Francesca Nodari - Osare il proprio essere corporei
Mercoledì 05 Luglio 2023 vi aspettiamo alle 21:00 a CREDARO - Palazzo Cortesi, Borgo di Trebecco, per la Lectio di Francesca Nodari «Osare il proprio essere corporei». Nel corso della serata saranno esposte al pubblico le opere finaliste del contest fotografico organizzato in collaborazione con l'Accademia Santa Giulia.
Osare il proprio essere corporei
Siamo ancora figli del dualismo cartesiano res cogitans/res extensa, o forse occorre intendersi meglio sulle parole enigmatiche di Zarathustra che concluse: «Io sono tutto corpo e nulla fuori di questo»? il nostro «io sono» corporeo si coglie nell’aver bisogno dell’altro o, il che è lo stesso, nel prendere sul serio il tempo che eviene – singolare peripezia dell’essere – tra l’altro e me cogliendo nell’incarnazione del sé posto all’accusativo leevinasiano l’unità psicofisica (Leib) di un soggetto di carne e di sangue che nella sua passività – che è insieme bisognosità, patire, pazienza – si fa ostaggio-con-il-proprio-corpo-per-l’altro(Leib-Bürge). Ciò che intendiamo mostrare in questa nostra esposizione è proprio il fatto che il passaggio dell’umano, nella società dell’infocrazia e della tecnocrazia, alla sterilità della dimensione propria del phono sapiens di cui parla Byung-Chul Han, ci rende pericolosamente dimentichi della nostra dimensione costitutiva: non siamo tutto e non possediamo un tempo infinito. In questo senso, interrogarsi sull’intendimento ultimo della parole di Zarathustra significa prendere consapevolezza del fatto che il soggetto sia un homo indigens, del tutto dipendente da un fuori: l’acqua per dissetarsi, l’aria per respirare, il cibo per nutrirsi, soprattutto, l’Altro che non potrò mai ricondurre a me e che contesta levinasianamente «il mio potere di potere». Nell’accadimento del nostro rapporto con l’altro uomo – che è come noi tutto corpo e perciò se stesso –, esperiamo nel modo più chiaro che noi ci siamo nella misura in cui abbiamo bisogno dell’altro, dunque ci siamo soltanto nella misura in cui oltrepassiamo noi stessi acconsentendo ad una mancanza, ad un limite che non possiamo rimuovere, se vogliamo essere veramente uomini in carne e ossa. Di qui, nell’urgenza di un presente che ha bisogno di (ri)mettere al centro l’umanesimo dell’altro uomo, si comprende che portare a compimento il senso ultimo dell’osare il nostro esserci corporeo significa ‘praticare la commozione delle viscere’, «abbrividire per opera del bene» facendosi, davvero, ostaggio-con-il-proprio-corpo-per-l’altro che è, in ultima analisi, pensare umanamente i nostri rapporti interumani. È divenire fecondi. Ne La Lettera agli Ebrei non si legge: «Tu non hai voluto né sacrificio, né offerta, un corpo invece mi hai preparato» (Eb 10, 5-7)?
FRANCESCA NODARI
Filosofa levinasiana, allieva del grande pensatore tedesco Bernhard Casper, si è laureata in Filosofia all’Università degli Studi di Parma e specializzata in Filosofia e linguaggi della modernità nell’Ateneo di Trento. Ha conseguito, sotto la guida del Prof. Bernhard Casper (Università di Freiburg i. B.), il Dottorato di ricerca in Filosofia presso l’Università degli Studi di Trieste e collaborato con la facoltà di Filosofia dell’Università Milano-Bicocca. Nel 2014 ha conseguito l’abilitazione nazionale di seconda fascia nel settore di Filosofia morale. Si occupa, collocandosi nel solco tracciato dal suo Maestro – il cui pensiero si impernia su due linee metodiche costanti: quella fenomenologico-ermeneutica (Heidegger) e quella del nuovo pensiero (Rosenzweig) – di questioni che ruotano attorno allo statuto della soggettività e dell’alterità cercando di farne emergere, grazie agli stimoli legati in particolare al pensiero di Levinas, la dimensione incarnata, temporale e finita. È Presidente della Fondazione Filosofi lungo l’Oglio e Direttore scientifico dell’omonimo Festival. Ha ideato e curato la rassegna: Fare memoria. Sua è l’intuizione di dare vita, in partnership con Gariwo e in collaborazione con i rispettivi Comuni, ai Giardini dei Giusti di Brescia (2013), di Orzinuovi (2015), di Barbariga (2019) e di Lograto (2022). Tra i suoi libri: Il male radicale tra Kant e Levinas, Giuntina 2008; Il pensiero incarnato in Emmanuel Levinas, Morcelliana 2011; Il bisogno dell’Altro e la fecondità del Maestro. Una questione morale, Giuntina 2013; Storia di Dolores. Lettera al padre che non ho mai avuto, Mimesis 2016; Temporalità e umanità. La diacronia in Emmanuel Levinas, Giuntina 2017; Donne e Shoah (con A. Foa), Mimesis 2021; Le Vittorie: tra agricoltura e filosofia, (con P. Zanoni), Mimesis 2023. Sua è la nuova edizione critica a Il Tempo e l’Altro di Emmanuel Levinas con un’accurata postfazione: Dalla solitudine all’istante, Mimesis 2022. Inoltre, ha contribuito alla stesura della sceneggiatura, con C. Uberti e F. R. Massaro, del film: Bocche inutili (2022). Tra gli altri, sua è la cura e la postfazione di: M. Augé, Condividere la condizione umana. Un vademecum per il nostro presente, Mimesis 2019. Tra gli ultimi lavori ricordiamo: la cura e la postfazione di S. Natoli, Perseveranza. Laboratorio proprio della speranza, postfazione L’apparente inattualità della perseveranza, Mimesis 2024; di C. Chalier, Partire, Rinnovare, Sperare, postfazione Per un’audacia diacronica, Mimesis 2024; di J.-L. Nancy, Pane nostro quotidiano, postfazione Pane, boccalità, oralità, Mimesis 2024. Dirige, presso Mimesis, le collane «Chicchidoro» e «Tempo della memoria». Collabora con numerose riviste e La Domenica de «Il Sole 24 Ore». È tra le vincitrici del «Premio Donne Leader 2012», conferitole dall’Associazione internazionale EWMD e, nel 2015, del «Premio Donne che ce l’hanno fatta». Nel 2019, è stata insignita dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine Al Merito della Repubblica Italiana. Recentemente, è stata nominata tra le 100 Esperte della sezione di Filosofia del progetto «100 donne contro gli stereotipi».
Contest artistico
Durante questa serata, sarà di cruciale importanza il vostro contributo per determinare il vincitore del "Premio del pubblico". Sarà infatti compito di tutti i partecipanti decidere quale opera meriti questa prestigiosa menzione. La proclamazione dei due riconoscimenti - quello del pubblico e quello decretato a giudizio insindacabile della giuria messo a disposizione ed erogato direttamente dalla Fondazione Filosofi lungo l’Oglio - avverrà in occasione dell'incontro di chiusura del Festival, creando un momento emozionante e di grande significato.
Caratteristiche dell'evento
Inizio evento | Mercoledì 05 Luglio 2023 | 21:00 |
In caso di maltempo | Sala Civica Lorenzo Lotto, Via Armando Diaz 1G |
Luogo | CREDARO - Palazzo Cortesi, Borgo di Trebecco |