territorio. Il nostro Festival – che proprio quest’anno festeggia il suo decennale e, con esso, la trasformazione della nostra realtà in Fondazione – è divenuto, ormai, un appuntamento fisso quasi fosse entrato a far parte – di fatto – delle tradizioni che animano l’estate rivierasca in riva all’Oglio. Una manifestazione che ha il privilegio di avvalersi di un Comitato scientifico composto dai Professori: Adriano Fabris, Amos Luzzatto, David Meghnagi, Bernhard Casper, Aldo Magris, Armando Savignano, Salvatore Natoli, Maria Rita Parsi, Piero Coda, Ilario Bertoletti e dalla scrivente. Nel corso delle precedenti edizioni – che hanno ospitato studiosi del calibro di Edoardo Boncinelli, Massimo Giuliani, Paolo De Benedetti, Elena Pulcini, Virgilio Melchiorre, Adriano Fabris, Aldo Magris, Rav Giuseppe Laras, Bernhard Casper, Jean-Luc Nancy, Vito Mancuso, Maria Rita Parsi, Paolo Becchi, Sergio Givone, Massimo Donà, Salvatore Natoli, Marc Augé, Duccio Demetrio, Armando Massarenti, Remo Bodei, Marco Vannini, Andrea Tagliapietra, Giovanni Ghiselli, Luigi Zoja, Eberhard Schockenhoff, Michela Marzano, Stefano Semplici, Piero Coda, Francesca Rigotti, Giuseppe Girgenti, Vanni Codeluppi, Massimo Cacciari, Umberto Curi, Armando Savignano, Franco La Cecla, Chiara Saraceno, Francesco Miano, Roberto Mordacci – si è assistito ad una crescente e, per un certo verso, sorprendente partecipazione. Il Festival, in programma dal 4 giugno al 17 luglio 2015, si presenta all’appuntamento del suo decennale con un carnet nutrito di ospiti illustri e un calendario dal ritmo incalzante passando da venti a ventitré incontri, rispettivamente ventuno nella Provincia di Brescia, uno nella Provincia di Cremona e uno nella Provincia di Bergamo. Accanto ai Comuni e/o enti già teatro delle precedenti edizioni: Brescia, Barbariga, Corte Franca, Corzano, Erbusco, Flero, Orzinuovi, Orzivecchi, Palazzolo sull’Oglio, Soncino, Villachiara, Travagliato spicca l’ingresso significativo dei Comuni di Chiari, Castel Mella, Cologne, Ghedi (Bcc Agro Bresciano), Lograto, Roccafranca, Sarnico, Paratico. Partendo dalla Bassa bresciana e toccando le località rivierasche e/o attigue al fiume Oglio, per poi ampliare il proprio orizzonte in Franciacorta, il Festival farà una doppia tappa nella città di Brescia e in quella di Palazzolo sull’Oglio.

