«Siamo ormai giunti– ha dichiarato il Direttore scientifico, Francesca Nodari – al giro di boa finale di questa settima edizione del Festival. Oltre 40 giorni animati dai maggiori pensatori contemporanei, ciascuno in grado di affrontare il tema in oggetto – la dignità – da un particolare punto di vista, indagandone la complessità, portando a datità le nuances, facendo emergere l’ambiguità sempre possibile. Di qui le strette connessioni e i rinvii a categorie chiave quali identità, dualità umana, libertà, vulnerabilità, alterità, rispetto, responsabilità, prossimità, nobiltà, singolarità, universalità, pluralità. Una declinazione della dignità, dunque, in chiave ecologica, teologica, teoretica, antropologica, psicanalitica, mistica, bioetica – per citare solo alcune interpretazioni – capace di fornire piste di riflessione molteplici e feconde. Indagini queste che necessitano del tempo della «ruminatio» e della meditazione, della fatica del pensiero. Una fatica che ancor più in questa settima edizione si conferma come un’esigenza e insieme un bisogno per le centinaia di persone che, da ogni dove, e in ciascuno dei luoghi che hanno ospitato la kermesse, sono accorse per ascoltare e dia-logare con il Maestro. Riandando con la memoria ai momenti trascorsi insieme e facendo nostre le mirabili parole di Kant si potrebbe dire che: “il pensiero è un parlare, e questo un udire”.
Nel congedarci – ha concluso Francesca Nodari – vorremmo rinnovare tutta la nostra gratitudine agli illustri relatori che hanno accettato il nostro invito, ai comuni e alle fondazioni ospitanti, agli sponsor che hanno creduto in questo Simposio di Pensiero e di Parole, agli organi di stampa, alle emittenti televisive e radiofoniche che non hanno mai fatto mancare il loro supporto, a tutti i nostri collaboratori che hanno impiegato il loro tempo e le loro energie per la buona riuscita della manifestazione e, naturalmente, ai nostri spettatori sensibili che si sono incamminati con entusiasmo e con tenacia in questo straordinario viaggio filo-rivierasco.
In tal senso, ovvero per il fatto di ringraziare per il dono, possiamo dirci felici esaudendo, se così si può dire, l’insuperabile monito heideggeriano: “Imparate a ringraziare, poi potrete pensare”».
CHI È PIERO CODA
Già Presidente dell’Associazione Teologica Italiana, Piero Coda è ordinario di Teologia sistematica presso la Pontificia Università Lateranense di Roma e Preside dell’Istituto universitario «Sophia» di Loppiano (FI). Attento alle ragioni del dialogo interreligioso, ha dedicato numerosi studi sia alla questione dell’agape come concetto comunitario ed ecclesiologico, sia al rapporto tra dottrina teologica della comunione e discorso delle scienze umane. Piero Coda è dal 2000 Direttore dell'Istituto Superiore di Cultura «Sophia» del Movimento dei Focolari;dal 2003 è membro del Comitato scientifico della Cattedra "Gloria Crucis" presso la Pontificia Università Lateranense; dal 2004 è membro del Comitato scientifico per il progetto STOQ (Science, Theology and the Ontological Question). Dal 2005 è membro del Comitato di Coordinamento per la Commissione Mista Internazionale per il Dialogo Teologico tra la Chiesa Cattolica e la Chiesa Ortodossa nel suo insieme; del Comitato di Direzione delle riviste: «PATH» della Pontificia Accademia di Teologia, «Lateranum» della Facoltà di Teologia dell'Università Lateranense, «Filosofia e Teologia», «Nuova Umanità» e «La Sapienza della Croce»; nonché membro del comitato scientifico delle riviste «Dialoghi», «Teologia» (Madrid), «Rivista Teologica di Lugano» (Lugano), «Soter» (della Facoltà Teologica dell'Università Vytautas Magnus a Kaunas, Lituania), «Il Pensiero. Rivista di filosofia» (Napoli). È altresì membro del Consiglio scientifico dell'Associazione Centro Studi Piero Rossano; del Consiglio Scientifico dell'Istituto «Veritatis Splendor» della Diocesi di Bologna e del Centro Studi e della Scuola Abbà del Movimento dei Focolari.
Piero Coda dirige le collane: «Teologia», «Contributi di Teologia» e «Universitas» presso Città Nuova; «Scrittori di Dio» (con E. Guerriero) presso la San Paolo; «Koinonia» (con A. Giordano) presso Pazzini; «Saggi di Cristologia» (con C. Pagazzi e A. Cozzi) presso Cittadella Editrice.
Tra le sue opere: Evento pasquale. Trinità e storia, Città Nuova, Roma 1984; Sergej Bulgakov, Morcelliana, Brescia 2003; Il Logos e il nulla, Città Nuova, Roma 2003; La questione ontologica tra scienza e fede, Lateran University, Roma 2004; Teo-logia. La parola di Dio nelle parole dell’uomo, Lateran University, Roma 2005; Dio-Trinità. Tra filosofi e teologi (con M. Donà) Bompiani, Milano 2007; Dio che dice amore. Lezioni di teologia, Città Nuova, Roma 2007; Sul luogo della Trinità. Rileggendo il «De Trinitate» di Agostino Città Nuova, Roma 2008; Dov'è la famiglia? Un approfondimento tra teologia e filosofia (con E. Severino) San Paolo, Cinisello Balsamo, 2008; Dio Uno e Trino. Rivelazione, esperienza e teologia del Dio dei cristiani, San Paolo, Cinisello Balsamo 2009; Quando a soffrire è il figlio dell’uomo, Edizioni Camilliane, Roma 2009; Dio crede in te. Perché vale la pena di prenderlo sul serio (con S. Gaeta), Rizzoli, Milano 2009; Ontosofia. J. Maritain in ascolto dell’essere, Mimesis, Milano 2009; Io sono il Signore Dio tuo (con M. Cacciari) Il Mulino, Bologna 2010; L’anima e la mente. Un tema a due voci (con E. Smeraldi), Editrice San Raffaele, Milano 2010; Dalla Trinità. L’avvento di Dio tra storia e profezia, Città Nuova, Roma 2012; Teologia in Gesù (con V. Di Pilato), Città Nuova, Roma 2012.
Domenica, 22 Luglio 2012 15:50
DIGNITÀ UMANA E LIBERTÀ RELIGIOSA. PIERO CODA CHIUDE LA SETTIMA EDIZIONE DEL FESTIVAL FILOSOFI LUNGO L’OGLIO
Scritto daUltimo appuntamento per la settima edizione del Festival Filosofi lungo l’Oglio.
Lunedì 23 luglio, alle ore 21.15, presso la Chiesa S. Maria delle Grazie, in via F. Galantino a Soncino (Cr), è atteso Piero Coda – ordinario di Teologia sistematica presso la Pontificia Università Lateranense di Roma e Preside dell’Istituto universitario Sophia di Loppiano (Fi) – che terrà una lectio magistralis dal titolo Dignità umana e libertà religiosa. La lezione del Concilio Vaticano II.
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