Un tema che apre a una ricca serie di significati dai quali potranno nascere e fiorire molteplici approfondimenti, tra cui le implicazioni etiche che attengono la sfera dell’agire. Grazie alla sua polisemia e al suo impiego in molti campi del sapere e dell'agire il tema del Generare si presta in maniera eccellente a una ricognizione da parte di menti filosofiche per un pubblico amante della filosofia.
Il tema richiama anche le “generazioni” di cui Remo Bodei ha scritto un'interessante analisi. Non a caso muove la sua analisi a partire dalla triplice partizione della vita umana in giovinezza, maturità e vecchiaia. Questa tripartizione, «estesa metaforicamente anche al ciclo vitale delle nazioni e delle civiltà», è per Bodei «pietra di paragone per confrontare preliminarmente i mutamenti avvenuti nella nostra attuale scansione delle età della vita». Con l’allungarsi della vita media, da un lato, cresce il numero delle generazioni all’interno di ogni famiglia, ma, dall’altro lato, diminuisce il numero degli appartenenti alla generazione successiva. Generare è anche “nascere e venire al mondo”, ma anche nella sua accezione figurata, “generare idee, concetti”.
Fare un focus oggi sul generare significa, altresì, riflettere sulla forte denatalità che si registra in molte aree del mondo e che, di concerto all’impoverimento diffuso, ha messo in questione il ruolo della famiglia concepita in modo classico. Di nuovo filosofia e attualità si prefiggono di andare per mano lungo il fiume Oglio.