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We are also pleased to announce that the International Jury of EFFE - Europe for Festivals, Festivals for Europe Label has selected our Festival as deserving of the EFFE Label 2015/2016. The Oglio Philosophers’ Festival will join the platform of festivals, which represents 31 European countries, “that stand for artistic quality and have a significant impact on the local, national and international level.” The Oglio Philosophers’ Festival will, therefore, be placed in a special guide that will be presented during the summer in an interactive online proposal and in hard copy format at the EFFE Award Ceremony, which will take place next September. The event relies on the vital support of the BCC of Pompiano and Franciacorta, the BCC Agro Bresciano and the ASM Foundation, to whom we are deeply grateful for having firmly believed in this Symposium of Thought and Words, in concert the administrators of the hosting Municipalities and Institutions and the sponsors who have pledged their contribution. After Le stagioni della vita (Seasons of life), Geografia delle Passioni (Geography of passions), Vizi e virtù (Vices and Virtues), Destino (Destiny), Corpo (Body), Felicità (Happiness), Dignità (Dignity), Noi e gli altri (We and others), Fiducia (Trust), the tenth edition of the Oglio Philosophers’ Festival revolves around the key phrase: Daily bread for all mankind, in keeping with the theme of Expo: Feeding the planet. A new goal to strive for, after the high approval rating achieved in the last edition, which was attended by around twenty thousand people, with the genuine participation of institutions that have teamed up in the name of putting down roots for, and promoting, culture within the territory. Our Festival - which this year celebrates its tenth anniversary and, with it, the transformation into a Foundation - has become a fixture; as though joined - in fact – to the traditions that animate the summer months on the banks of the Oglio. The event benefits from a scientific committee composed of Professors Adriano Fabris, Amos Luzzatto, David Meghnagi, Bernhard Casper, Aldo Magris, Armando Savignano, Salvatore Natoli, Maria Rita Parsi, Piero Coda, Ilario Bertoletti and the undersigned. The Festival, held from 4th June to 17th July 2015, enters its tenth anniversary with a carnet of distinguished guests and a fast-paced schedule, increasing from twenty to twenty-three meetings, with twenty-one in the Province of Brescia, one in Province of Cremona and one in the Province of Bergamo.
In addition to the municipalities and/or entities that have already staged previous editions - Brescia, Barbariga, Corte Franca, Corzano, Erbusco, Flero, Orzinuovi, Orzivecchi, Palazzolo sull'Oglio, Soncino, Villachiara and Travagliato – there is the significant input of the Municipalities of Chiari, Castel Mella, Cologne, Ghedi (BCC Agro Bresciano), Lograto, Roccafranca, Sarnico and Paratico. Starting from the area to the south of Brescia and stopping off at the coastal resorts and/or those adjacent to the river Oglio, and then extending out to Franciacorta, the Festival will make two stops in the city of Brescia and in the city of Palazzolo sull'Oglio. This year, however, the itinerary will be even more complex, with the challenge of crossing three provinces, in a “coming and going”, an “inside/outside”, an “over here” and a “beyond”, which become not only mere spatial metaphors, but the actual transcript of a thought that is increasingly nomadic, building bridges where there are natural boundaries.

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Quest’anno, tuttavia, il percorso si farà ancora più articolato raccogliendo la sfida di attraversare tre province, in un «andirivieni», in un «dentro/fuori», in un «al di qua» e in un «al di là» che non vogliono essere soltanto delle mere metafore spaziali, ma la trascrizione concreta di un pensiero che si fa sempre più nomade gettando ponti laddove esistono soltanto confini naturali. I relatori che illumineranno con le loro acute riflessioni la prossima edizione saranno, come di consueto, di elevata caratura. Per il mondo francese tornerà l’antropologo dei non-luoghi, Marc Augé e Jean-Luc Nancy, tra le figure di maggior spicco nel panorama filosofico internazionale, definito da Jacques Derrida «il più grande pensatore sul tatto di tutti i tempi». Mentre dagli Usa è atteso Carlos Alberto Torres, docente all’University of California di Los Angeles, UCLA e visiting professor nel Nord e Sud America, in Europa, Asia e Africa. Interverrà poi il meglio del pensiero italiano: Salvatore Natoli e Maria Rita Parsi – rispettivamente padrino e madrina del Festival – Enzo Bianchi, Remo Bodei, S. E. Il Cardinale Francesco Coccopalmerio, David Meghnagi, Elena Pulcini, Domenico De Masi, Armando Savignano, Michela Marzano, Chiara Saraceno, Massimo Donà, Francesca Rigotti, Francesco Paolo Ciglia, Franco Riva, Massimo Cacciari, Leonardo Becchetti, Francesco Miano, Arnoldo Mosca Mondadori. Nel corso della manifestazione, inoltre, avrà luogo, in data 5 luglio 2015, nella Sala Franciacorta dell’Hotel Iseolago a Iseo (Bs), la cerimonia di proclamazione del vincitore della IV edizione del Premio Internazionale di Filosofia/Filosofi lungo l’Oglio. Un libro per il presente, la cui Giuria è composta dai seguenti membri: Ilario Bertoletti – direttore editoriale Morcelliana e Scuola, Azzolino Chiappini – già Magnifico Rettore della Facoltà di Teologia di Lugano; Adriano Fabris (Presidente) – professore di Filosofia morale all’Università di Pisa, Amos Luzzatto – Presidente emerito dell’UCEI, scienziato ed ebraista; Aldo Magris – professore di Filosofia della religione all’Università di Trieste; Salvatore Natoli – già ordinario di Filosofia teoretica all’Università Milano-Bicocca; Maria Rita Parsi – Presidente Fondazione Movimento Bambino e psicoterapeuta e dalla scrivente, direttore scientifico del Festival e segretario del Premio. Com’è noto, l’individuazione del vincitore avviene sulla base di due elementi essenziali: da un lato, la segnalazione di un’opera particolarmente pregnante per il suo essere strettamente legata alla peculiarità del premio in oggetto; dall’altro il calibro, l’alto valore scientifico e la capacità comunicativa del candidato, il cui nominativo verrà annunciato nei giorni immediatamente precedenti l’evento. Quasi facendo proprie le parole di Hegel: «la filosofia e il proprio tempo appreso col pensiero», e sulla base di quanto recita l’articolo 1 dello Statuto di istituzione del Premio, questo viene assegnato, su giudizio insindacabile della Commissione giudicatrice, «all’opera di uno studioso che abbia elaborato, attraverso il suo pensiero, idee capaci di fornire agili strumenti per abitare la nostra contemporaneità. Saranno privilegiate, quindi, opere che sono state in grado di segnare non soltanto la recente storia della filosofia e, più in generale, del pensiero, ma soprattutto la realtà effettuale in cui ogni uomo si trova a vivere nel qui e ora dei nostri giorni». Nel congedarci a noi non resta che augurare a tutti gli spettatori sensibili un buon viaggio, nella consapevolezza di essere idealmente accompagnati, in questo crocevia di terra e di acqua, di nutrimento e di nutrimenti, di saperi e di dialoghi dall’Ode al pane di Pablo Neruda. Un componimento questo che solo un «poeta totale» come il genio cileno, così attento alle ragioni del vivere umano e al valore insostituibile delle cose che circondano l’uomo, anche le più minuscole ed elementari, poteva regalarci.

