L'Associazione culturale Concerto d’Arte Contemporanea è lieta di invitare la S. V. alla presentazione del libro di Francesca Nodari: Storia di Dolores. Lettera al padre che non ho mai avuto (Pagine Editore, Roma) che si terrà domenica 7 luglio 20.30 presso lo PaRDeS – Laboratorio di Ricerca d’Arte Contemporanea. L’autrice intratterrà un dialogo sul tema “L’Altro nell’arca” con Enrico Gusella. L’incontro è organizzato nell’ambito dell’esposizione d’arte contemporanea “Progetto ARCA”, a cura di Maria Luisa Trevisan, PaRDeS, via Miranese 42 Mirano (Venezia).
Maria Rita Parsi, psicoterapeuta e scrittrice, nel premessa al libro di Francesca Nodari, collega l’essere pensante all’espressione “padre” e delinea il senso totale del padre ed il suo tradimento. «Colei che scrive la lettera al padre, Dolores non solo non ha mai avuto ‘quel’ padre, ma costui non è mai stato padre per lei... “, scrive la Parsi. Nel senso che non è mai stato colui che protegge e nutre come indica la sua radice sanscrita “pa” (“pita”, padre in sanscrito), a cui si collega anche il greco “patèomai” (nutrire). Anzi vi è un incomprensibile e irrazionale rifiuto, “segnale di latente follia, in quanto è reiettivo di qualcosa che è geneticamente legato a sé, senza possibilità di cancellazione”. Il libro offre l’occasione per interrogarci su cosa sia la paternità oggi, dal momento che tra padre e figlio non vi è un legame così carnale come invece si ha con la madre. Il percorso di riconoscimento reciproco è meno immediato, ma comunque “naturale” che porta ad un “rapporto giuridico/affettivo unico e privilegiato”.
La storia è narrata da Francesca Nodari per dire «basta» alla presunzione degli incubi, per giurare che una madre, «intelligente e bella» può sostituirsi ‘in toto’ ad un padre falso, violento e pazzo. Francesca parla con se stessa per narrare l’incubo di un tempo troppo lungo per stare incamerato dentro di sé. Le parole giuste vanificano il male, il verbo redime e Dolores, per cultura e vita, scopre le armi della libertà e del riscatto, per sè e la madre, per quell’umanità indisponibile alla rottura del patto genitore-figlio. Il libro è la condanna in piazza di una violenta irresponsabilità.
“Il concatenarsi dei pensieri in questa requisitoria che, a Dolores serve per depurarsi del veleno iniettatole da Belzebù e dai suoi rifiuti fa affiorare l’importanza del pensiero come superamento del male con cui gli altri possono colpirci. E questo pensiero si nutre delle preziose riflessioni di grandi pensatori e scrittori. E qui la filosofia è la medicina per sopportare quel rifiuto paterno. Su tutti i pensatori, poi, rifulge Emanuel Levinas, il filosofo franco lituano che tanta traccia di sé ha lasciato nel nostro tempo. E’ lui come una face, ad indicare il cammino di liberazione a Dolores; a confortarla con le sue universali verità.
E’ lui suo padre. Una scoperta che sorge limpida come un’alba di primavera».
Prima e dopo l’incontro sarà possibile visitare la mostra in cui espongono gli artisti: Romano Abate, Elisabetta Bacci, Ariela Böhm, Alessandro Cardinale, Wanda Casaril, Anna Caser – Adriano Cecco, Franco Cimitan, Franco Corrocher, Alberto Di Fabio, Stefania Fabrizi, Amedeo Fontana, Roberto Fontanella, Renata Galiazzo & Silvio De Campo, Antonio Giancaterino, Good & Co. (Stephen Levinson - Joel Moss Levinson), Cristina Gori, Bobo Ivancich de la Torriente, Abdallah Khaled, Bruno Lucchi, Sirio Luginbühl,Micol Nacamulli, Barbara Nahmad, Pain Azyme, Aldo Pallaro, Barbara Pelizzon, Giampiero Poggiali Berlinghieri, Tobia Ravà, Sevn, Hana Silberstein, Alberto Sordi, Francesco Stefanini, Marialuisa Tadei, Annamaria Targher, Silvano Tessarollo, Lolita Timofeeva, Federico Vianello e Jacopo Richard, Cesare Vignato, Luigi Viola,Carla Viparelli, Grazia Zattarin.
L’esposizione d’arte contemporanea Progetto Arca. Una scelta per un mondo futuro, a cura di Maria Luisa Trevisan, inaugurata il 26 maggio presso PaRDeS – Laboratorio di Ricerca d’Arte Contemporanea, rimarrà aperta fino al 10 novembre 20013 con pausa estiva dal 15 luglio al 15 settembre. Il tema di questa nuova esposizione, organizzata dall’Associazione Culturale Concerto d’Arte Contemporanea, riguarda l’arca come contenitore reale e metaforico di conoscenza e risulta quanto mai appropriato al momento storico, nonché accostabile a quello della55a Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia dal titolo Il Palazzo Enciclopedico, ideato daMassimiliano Gioni. Gli artisti invitati: Romano Abate, Elisabetta Bacci, Ariela Böhm, Alessandro Cardinale, Wanda Casaril, Anna Caser – Adriano Cecco, Franco Cimitan, Franco Corrocher, Alberto Di Fabio, Stefania Fabrizi, Amedeo Fontana, Roberto Fontanella, Renata Galiazzo & Silvio De Campo, Antonio Giancaterino, Good & Co. (Stephen Levinson - Joel Moss Levinson), Cristina Gori, Bobo Ivancich de la Torriente, Abdallah Khaled, Bruno Lucchi, Sirio Luginbühl, Micol Nacamulli, Barbara Nahmad, Pain Azyme, Aldo Pallaro, Barbara Pelizzon, Giampiero Poggiali Berlinghieri, Tobia Ravà, Sevn, Hana Silberstein, Alberto Sordi, Francesco Stefanini, Marialuisa Tadei, Annamaria Targher, Silvano Tessarollo, Lolita Timofeeva, Federico Vianello e Jacopo Richard, Cesare Vignato, Carla Viparelli, Grazia Zattarin, partecipano all’iniziativa in vari modi e con diversi generi artistici, quali dipinti, sculture, fotografie, installazioni ambientali, dislocate nel parco e nella barchessa.
