Mentre è atteso questa sera, alle ore 21.15, presso l’Auditorium San Barnaba, in c.so Magenta 44/A a Brescia, l’intervento di Remo Bodei, professore di Filosofia presso la University of California (Los Angeles), su Il prezzo della dignità, è partito il conto alla rovescia per una quattro giorni che vedrà Bernhard Casper, tra i maggiori filosofi della religione viventi, protagonista assoluto. Sabato 7 luglio, a partire dalle ore 21.15, presso il Teatro Micheletti, in via Vittorio Emanuele II a Travagliato (Bs), il grande filosofo tedesco terrà una lectio magistralis dal titolo: Dignità e responsabilità. Una riflessione fenomenologica.
L’apertura della serata avverrà all’insegna della solennità con la consegna a Bernhard Casper della pergamena di cittadino onorario di Travagliato da parte del Sindaco, avv. Dante Daniele Buizza, che ha dichiarato: «con tale onorificenza, il cui conferimento è stato deliberato, all’unanimità, dal Consiglio Comunale di Travagliato lo scorso 2 luglio, intendiamo esprimere l’ammirazione e l’onore per una figura di grande prestigio e valore e insieme riconoscere il lavoro e la fatica di una vita dedita all’elaborazione di un pensiero alto e umano».
Il giorno successivo, domenica 8 luglio, alle ore 18, presso la sala Franciacorta dell’Hotel Iseolago, in via Colombera 2/C a Iseo, proprio Bernhard Casper sarà proclamato vincitore della prima edizione del Premio internazionale di Filosofia/Filosofi lungo l’Oglio. Un libro per il presente con il volume: Das Dialogische Denken. Franz Rosenzweig, Ferdinand Ebner und Martin Buber(Alber 1967; 2002);tr. it. Il pensiero dialogico.Franz Rosenzweig, Ferdinand Ebner e Martin Buber (Morcelliana 2009).
Alla cerimonia sarà presente l’intera commissione giudicatrice presieduta dal Prof. Adriano Fabris – ordinario di Filosofia morale all’Università di Pisa – e composta dai Professori: Ilario Bertoletti – direttore editoriale Morcelliana e Scuola, Azzolino Chiappini – Magnifico Rettore della Facoltà di Teologia di Lugano, Amos Luzzatto – Presidente emerito dell’UCEI nonché Presidente della Comunità Ebraica di Venezia, Aldo Magris – ordinario di Filosofia della religione all’Università di Trieste, Salvatore Natoli – ordinario di Filosofia teoretica all’Università Milano-Bicocca, Francesca Nodari – direttore scientifico del Festival Filosofi lungo l’Oglio e Segretario del Premio, Maria Rita Parsi – psicoterapeuta e Presidente della Fondazione Movimento Bambino.
Come recita l’articolo 1 dello Statuto, la prestigiosa benemerenza è assegnata «all’opera di uno studioso che abbia elaborato, attraverso il suo pensiero, idee capaci di fornire agili strumenti per abitare la nostra contemporaneità». Un’opera, dunque, che sia «in grado di segnare non soltanto la recente storia della filosofia e, più in generale, del pensiero, ma soprattutto la realtà effettuale in cui ogni uomo si trova a vivere nel qui e ora dei nostri giorni».
Nel commentare il voto unanime dei membri della Commissione giudicatrice, il Presidente di Giuria, Adriano Fabris, ha dichiarato: «Bernhard Casper è una personalità di eccellenza della tradizione filosofica europea. Ha studiato con Heidegger ed è stato amico di Levinas. Il suo pensiero,fortemente ispirato alla riflessione ebraico-cristiana, riprende come suo tema centrale la possibilità del dialogo. Ed oggi un tale richiamo è indispensabile sia nei rapporti tra le religioni, sia all’interno delle nostre società».
Francesca Nodari, direttore scientifico del Festival, ha aggiunto:«È con grande entusiasmo che ci apprestiamo a vivere questi giorni carichi di emozione e di senso. Giorni, nel corso dei quali, Bernhard Casper ci offrirà il dono della sua presenza e della sua parola. Colse nel segno Emmanuel Levinas quando, dedicandogli uno dei suoi ultimi saggi, Nell’ora delle nazioni, lo definì “amico dal cuore grande e dall’alto pensiero”. Ad essere premiato – conclude Nodari – non è solo il pensatore, il filosofo Casper, ma insieme l’uomo, il Maestro. Di qui il nostro essere felici, la cui “intenzionalità – per usare le parole dello stesso Casper – è determinata in tutto e per tutto da quella di un ringraziare: nel vero “sono felice”, il ricevere passivo del dono e l’attivo realizzarsi nella gratitudine coincidono».
E sempre a Bernhard Casper – che offre l’ennesima testimonianza della grande dedizione da sempre riservata allo studio, alla trasmissione feconda del sapere e all’insegnamento – è affidata la direzione del Seminario di Alta Formazione: La dignità a partire da Simone Weil, rivolto a una decina di giovani studiosi meritevoli, che si terrà nelle giornate di lunedì 9 luglio e martedì 10 luglio presso la Sala Torbiere dell’Hotel Iseolago.