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The speakers that will illuminate the next edition with their acute reflections will be, as usual, of a high calibre. Representing the French is the anthropologist of non-places, Marc Augé. Also Jean- Luc Nancy, one of the leading figures in the international philosophical scene, who is described by Jacques Derrida as “the greatest thinker of all time on the sense of touch”. While from the US there is Carlos Alberto Torres, a professor at the University of California in Los Angeles, UCLA and visiting professor in North and South America, Europe, Asia and Africa. There will also be contributions from the best Italian thinkers: Salvatore Natoli, Maria Rita Parsi - respectively godfather and godmother of the Festival - Enzo Bianchi, Remo Bodei, His Excellency Cardinal Francesco Coccopalmerio, David Meghnagi, Elena Pulcini, Domenico De Masi, Armando Savignano, Michela Marzano, Chiara Saraceno, Massimo Donà, Francesca Rigotti, Francesco Paolo Ciglia, Franco Riva, Massimo Cacciari, Leonardo Becchetti, Francesco Miano and Arnoldo Mosca Mondadori. During the event, on 5th July 2015, the Franciacorta Room at the Hotel Iseolago in Iseo, to the west of Brescia, will host the ceremony announcing the winner of the fourth edition of the aforementioned International Philosophy Prize / Oglio Philosophers. A book for the present. The jury for the prize is composed of the following members: Ilario Bertoletti - editorial director of Morcelliana and School, Azzolino Chiappini – former Rector of the Faculty of Theology of Lugano; Adriano Fabris (President) - Professor of Moral Philosophy at the University of Pisa, Amos Luzzatto - President Emeritus of the UCEI, scientist and Hebrew scholar; Aldo Magris - Professor of Philosophy of Religion at the University of Trieste; Salvatore Natoli - former professor of Theoretical Philosophy at Milano-Bicocca University; Maria Rita Parsi - President of the Fondazione Movimento Bambino and psychotherapist; and the undersigned, scientific director of the Festival and Secretary of the Prize. As is known, the winner is selected on the basis of two essential elements: firstly, evidence of a work particularly rich in its close links to the peculiarities of the prize in question; secondly, the calibre, high scientific value and communication skills of the candidate, whose name will be announced in the days immediately preceding the event. Almost quoting the words of Hegel, “philosophy also is its time apprehended in thoughts,” and on the basis of the points set out in Article 1 of the Statute of the establishment of the Prize, it is assigned, on the discretion of the jury, “to the work of a scholar who has developed, through his thoughts, ideas capable of providing responsive tools for our contemporary situation. Priority will therefore be given to works that have been able to mark not only the recent history of philosophy and, more generally, of thought, but also the current reality in which every man lives, in the here and now of our days.” All that remains is to wish all the many visitors a safe trip, in the knowledge of being ideally accompanied, in this crossroads of land and water, by nourishment and nutrients, learning and dialogues from Pablo Neruda’s Ode to bread. A composition that could only come from a “total poet” such as the Chilean genius, so attentive to the meanings of human life and the irreplaceable value of the things surrounding man, even the tiniest and elementary ones.

