Andrea Tagliapietra - Il desiderio allo specchio. Desiderare di desiderare
Giovedi 13 giugno vi aspettiamo alle 21:00 a Collebeato nel Cortile di Palazzo Martinengo, in via Martinengo 8 (in caso di maltempo: Chiesa della Conversione di S.Paolo, via Borghini 1), per la Lectio di Andrea Tagliapietra - Il desiderio allo specchio. Desiderare di desiderare
Il desiderio si ritaglia uno spazio ai bordi del pensiero che noi non riusciamo mai a guardare direttamente e uno statuto di oggetto del nostro sapere che a questo, tuttavia, continuamente si sottrae e sfugge. Cosa rimane del desiderio al di là dei discorsi che ovunque e in modi diversi ne compongono la trama? Non è, forse, il desiderio il simbolo per eccellenza, l’atto discorsivo che configura e concatena i comportamenti umani e gli eventi, il testo, il gioco di segni che collega, nella forma complessa di un racconto, il desiderante con il desiderato? Ma dell’altro, in realtà, cosa si vuole veramente? Forse nel desiderio allo specchio, non si vuole soltanto ciò che l’altro vuole e infine il suo stesso volere, ma si vuole essere quel che l’altro vuole, ossia si desidera non solo di essere il desiderante, ma di essere anche e finalmente desiderato. Ecco che se il desiderare può essere voluto, se il suo gesto può farsi violenza per prendere, afferrare e conquistare, l’esser desiderati espone alla volontà e all’arbitrio dell’altro, alla necessità del riconoscimento. Ma anche al segreto, alla forza del pudore che si mantiene nell’ombra, non rivelando il proprio desiderio, ma neanche negandolo, e, quindi, sospendendo in qualche modo il desiderio dell’altro al silenzio del proprio. Nella sua semplicità, il disio, l’altra parola del desiderio che ci offre la ricchezza della lingua italiana, direttamente dalle pagine della Commedia dantesca (Inf. V,82), ci descrive non un fare, ma un non fare, non un agire, ma uno stare. Il desiderio qui inteso non si muove, ma sta fermo: non è né smania di possesso, né determinata focalizzazione verso un oggetto. Nella calda pienezza del meriggio mediterraneo, con il sole allo zenith, è questa l’ora del desiderio panico, che, come il cane disteso nella veranda, si appaga, vita nella vita, della magnifica e metamorfica esuberanza del tutto. Il desiderio diventa allora quel flusso che tiene uniti i viventi e che unifica i diversi piani del reale quali il corpo, la società, la natura, il pensiero e il mondo. Ecco la necessità di intendere l’essere umano non tanto come il re e il padrone della creazione, successore secolare del Creatore divino, ma come colui che si deve prendere cura delle macchine desideranti dell’universo. A cominciare dalla sua.
ANDREA TAGLIAPIETRA
Allievo di Emanuele Severino, Andrea Tagliapietra professore presso il Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali dell'Università degli Studi di Venezia, Ca' Foscari e già ordinario di Storia della filosofia all'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. È vicepresidente della Società Italiana di Storia della filosofia e coordinatore del corso di laurea magistrale in Teoria e Storia delle Arti e dell'Immagine. Dirige, con Sebastiano Ghisu, la rivista internazionale di filosofia «Giornale critico di storia delle idee» ed è direttore del Centro di ricerca CRISI, Centro di Ricerca Interdisciplinare di Storia delle idee e di ICONE, Centro Europeo di Ricerca di Storia e Teoria dell’Immagine. Il filosofo veneziano ha curato importanti edizioni per Feltrinelli e Bruno Mondadori, passando attraverso opere di numi tutelari del pensiero universale come Kant, Platone e Benjamin Constant. Nel 2004 con il saggio: La virtù crudele. Filosofia e storia della sincerità (Einaudi 2003) si è aggiudicato il «Premio Viareggio-Répaci» per la saggistica. Nel 2013 con Gioacchino da Fiore e la filosofia (il Prato) ha vinto il «Premio Viaggio a Siracusa» per la saggistica filosofica. I suoi principali interessi di ricerca riguardano l’impiego delle metafore e delle narrazioni all’interno dei testi filosofici e l’importanza delle strutture polifonico-drammaturgiche nell’elaborazione del pensiero concettuale; lo stile e il canone in filosofia; l’analisi dello sviluppo di alcune figure-limite del mondo della vita nell’ambito della storia delle idee; le immagini come risorsa per il pensiero. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: La forza del pudore. Per una filosofia dell’inconfessabile, Rizzoli 2006; Filosofia della bugia. Figure della menzogna nella storia del pensiero occidentale, Bruno Mondadori 2008; Il dono del filosofo. Sul gesto originario della filosofia, Einaudi 2009; Icone della fine. Immagini apocalittiche, filmografie, miti, il Mulino 2010; Non desiderare la donna e la roba d’altri, (con G. Ravasi), il Mulino 2010; Sincerità, Raffaello Cortina 2012; Non ci resta che ridere, il Mulino 2013; Alfabeto delle proprietà. Filosofia in metafore e storie, Moretti&Vitali 2016; Zerologia. Sullo zero, il vuoto e il nulla, (con C. Bartocci, P. Martin), il Mulino 2016; Esperienza. Filosofia e storia di un’idea, Raffaello Cortina 2017; Cartografia intellettuale dell’Europa. La migrazione dello spirito, Mimesis 2018; Filosofia dei cartoni animati. Una mitologia contemporanea, Bollati Boringhieri 2019; La musica del caso. Ricerche sull'azzardo e il senso del gioco, Mimesis 2022; La metafora dello specchio. Lineamenti per una storia simbolica dell'immagine, Donzelli 2008, nuova ed. 2023.
Caratteristiche dell'evento
Inizio evento | Giovedì 13 Giugno 2024 | 21:00 |
In caso di maltempo | Chiesa della Conversione di San Paolo Via Borghini n. 1 |
Info | Evento libero e gratuito, senza necessità di prenotazione. ATTENZIONE: le location sono raggiungibili unicamente da Urago Mella (uscita tangenziale Via Oberdan, seguire Via Collebeato che diventa poi Via Roma) causa chiusura Ponte Mella Via Capretti per lavori. |
Luogo | COLLEBEATO - Cortile Palazzo Martinengo |