La serata è organizzata dall’Associazione culturale Filosofi lungo l’Oglio in collaborazione con la Fondazione Cogeme onlus. Ungherese, classe 1932, Laszlo da circa vent’anni risiede in Toscana ed è stato insignito di varie lauree honoris causa consegnategli dai più prestigiosi atenei. Autore di una bibliografia sterminata (circa una settantina di libri), nonchè eccellente pianista, è stato candidato al Nobel per la pace nel 2004, è uno dei fondatori del Club di Budapest con lo scopo di diffondere una nuova etica per un mondo sostenibile, ha insegnato in diverse università negli Stati Uniti, in Europa, in Estremo Oriente.

Per Laszlo il futuro dell’uomo è a rischio, ma esiste una uscita di sicurezza: «Su questo pianeta - sostiene - c’è ricchezza e possiamo convivere anche in sette miliardi. Dipende da quello che l’uomo vuole fare. La tecnologia legata alle vecchie fonti di energia non ci dà prospettive, ma la tecnologia non va demonizzata, deve solo servire l’uomo e non viceversa». Ervin Laszlo dialogherà con Francesca Nodari, filosofa e direttore scientifico del Festival Filosofi lungo l’Oglio. Introdurrà l’incontro il presidente della Fondazione Cogeme Onlus, Giovanni Frassi.