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Francesca Nodari - Desiderio e avvenire

Francesca Nodari

Lunedi 24 giugno vi aspettiamo alle 21:00 a Ostiano nel Castello di Gonzaga (in caso di maltempo: Teatro comunale all'interno del castello) per la Lectio di Francesca Nodari - Desiderio e avvenire. Durante la serata saranno esposte le opere degli artisti dell'Accademia Santa Giulia candidati al contest artistico Desiderare - 2024.

Quando si parla del desiderio, è d’obbligo distinguerne la sua natura da quella del bisogno. Nel corso dell’intervento si cercherà di  fare chiarezza su queste due nozioni che mettono capo, da un lato, al godimento del soggetto che si trova in una condizione semel paradisiaca, benché tutto preso da un brivido egoista che ne segna la solitudine e dall’altro al desiderio in cui, potremmo dire, si scorge il motore della temporalizzazione dell’‘io sono’ di carne e di sangue che, riconosce nella centralità dell’amore – intesa non tanto come fusione dei due ma come dualità –  il «mistero d’altri», l’«evento stesso dell’avvenire», che è il fondo di eros. Per potersi «disingombrare» da sé, l’io sono è chiamato a decidersi-di-iniziare-qualcosa-con-se-stesso rinvenendo nel desiderio quel succedersi di sempre nuove «fami» che mai potranno essere saziate poiché Altri è proprio colui che mi convoca e mi invoca e sfugge sempre alla mia presa. Il desiderio è quel «prurito temporale» che fa segno all’asimmetria che v’è tra il Moi e l’Altro e in cui l’‘io sono’, nello «scollamento della sua volontà» si fa carico della responsabilità per altri usque ad mortem. Non si perviene, forse, ad una doppia significazione del désir: da un lato, l’esplicazione stessa del suo intendimento etimologico: un «rimpianto» di cui conservo il ricordo: «un movimento verso un profondo allora – “allora” non ancora abbastanza – mai coglibile – ma “un allora” insegnato», dall’altro l’evenire stesso del desiderium come fecondità non biologica dell’‘io sono’ incarnato sullo sfondo di una dialettica della salvezza? Del resto che cos’è la carezza se non un modo d’essere del soggetto, «forma concreta» della «speranza per il presente», «significato corporale del tempo»? «La carezza è l’attesa di questo avvenire puro. Essa è fatta di questa fame crescente, di promesse sempre più ricche, che dischiudono prospettive nuove sull’inafferrabile. Essa si alimenta di una fame che rinasce all’infinito».

Contest Accademia Santa Giulia
A partire dalla XVI edizione, si è dato il via ad un originale contest artistico che scaturisce dal sodalizio tra la Fondazione Filosofi lungo l’Oglio e l’Accademia S. Giulia di Brescia con l’obiettivo di unire l’amore per la filosofia e la passione per l’arte. Un bando di concorso pensato per stimolare la creatività di giovani artisti e che premia l’opera che meglio sappia interpretare il tema del Festival. Il bando è rivolto agli studenti frequentanti l’Accademia di Belle Arti di Brescia Santa Giulia, a coloro che si sono diplomati, nonché ai docenti. La selezione dei giovani artisti è riservata alla giuria – costituita da membri nominati dalle due realtà in collaborazione – che dapprima sceglie tra le candidature pervenute una cinquina di opere, in seguito ne stila la classifica e, infine, decreta il vincitore del Premio la cui dotazione è di 1.000 euro ed è messa a disposizione dalla Fondazione Filosofi lungo l’Oglio. Recentemente è stata introdotta la menzione speciale di una delle opere in concorso decretata dal voto del pubblico.

FRANCESCA NODARI

Filosofa levinasiana, allieva del grande pensatore tedesco Bernhard Casper, si è laureata in Filosofia all’Università degli Studi di Parma e specializzata in Filosofia e linguaggi della modernità nell’Ateneo di Trento. Ha conseguito, sotto la guida del Prof. Bernhard Casper (Università di Freiburg i. B.), il Dottorato di ricerca in Filosofia presso l’Università degli Studi di Trieste e collaborato con la facoltà di Filosofia dell’Università Milano-Bicocca. Nel 2014 ha conseguito l’abilitazione nazionale di seconda fascia nel settore di Filosofia morale. Si occupa, collocandosi nel solco tracciato dal suo Maestro – il cui pensiero si impernia su due linee metodiche costanti: quella fenomenologico-ermeneutica (Heidegger) e quella del nuovo pensiero (Rosenzweig) – di questioni che ruotano attorno allo statuto della soggettività e dell’alterità cercando di farne emergere, grazie agli stimoli legati in particolare al pensiero di Levinas, la dimensione incarnata, temporale e finita. È Presidente della Fondazione Filosofi lungo l’Oglio e Direttore scientifico dell’omonimo Festival. Ha ideato e curato la rassegna: Fare memoria. Sua è l’intuizione di dare vita, in partnership con Gariwo e in collaborazione con i rispettivi Comuni, ai Giardini dei Giusti di Brescia (2013), di Orzinuovi (2015), di Barbariga (2019) e di Lograto (2022). Tra i suoi libri: Il male radicale tra Kant e Levinas, Giuntina 2008; Il pensiero incarnato in Emmanuel Levinas, Morcelliana 2011; Il bisogno dell’Altro e la fecondità del Maestro. Una questione morale, Giuntina 2013; Storia di Dolores. Lettera al padre che non ho mai avuto, Mimesis 2016; Temporalità e umanità. La diacronia in Emmanuel Levinas, Giuntina 2017; Donne e Shoah (con A. Foa), Mimesis 2021; Le Vittorie: tra agricoltura e filosofia, (con P. Zanoni), Mimesis 2023. Sua è la nuova edizione critica a Il Tempo e l’Altro di Emmanuel Levinas con un’accurata postfazione: Dalla solitudine all’istante, Mimesis 2022. Inoltre, ha contribuito alla stesura della sceneggiatura, con C. Uberti e F. R. Massaro, del film: Bocche inutili (2022). Tra gli altri, sua è la cura e la postfazione di: M. Augé, Condividere la condizione umana. Un vademecum per il nostro presente, Mimesis 2019. Tra gli ultimi lavori ricordiamo: la cura e la postfazione di S. Natoli, Perseveranza. Laboratorio proprio della speranza, postfazione L’apparente inattualità della perseveranza, Mimesis 2024; di C. Chalier, Partire, Rinnovare, Sperare, postfazione Per un’audacia diacronica, Mimesis 2024; di J.-L. Nancy, Pane nostro quotidiano, postfazione Pane, boccalità, oralità, Mimesis 2024. Dirige, presso Mimesis, le collane «Chicchidoro» e «Tempo della memoria». Collabora con numerose riviste e La Domenica de «Il Sole 24 Ore». È tra le vincitrici del «Premio Donne Leader 2012», conferitole dall’Associazione internazionale EWMD e, nel 2015, del «Premio Donne che ce l’hanno fatta». Nel 2019, è stata insignita dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine Al Merito della Repubblica Italiana. Recentemente, è stata nominata tra le 100 Esperte della sezione di Filosofia del progetto «100 donne contro gli stereotipi».

Caratteristiche dell'evento

Inizio evento Lunedì 24 Giugno 2024 | 21:00
In caso di maltempo Teatro comunale
Info Evento libero e gratuito, senza necessità di prenotazione.
Luogo OSTIANO - Castello Gonzaga

Le Video lezioni

Sul nostro canale youtube puoi trovare tutte le video lezioni del nostro Festival di Filosofia.