Ipotizzando un cambiamento epocale, cosa vorremmo portare su una probabile l’arca per una possibile nuova fase storica? Cosa desideriamo salvare di questo mondo? Quali sono le priorità? Consapevoli che stiamo vivendo un momento assai difficile, di crisi sociale e politica, di riassestamento dei valori, discontinuità e cambiamento, ma certi che non può che essere di transizione, a patto che tutti siano costruttivi, collaborativi e soprattutto creativi, chiediamo agli artisti – che hanno sempre saputo interpretare lo spirito dei tempi, talvolta anticipandoli e dando indicazioni per il futuro - cosa metterebbero sull’arca da traghettare nella nuova era.
Lo hanno già fatto in molti, scienziati e non, lanciando – ad esempio - nello spazio l’ Inno alla gioia di Beethoven o seppellendo dentro a capsule oggetti, testi, immagini, messaggi lanciati per il futuro, testimonianze di quanto di meglio raggiunto dalle menti più illuminate di questa nostra vecchia terra per futuri abitatori del pianeta. Per evitare il baratro tutti dovrebbero dare il meglio di sé, innescando un circolo virtuoso per attivare la ripresa che deve essere crescita ed innovazione, che non può prescindere dalla cultura e dall’arte. Da più parti s’invoca la necessità di una “stella polare”, di un “terzo occhio” e di un “nuovo paradigma”, per trovare una “nuova dimensione”. Abbiamo pensato di cercarlo tra gli artisti, perché tutto quel che potrà costruire il futuro pare sia fuori dal perimetro in cui gli occhi della politica (e anche dei tecnocrati) sembrano cercarlo . La mostra si prefigge di ridare all’artista quel ruolo profetico che ha avuto nel passato, e che alcuni si sono attribuiti (artista sciamano, Nabis, ecc), ed in altri casi invece gli è stato riconosciuto, come nel rinascimento quando artisti come Leonardo erano considerati alla stregua dei consiglieri di corte, invitati a sedere accanto al Principe. Nell’Ambito della mostra sono previsti incontri, performances, conferenze, workshop, concerti, ecc. (in fase di programmazione).
Giovedì 4 luglio ore 18.30-10.30 L’Arca della passione . Presentazione del video-film di Sirio Luginbühl e Francesco Mazzucato con la collaborazione tecnico-artistica di Marco Speranza con Elisa De Marchi e Lisa Parolo, girato nella struttura originale e stravagante: Park Arcobaleno di Roberto Marconato.
Giovedì 11 luglio ore 18.30 Arte, salvezza e rivoluzione. Il caso delle “Primavere arabe” . Incontro con Khaled Fouad Allam, Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Trieste. Venerdì 20 settembre ore 18.00 Letture da Irène Némirovsky a cura della Compagnia delle Smirne . Marilè Angelini, Renata Cibin, Ilaria Morelli, Anna Volpato, Claire Julia Wilson.
Realizzazione di Renata Cibin Domenica 22 settembre ore 21 Eros, musica e filosofia . Incontro-evento con Claudio Ambrosini e Anna Maria Corradini.
Domenica 29 settembre ore 17.30 e giovedì 3 ottobre ore 21 Lo sguardo della musica , Claudio Ronco ed Emanuela Vozza (violoncelli.
Sabato 5 ottobre Giornata del Contemporaneo. Ore 21 Gianluigi Cavaliere “Omaggio ad Herbert Pagani e ai poeti cantautori”. Giovedì 10 e 17 ottobre ore 20.30 Parole in Arca . Racconti e poesie da un’idea di Giuseppe Bovo Domenica 13 ottobre ore 21 Roy Doliner Da'at: l'arca della Sapienza In fase di programmazione Alessandra Celletti (pianoforte).
Presentazione libro di Daniela Abravanel sugli animali nella Bibbia. Performance musicale di Miriam Meghnagi. Mirko Salvadori: Reading con musica e immagini (pianoforte). Davide Casali (musica Klezmer, band con clarinetto). Ilary Barnes (pianoforte).
Pubblicazione con testi di Erika Ferretto, Antonio Costanzo, Maria Luisa Trevisan. Organizzazione Concerto d’Arte contemporanea – Associazione culturale, in collaborazione con Francesca Giubilei, Antonio Costanzo, Anna Maria Corradini, Giorgia Fortunati, Valentina Mazzonetto, Sara Raquel Mason Patrocini: Comune di Mirano e La Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia Brindisi gentilmente offerto da Castello di Roncade (TV) Orario da mercoledì a domenica 15-19 su appuntamento