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Francesca Nodari
Presidente Fondazione Filosofi lungo L'Oglio
Direttore scientifico Festival Filosofi lungo l'Oglio

Elena Pulcini

4 giugno


21:15

Elena Pulcini

Prendersi cura del mondo: un impegno quotidiano

Palazzo Martinengo
via Martinengo 15 - Orzivecchi (Bs)
(in caso di pioggia Chiesa SS. Pietro e Paolo sita nella medesima via)

Enzo Bianchi

7 giugno


21:15

Enzo Bianchi

Cibo e sapienza del vivere

Piazza Vittorio Emanuele II
Orzinuovi (Bs)
(in caso di pioggia Chiesa S. Maria Assunta sita nella medesima piazza)

Domenico De Masi Chiari

9 giugno


21:15

Domenico De Masi

Pane per la mente: 26 parole per metabolizzare il futuro

Fondazione Morcelli Repossi
Via Bernardino Varisco 9 - Chiari (Bs)
(in caso di pioggia Salone Marchettiano, via Ospedale Vecchio, 6)

Leonardo Becchetti

12 GIUGNO


21:15

LEONARDO BECCHETTI

Crisi, sostenibilità e felicità:
risposte dell’economia civile

Auditorium Confarigianato
via Orzinuovi 28
Brescia

Francesco Miano

15 GIUGNO


21:15

FRANCESCO MIANO

Corresponsabili per il pane quotidiano

Corte Margherita
via Curzio - Corzano (Bs)
(in caso di pioggia Chiesa Parrocchiale S. Martino Vescovo sita nella medesima via)

Massimo Cacciari

16 GIUGNO


21:15

MASSIMO CACCIARI

Filosofia: medicina mentis

Chiesa S. Martino Vescovo
Piazza Santissimo Redentore
Sarnico (Bg)

Chiara Saraceno

18 GIUGNO


21:15

CHIARA SARACENO

Contrastare la povertà:
un dovere civile e una necessità politica

Villa Morando
via G. Calini 9 - Lograto (Bs)
(in caso di pioggia Parrocchiale Ognissanti in via Antonio Fratti, 19)

Arnoldo Mosca Mondadori

19 GIUGNO


21:15

ARNOLDO MOSCA MONDADORI

Rivoluzione eucaristica

Chiesa Santa Maria delle Grazie
via F. Galantino
Soncino (Cr)

Massimo Cacciari

21 GIUGNO


21:15

David Meghnagi

Il pane della sofferenza

Villa Suardi
via G. Camozzi - Ludriano (Bs)
(in caso di pioggia Chiesa Parrocchiale sita in piazza Vittoria, 4)

Jean-Luc Nancy

23 GIUGNO


21:15

Jean-Luc Nancy

Pane Nostro

Chiesa SS. Faustino e Giovita
via San Faustino - Brescia

Franco Riva

24 GIUGNO


21:15

FRANCO RIVA

Ventre affamato non sente ragioni

Palazzo Monti della Corte
via Guglielmo Marconi 1B
Nigoline di Corte Franca (Bs)

Michela Marzano

26 GIUGNO


MICHELA MARZANO

Fame di riconoscimento

21:15
Teatro Comunale Le Muse
Viale Aldo Moro 109/a
Flero (Bs)

S.E. Cardinale Francesco Coccopalmerio

29 GIUGNO


21:15

S.E. Cardinale Francesco Coccopalmerio

Custodi responsabili del Creato

Palazzo Municipale
via Giuseppe Garibaldi – Cologne (Bs)
(in caso di pioggia Chiesa SS. Gervasio e Protasio in piazza Garibaldi)

Armando Savignano

30 GIUGNO


21:15

ARMANDO
SAVIGNANO

Fame della fama
ed illusione di infinito

Chiesa SS. Vito, Modesto e Crescenzia
via Roma
Barbariga (Bs)

Francesca Rigotti

1 LUGLIO


21:15

FRANCESCA RIGOTTI

La vendetta del cibo. Perché il cibo ci tratta male

Cortile della Pieve di S. Maria Maggiore
via Castello - Erbusco (Bs)
(in caso di pioggia Chiesa S. Maria Assunta sita nella medesima via)

