Desideriamo esprimere la nostra profonda gratitudine a coloro che ci hanno sostenuti in questo percorso. Un ringraziamento particolare va a Stefano Zamagni, uno degli economisti più rilevanti del nostro tempo, per la sua preziosa prefazione e il costante incoraggiamento fornito nel corso degli anni.

Un sentito ringraziamento è rivolto al nostro compagno di viaggio, Paolo Zanoni, per l'impegno scrupoloso nel redigere questo documento storico.

La nostra più profonda gratitudine va anche alle istituzioni che ci hanno sostenuto, in particolare a S.E. Maria Rosaria Laganà, Prefetto di Brescia, Gianpietro Maffoni, Senatore della Repubblica e Sindaco di Orzinuovi, nonché all'Assessore Carlo Lombardi; Laura Bonfiglio, Sindaco di Villachiara, Gianandrea Telò, Sindaco di Lograto, e a tutti gli altri Sindaci e Assessori delle municipalità amiche al Festival. Un caro grazie a Francesca Caruso, Assessore alla Cultura di Regione Lombardia.

Infine, estendiamo il nostro ringraziamento a tutte le numerose autorità civili, militari e religiose presenti in sala.

Un plauso speciale va a Massimo Tedeschi, scrittore e giornalista, che ha svolto il ruolo di moderatore con intelligenza e sensibilità, guidando la narrazione di questa straordinaria storia.

Grazie ai nostri investitori, perché senza il loro supporto non potremmo continuare la nostra missione: BCCBrescia, Gruppo Gatti, Fondazione Cariplo, Fondazione della Comunità Bresciana, Fondazione Cogeme ETS, Cogeme spa, IME, Teclumen srl, Fondazione LGH, Consorzio Franciacorta.

Negli anni, abbiamo affrontato sfide e sperimentato gioie infinite, vittorie che sono il frutto di un lavoro di squadra, del sostegno di chi ha creduto in noi e di chi ha investito nel potere e nella bellezza del fare cultura. I momenti indelebili, impressi nei nostri occhi e nei nostri cuori, includono le telefonate di ringraziamento dei sindaci, i sorrisi delle persone, gli applausi e i numerosi commenti di solidarietà.

«La storia della “grande nave”, ovvero della cascina Vittorie va di pari passo con il realizzarsi di un sogno: la trasformazione di un’ex stalla dei cavalli nella sede della Fondazione Filosofi lungo l’Oglio, che da oltre 18 anni promuove il Festival omonimo, consapevole di quel dovere di restituzione nei confronti delle terre che ci hanno sempre nutrito. Ora, questi "dulcia arva", sempre pronti a rammentarci la fatica che serve per guadagnarsi il pane, costituiscono la quinta ideale in cui coltivare e praticare la filosofia».