Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, con il Patrocino dell’Assessorato alle Culture, Identità e Autonomie della Regione Lombardia, della Provincia di Brescia nonché degli enti ospitanti prende il via la III edizione di Fare memoria.
Con questo ciclo l’Associazione culturale Filosofi lungo l’Oglio intende confermare il proprio impegno teso a mantenere alta e viva l’attenzione, specialmente nelle nuove generazioni e in generale nella società civile, sull’ineludibilità del fare memoria a partire da quella cesura della storia che si chiama Shoah. Un intendimento questo che diviene un imperativo categorico improcrastinabile e che trova tutta la sua forza e la sua sorprendente attualità nella seconda formulazione del medesimo: «Agisci in modo da trattare l’umanità, tanto nella tua persona come nella persona di ogni altro, sempre anche come un fine e mai unicamente come un mezzo».
E la consapevolezza che l’uomo, come scrisse lo stesso Kant, sia «un legno storto» non può non pungolare le nostre coscienze e farci sentire, in certo senso, obbligati a fare concretamente qualcosa per impedire che ciò che avvenuto possa accadere ancora, tanto più in una temperie culturale come la nostra ove lo straniero non cessa di essere stigmatizzato, le minoranze pagano la loro diversità con il sangue, mentre i venti minacciosi del negazionismo tentano di spingere nell’oblio la memoria della brutalità di cui può macchiarsi l’uomo nella tracotanza del suo egoismo.
Ed è così che dopo la riflessione sul «che cosa è stato?» – che ha caratterizzato la I edizione – e quella sul «perché?» – interrogativo che ha costituito il filo rosso dell’indagine nel 2013 – l’obiettivo della terza edizione lo si può rinvenire nel suo sottotitolo: «tra volti e luoghi». Come dire: in un incedere che non può non farsi nuovamente interrogante, facendo tesoro degli approfondimenti che riteniamo propedeutici al tema in oggetto, si intende concentrare l’attenzione, per un verso, sui luoghi che sono stati teatro di quell’orrore; per l’altro, sui volti che, in ultima analisi, rinviano all’alterità irraggiungibile dell’altro.
È a partire da questa prospettiva che l’Associazione culturale Filosofi lungo l’Oglio – con al suo interno, un Comitato scientifico così costituito: Bernhard Casper, Piero Coda, Salvatore Natoli, Adriano Fabris, Aldo Magris, Maria Rita Parsi, Amos Luzzatto, Ilario Bertoletti – intende proporre un percorso capace di indagare la Shoah da un punto di vista filosofico, storico, teologico, letterario per fare della memoria non una mera cerimonia pubblica, ma un imperativo e una questione che vanno presi, davvero, sul serio.
Come è elemento costitutivo del nostro Festival estivo la rassegna, fedele al binomio luogo-pensiero e al format di un circuito itinerante e, dunque, di una cultura radicata sul territorio, si articolerà in quattro incontri complessivi (tutti ad ingresso libero), distribuiti in diverse località della Provincia di Brescia – nello specifico nei Comuni di: Erbusco, Orzinuovi, Rovato, Palazzolo sull’Oglio – che si terranno dal 28 gennaio al 18 febbraio 2014. La manifestazione si chiuderà il 6 marzo 2014 con la celebrazione della II edizione della Giornata europea dei Giusti.
I relatori saranno, come è consueto, di elevata caratura: da David Meghnagi – ideatore e direttore del Master internazionale di secondo livello in Didattica della Shoah presso l’Ateneo di Roma Tre dove insegna anche Psicologia Clinica, Psicologia dinamica, Psicologia della Religione e Pensiero Ebraico – a Daniel Vogelmann – figlio della Shoah, fondatore della Casa Editrice Giuntina, la cui prima pubblicazione nella collana «Schulim Vogelmann», dedicata alla memoria del padre, reduce da Auschwitz, fu La notte del Premio Nobel Elie Wiesel (testo tradotto dallo stesso Vogelmann). Questi è tra i vincitori del «Premio Cittadino Europeo» per il 2013: un riconoscimento di grande prestigio e significato, attribuito dall’Unione Europea a chi si distingue per l’impegno profuso a favore dell’integrazione e per il dialogo tra diversi popoli e culture.
E ancora da Stefano Levi della Torre – docente alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano, apprezzato ebraista e saggista con la passione per la pittura – a Rav Elia Richetti, Presidente dell’Assemblea Rabbinica Italiana, già rabbino capo della Comunità ebraica di Venezia, discendente del rabbino Ermanno Friedenthal, l’ultima guida spirituale della comunità ebraica di Gorizia prima della Shoah e il primo rabbino della Milano liberata dall’occupazione nazifascista nel 1945.
Martedì 28 gennaio
Teatro comunale, via G. Verdi 55, ERBUSCO (Bs)
ore 20:45
David Meghnagi
L’arte al servizio della vita. I disegni dei bambini di Terezin
Lunedì 3 febbraio
Municipio, Sala del Pianoforte, via Lamarmora 7, ROVATO (Bs)
ore 20:45
Daniel Vogelmann
Testimonianza di un figlio della Shoah
Martedì 11 febbraio
Rocca San Giorgio, P.za Garibaldi, ORZINUOVI (Bs)
ore 20:45
Stefano Levi Della Torre
Il luogo di Dio
Martedì 18 febbraio
Auditorium S. Fedele, P.za Zamara, PALAZZOLO S/Oglio (Bs)
ore 20:45
Rav Elia Richetti
I volti e i luoghi nella memoria
A conclusione di questo percorso, la nostra Associazione in partnership con il Comitato per la Foresta dei Giusti-Gariwo, con il Comune di Brescia e in collaborazione con la Confraternita dei Santi Faustino e Giovita e con la Casa della Memoria celebrerà il 6 marzo 2014, la II edizione della Giornata Europea dei Giusti (approvata il 10 maggio 2012 dal Parlamento Europeo con la Dichiarazione scritta n. 3/2012 recante 388 firme) nel Giardino dei Giusti di Brescia, che si trova nel Parco cittadino denominato Tarello. Un Giardino dei Giusti che si distingue per una sua peculiarità: non solo onorare la memoria di chi si è battuto per la libertà e si è opposto ad ogni forma di totalitarismo, di genocidio e di persecuzione mettendo a rischio o perdendo la propria vita, ma insieme ricordare alcune figure della storia del pensiero che hanno contribuito con le loro idee, con le loro opere, con la loro testimonianza a contrastare la sempre possibile tentazione idolatrica che cova in tutti coloro che opprimono e ledono la dignità umana, in una diuturna usurpazione del posto al sole di Altri.
I nomi dei Giusti, di concerto al nutrito programma della Giornata, saranno comunicati in prossimità dell’evento.