CHI È BERNHARD CASPER
Nato a Trier nel 1931, Bernhard Casper si è abilitato nel 1967. Allievo di Bernhard Welte – del quale ha curato la Gesammelte Schriftenper l’editore Herder (l’edizione è divisa in 5 sezioni, per complessivi 15 tomi) – Casper è professore emerito di Filosofia della religione all’Università Freiburg im Breisgau. La sua ricerca, che va dal pensiero dialogico al plesso linguaggio e tempo si impernia su due linee metodiche costanti e dialetticamente articolate: quella fenomeno-logico-ermeneutica (Martin Heidegger) e quella del «nuovo pensiero» (Franz Rosenzweig).
Per Casper l’oggetto della filosofia della religione consiste fondamentalmente nell’evento della preghiera come «atto estremo di un essere umano razionale che si temporalizza». Questo oggetto presuppone la fede e Casper non nasconde il suo legame con il cristianesimo, intendendo il pensare filosofico strettamente congiunto con la teologia per la comune dimensione ermeneutica. Inoltre la preghiera rappresenta un evento universalmente comprensivo, non dandosi religione senza preghiera. La preghiera qui è intesa come evento, la cui analisi rivela lo stretto legame con il linguaggio, mettendo in evidenza una peculiare relazione con l’Altro. Qui va precisato il concetto di Ereignis (evento), la cui differenza da quello di Erlebnis (vissuto) è così delineata: «Mentre il «vissuto» può rimanere nell’ambito di ciò che è meramente interiore, del meramente soggettivo e privato, nel senso di «evento» l’accento è posto sul fatto che nell’evento l’uomo, che fa esperienza e comprende, viene strappato a sé e trascinato verso qualcosa che gli è estraneo e altro».
Dall’analisi della preghiera sia del singolo che della comunità e della festa, emergono temi tipici quali: l’attenzione, la temporalizzazione dell’uomo, la formazione del linguaggio, la corporeità, la quotidianità. Temi che trovano il loro fondamento nella storicità del pensiero, in una determinata esperienza religiosa, sulla quale Casper radica la possibilità di una Theologia philosophica.
Conosciuto dal pubblico italiano per numerosi saggi, frutto in particolare della sua partecipazione ai Colloqui Castelli di Roma e per le numerose conferenze tenute in molti atenei nazionali, Casper si è imposto nel dibattito filosofico contemporaneo proprio per la sua impostazione teoretica innovativa: «la quale, pur proseguendo la linea della tradizione ermeneutica – scrive Adriano Fabris nella premessa a Essere ed evento –, va al di là di essa e si confronta in maniera originale con il pensiero ebraico del Novecento. A Casper – continua Fabris – dobbiamo l’impulso decisivo che ha portato all’edizione delle opere di Franz Rosenzweig, il pensatore ebreo-tedesco che ha elaborato un neues Denken, un pensiero che risulta attraversato in maniera concreta dall’esperienza e dal linguaggio. A Casper dobbiamo inoltre la riscoperta nel nostro tempo di Ferdinand Ebner, il maestro austriaco pensatore del dialogo. E sempre a Casper la cultura tedesca deve l’introduzione nel dibattito filosofico post-heideggeriano, degli stimoli decisivi legati alla riflessione di Emmanuel Levinas – fondamentale il suo Angesichts des Anderen. Emmanuel Levinas. Elemente seines Denkens, Ferdinand Schöningh, Paderborn-München-Wien-Zürich 2009 (n.d.r.) – e di altri pensatori della fenomenologia religiosa francese contemporanea».
Insignito del Dottorato honoris causa presso l’Institute Catholique di Parigi, Casper ha pubblicato in italiano le seguenti opere: Ermeneutica e teologia, Morcelliana, Brescia 1974; Evento e preghiera. Per una ermeneutica dell’accadimento religioso, CEDAM, Padova 2003; Per una fondazione della teologia filosofica nell’evento, in «Humanitas» 3(2004); Passività e trascendenza nel pensiero di Emmanuel Levinas, in Etica, Religione e Storia. Studi in memoria di Giovanni Moretto, a cura di D. Venturelli, R. Celada Ballanti, G. Cunico, il nuovo melangolo, Genova 2007, pp. 209-213; Rosenzweig e Heidegger; L’esistenziale della tentatio, in Heidegger e San Paolo, a cura di A. Molinaro, Urbaniana University Press, Roma 2008, pp. 31-55; Essere ed evento, Morcelliana, Brescia 2008; L’uomo disorientato e la ricerca della sua vera libertà, in F. Nodari (a cura di), Vizi e virtù, La Compagnia della Stampa Massetti-Rodella Editori, Roccafranca (Bs) 2008, pp. 71-94; Il pensiero dialogico. Franz Rosenzweig, Ferdinand Ebner e Martin Buber, Morcelliana, Brescia 2009; Sul senso del nostro corpo, in F. Nodari (a cura di), Corpo, La Compagnia della Stampa Massetti-Rodella Editori, Roccafranca (Bs) 2010, pp. 23-46; La felicità, il dono e la fede, «Granelli», Massetti Rodella Editori, Roccafranca (Bs) 2011 e in F. Nodari (a cura di), Felicità, «Filosofi lungo l’Oglio», pp. 151-174, Massetti Rodella Editori, Roccafranca (Bs) 2011.
Pubblicato in
Comunicati Stampa
Etichettato sotto