Marc Augè

3 LUGLIO


21:15

Marc Augè

Nutrire l’umanità
per salvare l’umano

Auditorium San Fedele
Piazza Zamara
Palazzolo sull’Oglio

Premio Internazionale di Filosofia/Filosofi Lungo L’Oglio. Un libro per il presente

5 LUGLIO


18:00

Cerimonia di proclamazione del vincitore della IV edizione del Premio Internazionale di Filosofia/Filosofi Lungo L’Oglio. Un libro per il presente

Sala Franciacorta, Hotel Iseolago
via Colombera 2/c, Iseo - Brescia

Massimo Donà

7 LUGLIO


21:15

Massimo Donà

Cibo e filosofia. Oltre il consumo. Del cibarsi come esperienza assoluta dell'Assoluto

Auditorium San Fedele
Piazza Zamara - Palazzolo sull’Oglio

Carlo Albertos Torres

9 LUGLIO


21:15

Carlo Albertos Torres

La Cittadinanza globale ed il ruolo delle Università

Auditorium BCC Agrobresciano
Piazza Roma 17
Ghedi (Bs)

Remo Bodei

12 LUGLIO


21:15

REMO BODEI

Il necessario e il superfluo

Teatro comunale via dell’Assunta
(adiacente alla Chiesa Parrocchiale)
Paratico (Bs)

Salvatore Natoli

14 LUGLIO


21:15

Salvatore Natoli

Fame di giustizia

Azienda Le Vittorie
via Vittorie 11
Villachiara (Bs)

Francesco Paolo Ciglia

15 LUGLIO


21:15

Francesco Paolo Ciglia

Il pane, il volto e la parola

Cortile dell'Oratorio S. Agnese, in Piazza Libertà 38, - Travagliato (Bs) (in caso di pioggia l’adiacente Teatro Comunale)

Maria Rita Parsi

17 LUGLIO


21:15

Maria Rita Parsi

Pane quotidiano per tutta l’umanità: come estinguere la fame del corpo e la fame d’amore

Piazza Unità d’Italia - Castel Mella (Bs) (in caso di pioggia Auditorium G. Gaber sito in via Onzato 56)

effe-label

la Giuria internazionale dell’ EFFE - Europe for Festivals, Festivals for Europe Label ha selezionato il nostro Festival come meritevole del riconoscimento di EFFE Label 2015/2016. Il Festival Filosofi lungo l’Oglio entra così a far parte della piattaforma, che rappresenta 31 paesi europei, dei festival «that stand for artistic quality and have a significant impact on the local, national and international level».

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IL SENSO DEL PANE

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THE MEANING OF BREAD

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Non è piuttosto questo il digiuno che voglio Sciogliere le catene inique, togliere i legami del giogo, rimandare liberi gli oppressi e spezzare ogni giogo? Non consiste forse nel dividere il pane con l'affamato nell'introdurre in casa i miseri, senza tetto, nel vestire uno che vedi nudo, senza distogliere gli occhi da quelli della tua carne (Is 58, 6-7)
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“Is not this the fast that I choose: to loose the bonds of wickedness, to undo the straps of the yoke, to let the oppressed go free, and to break every yoke? Is it not to share your food with the hungry and to bring the homeless poor into your house when you see the naked, to cover him, and not to hide yourself from your own flesh? (Is 58: 6-7)
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Nell’anno dell’Expo, nell’era della globalizzazione, una parola che rischiara le urgenze del presente: pane quotidiano per tutta l’umanità come tema della giustizia sociale, come cifra del necessario sostentamento, come elemento della vita spirituale, come un nutrirsi che implica inevitabilmente un dipendere da altro e da Altri. Un tema che tocca fenomenologicamente i momenti del godimento, del bisogno e del desiderio. Pane di vita, di speranza, ma anche pane di salvezza nel Corpo di Cristo. Pane che viene dalla terra e richiede la fatica delle opere e dei giorni: «con il sudore del tuo volto mangerai il pane; finché tornerai alla terra, perché da essa sei stato tratto: polvere tu sei e in polvere tornerai!» (Gen 3, 19). Pane di cui cibarsi, certo, ma da «dividere con l’affamato» (Is 58, 7). Si pensi soltanto alle due prime opere di misericordia 'corporale' della tradizione cristiana che sono proprio il «dar da mangiare agli affamati e dar da bere agli assetati». Nella Bibbia spiccano, in particolare, due momenti. Quello in cui Dio si premura di procurare il cibo e l’acqua al suo popolo che marcia nel deserto (l’acqua che scaturisce dalla rupe, la manna e le quaglie). Mentre il secondo ha per protagonista Gesù che imbandisce pane e pesci per la folla moltiplicando quel poco cibo che era a loro disposizione. Pane, dunque, che diventa sinonimo della corresponsabilità e compartecipazione, in questo nostro sperare-per-il-presente in cui c’è già Dio, all’azione salvifica del mondo: «Salut, n’est pas l’être» ammonisce Emmanuel Levinas nei suoi Carnets de captivité. Un mondo dominato dalla paura, dall’incertezza, dalla penuria di lavoro se è vero, come ricorda Augé, che il nostro pianeta è abitato da tre classi: i possidenti, i consumatori e gli esclusi. Un mondo dove i molteplici focolai di guerra, la minaccia terroristica e la terribile persecuzione delle minoranze chiede con forza, come insegna papa Francesco, di essere nutrito, innanzi tutto, del pane della misericordia. Ma un gemito si leva anche dalla terra, ricordando all’uomo la sua mansione di custode responsabile del creato, mentre sembra imperversare, in tutta la sua übris, una pericolosa volontà di potenza

