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Le questioni bioetiche «non possono essere privatizzate». Non è possibile affidarne la risoluzione al sentire individuale, perché sono problemi «alla base del contratto sociale». Bisogna dunque impegnarsi per una «bioetica condivisa»,un cammino difficile ma possibile.

Pubblicato in Rassegna stampa

Dopo la stimolante lectio magistralis di Salvatore Natoli volta a mostrare la circolarità tra rispetto e dignità – se per un verso la dignità merita rispetto, per l’altro il rispetto riconosce ciò che è degno – in un corpo a corpo con Kant e con I sommersi e i salvati di Primo Levi, c’è attesa per gli ultimi due appuntamenti del Festival.
Venerdì 20 luglio, alle ore 21.15, nella suggestiva cornice di Villa Feltrinelli a Gerolanuova di Pompiano (Bs) [in caso di pioggia presso l’Auditorium comunale in via Ortaglia 5] Stefano Semplici – ordinario di Etica sociale all’Università «Tor Vergata» di Roma e Presidente della Comitato Internazionale di Bioetica dell’Unesco – terrà una lectio dal titolo: È possibile una bioetica condivisa?

Pubblicato in Comunicati Stampa
Lunedì, 21 Maggio 2012 04:43

Stefano Semplici

Nato ad Arezzo nel 1961, Stefano Semplici è dal 2006 professore ordinario di Etica sociale all’Università di Roma «Tor Vergata», dove è entrato nel 1986 dopo la laurea e il perfezionamento presso la Facoltà di Lettere e quella di Magistero dell’Università «La Sapienza», sotto la guida rispettivamente di Marco Maria Olivetti e Valerio Verra.
La sua attività di ricerca si è articolata su due fondamentali direttrici: l’interesse per la filosofia contemporanea (il nichilismo, la ripresa dell’istanza trascendentale “a valle” del linguistic turn, il “nuovo pensiero”) e quello per la filosofia “classica” tedesca e la vicenda storico-culturale nella quale nasce e si consolida la “filosofia della religione” (l’illuminismo, Kant, Hegel). Negli ultimi anni, parallelamente ai nuovi impegni didattici, è cresciuta l’attenzione per le tematiche connesse all’etica pubblica e “applicata”, con particolare riferimento alla bioetica, ai processi di comunicazione interculturale e all’«etica degli affari».

È Presidente del Comitato Internazionale di Bioetica dell’Unesco e direttore della rivista «Archivio di filosofia». Fa parte della «Internationale Hegel-Vereinigung», della Direzione scientifica della Collana di Filosofia morale e del Comitato scientifico dell’Annuario di Etica editi da Vita e Pensiero e del Comitato scientifico della Fondazione «Nova Spes». È direttore editoriale della Collana di Studi e Ricerche «Dario Mazzi» (il Mulino) e direttore scientifico del Collegio universitario «Lamaro-Pozzani» della Federazione nazionale dei Cavalieri del lavoro.

Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: Un filosofo “all’ombra del nichilismo”.W. Weischedel, Armando, Roma1984; Socrate e Gesù. Hegel dall’ideale della grecità al problema dell’Uomo-Dio, CEDAM, Padova 1987; Dalla teodicea al male radicale. Kant e la dottrina illuminista della “giustizia di Dio”, CEDAM, Padova 1990; La logica e il tempo. Il «Nuovo pensiero» e Hegel, Marietti, Genova 1992; Il soggetto dell’ironia, Padova, CEDAM, 2002; Bioetica. Le domande, i conflitti, le leggi, Morcelliana, Brescia 2007; Undici tesi di bioetica, Morcelliana, Brescia 2009; Invito alla bioetica, La Scuola, Brescia 2011; Bioetica. La dignità che divide, in Dignità, a cura di F. Nodari, Massetti Rodella Editori, Roccafranca (Bs) 2012, pp. 329-345; I diritti umani. Un baluardo della diversità o il diritto del più forte?, intr. e cura di F. Nodari, Massetti Rodella, Roccafranca 2013; Italia no, Italia forse. Perché i talenti fuggono e qualche volta ritornano, La Scuola, Brescia 2014. Ha al suo attivo numerosi articoli, saggi e curatele.

Pubblicato in I FILOSOFI
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