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In the year of the Expo, and the era of globalization, an expression that illuminates the urgency of our times: daily bread for all mankind as a theme of social justice, a parameter of necessary sustenance, an element of spiritual life, and as nourishment that inevitably implies an increasing dependence on other things and other people. The theme touches moments of enjoyment, need and desire in a phenomenological way. Bread of life, of hope, but also the bread of salvation in the Body of Christ. Bread that comes from the earth and requires the effort of work and days “by the sweat of your brow you shall eat bread until you return to the ground, for out of it you were taken; for dust you are and to dust you shall return” (Gen 3: 19). Bread to feed on, of course, but to “share with the hungry” (Is 58: 7). Consider the first two 'bodily' works of mercy of the Christian tradition that are precisely to “feed the hungry and give drink to the thirsty.” In the Bible, two moments in particular stand out. One in which God provides food and water to his people marching in the desert (water springing from the rock, manna and quail). The second involved Jesus giving bread and fish to the crowds by multiplying the little food that was available to them. Bread, then, that becomes synonymous with shared responsibility and partnership, in our hope-for-the-present where there is already God, with his redeeming action in the world: “Salut, n'est pas l'être” warns Emmanuel Levinas in his Carnets de captivité. A world dominated by fear, uncertainty, the scarcity of work: if it is true, as Augé recalls, that our planet is inhabited by three classes: the landowners, consumers and the excluded. A world where the many outbreaks of war, the threat of terrorism and the terrible persecution of minorities compels us, as taught by Pope Francis, to be fed, first of all, with the bread of mercy. But a groan rises from the earth, reminding man of his task as the guardian of creation;

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che ha per obiettivo l’accumulamento delle risorse per pochi e per prassi lo sfruttamento della natura. Non a caso Giovanni Paolo II, nel quarto capitolo della Lettera Enciclica Centesimus annus (1 maggio 1991), a cent’anni dalla Rerum novarum, richiama nel titolo «L’universale destinazione dei beni» e ricorda che: «Dio ha dato la terra a tutto il genere umano, perché essa sostenti tutti i suoi membri, senza escludere né privilegiare nessuno» (CA, 31). Purtroppo quest’uso dei beni fondato sulla loro originaria destinazione comune sembra tradito nella nostra quotidianità dal rapporto dell’homo œconomicus con le realtà materiali: degrado ambientale, inquinamento, erosione del suolo, la fame di intere popolazioni non dovuta alla scarsità di prodotti materiali, l’ipertrofia patologica del consumismo: « L’uomo – scrive il pontefice in maniera quasi profetica – preso dal desiderio di avere e di godere, più che di essere e di crescere, consuma in maniera eccessiva e disordinata le risorse della terra e la sua stessa vita. Alla radice dell’insensata distruzione dell’ambiente naturale c’è un errore antropologico, purtroppo diffuso nel nostro tempo. L’uomo che scopre la sua capacità di trasformare e, in un certo senso, di creare il mondo col proprio lavoro, dimentica che questo si svolge sempre sulla base della prima originaria donazione delle cose da parte di Dio. Egli pensa di poter disporre arbitrariamente della terra, assoggettandola senza riserve alla sua volontà, come se essa non avesse una propria forma ed una destinazione anteriore datale da Dio, che l’uomo può, sì, sviluppare, ma non deve tradire. Invece di svolgere il suo ruolo di collaboratore di Dio nell’opera della creazione, l’uomo si sostituisce a Dio e così finisce col provocare la ribellione della natura, piuttosto tiranneggiata che governata da lui» (CA, 37). Giunti a questo punto, verrebbe da chiedersi: fino a quando? Si impone, nei fatti, un’inversione di rotta che esige una vasta problematizzazione della cosa stessa. In ciò risiede il non facile compito della decima edizione di questo Festival.

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while, in all its hubris, a dangerous will to power flourishes, and its objective is the accumulation of resources for the few, and the exploitation of nature. It’s no coincidence that John Paul II, in the fourth chapter of his Encyclical Letter Centesimus Annus (May 1, 1991), a hundred years after the Rerum Novarum, mentions in the title “The universal destination of goods” and recalls that “God gave the earth to the whole human race for the sustenance of all its members, without excluding or favouring anyone” (CA, 31). Unfortunately, this use of goods based on their original common destination seems betrayed in our daily lives by the ratio of homo œconomicus with material realities: environmental degradation, pollution, soil erosion, starvation of entire populations not due to the scarcity of material products, the pathological hypertrophy of consumerism: “Man - writes the Pope in an almost prophetic way, “his desire to have and to enjoy rather than to be and to grow, consumes the earth's resources and its own life in an excessive and disordered way”. At the root of the senseless destruction of the natural environment lies an anthropological error, which unfortunately is widespread in our time. The man who discovers his capacity to transform, and in a certain sense, to create the world through his own work, forgets that this is always based on God’s first and original gift of things. He thinks he can dispose of the earth arbitrarily, subjecting it without restraint to his will, as though it does not have its own form and a prior God-given purpose, which of course man can develop but must not betray. Instead of carrying out his role as a collaborator with God in the work of creation, man sets up himself up in place of God and thus ends up provoking a rebellion on the part of nature, which is more tyrannized rather than governed by him” (CA, 37). At this point, one might wonder: for how long? It requires, in fact, an about turn that demands a wide problematization of the thing itself. Therein lies the difficult task of the tenth edition of this Festival.

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Francesca Nodari
Presidente Fondazione Filosofi lungo L'Oglio
Direttore scientifico Festival Filosofi lungo l'Oglio

ODE AL PANE



Pane
con farina
acqua
e fuoco
Lieviti.
spesso e leggero
coricato e rotondo,
ripeti
il ventre
della madre
equinoziale
germinazione
terrestre.
Pane,
che facile
e che profondo sei!
Sul vassoio bianco
della panetteria
si allungano le tue file
come utensili, piatti
o fogli,
e d’improvviso
l’onda
della vita
la congiunzione del germe
e del fuoco,
cresci, cresci
subito
come
cintola, bocca, seni,
colline della terra,
vite,
cresce il calore, ti inonda
la pienezza, il vento
della fecondità,
ed allora
resta immobile il tuo colore d’oro,
e quando furono gravidi
i tuoi piccoli ventri,
la cicatrice bruna
lasciò la sua bruciatura
su tutto il tuo dorato
sistema
di emisferi.
Ora,
intatto,
sei,
azione di uomo,
miracolo ripetuto,
volontà della vita.
Oh, pane di ogni bocca,
non
ti imploreremo,
noi uomini non siamo
mendicanti
di vaghi dei
o di oscuri demoni:
del mare e della terra
faremo pane,
coltiveremo a grano
la terra e i pianeti,
il pane di ogni bocca,
di ogni uomo,
ogni giorno
arriverà perché andammo
a seminarlo
e a produrlo
non per un uomo solo ma
per tutti
il pane, il pane
per tutti i popoli,
e con esso ciò che ha
forma e sapore di pane
divideremo:
la terra,
la bellezza,
l’amore, tutto questo
ha sapore di pane,
forma di pane, germinazione di farina
tutto
nacque per essere diviso,
per essere consegnato,
per essere moltiplicato
[…]
Andremo coronati
di spighe
a conquistare
terra e pane per tutti,
e allora
anche la vita
avrà forma di pane,
sarà semplice e profonda,
innumerevole e pura.

Tutti gli esseri
Avranno diritto
Alla terra e alla vita,
e così sarà il pane di domani,
il pane di ogni bocca,
sacro,
consacrato
perché sarà il prodotto
della più lunga e dura
lotta umana.Pablo Neruda
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