HAIM BAHARIER “Il giusto è un pesce che abita l’asciutto”
Giovedì 16 Giugno 2022 | 21:00 - MANERBIO
I pesci formano un tutt’uno con il loro ambiente acquatico e secondo la Qabbala, alcuni di questi pesci sono anche tra noi. Si tratta dei giusti il cui “Io” non è rapportato esclusivamente alla propria persona, ma si diffonde, sviluppando una capacità unitaria e unificante. Il giusto è un ritorno all’origine, comporta la giustizia originaria del Creato che lui comunica in silenzio senza il brusìo di fondo, a cui ci ha abituato il mondo di oggi.
HAIM BAHARIER
Nato a Parigi nel 1947 da genitori ebrei di origine polacca - entrambi passati attraverso l’orrore di Auschwitz - ha compiuto studi scientifici in Francia e negli Stati Uniti. Allievo di Emmanuel Levinas, uno dei più importanti filosofi del Novecento, di Léon Askenazi, il padre della rinascita del pensiero ebraico in Francia, e del Maestro Israel di Gur, Baharier è tra i più autorevoli talmudisti viventi. Fin da piccolo, ha incontrato figure di altissimo livello da Albert Einstein a Monsieur Chouchani, clochard geniale apparso nella Parigi degli anni Cinquanta e poi misteriosamente svanito nel nulla, cui il padre offrì generosamente ospitalità. Il piccolo Haim ricorda le cene in cui Chouchani divorava i cibi, le sere al termine di Shabbat, quando la casa diventava un ritrovo e le ore in cui stavano l’uno accanto all’altro allorché Chouchani dormiva a casa sua e a lui ospite veniva ceduto il suo letto. A quel clochard poliglotta, Maestro insigne del Talmud, Baharier dedica La valigia quasi vuota, un racconto teso tra una biografia impossibile – quella di Chouchani – e un’autobiografia involontaria fatta di luoghi, incontri, persone, aneddoti, insegnamenti. Matematico e psicoanalista, Haim Baharier è tra i principali studiosi di ermeneutica biblica e di pensiero ebraico. Interviene come visiting professor in diverse facoltà italiane ed estere e in summit mondiali. Dopo aver diretto a lungo l’impresa di famiglia, ha fondato un centro per la formazione manageriale. Gli interventi e i percorsi di formazione da lui elaborati si ispirano alla saggezza biblica e si fondano sull’approccio ermeneutico: percorsi di gruppo e individual coaching, percorsi nella leadership, nella comunicazione, analisi ed elaborazione della conflittualità; accompagna i processi d’integrazione in azienda e tra aziende. Ultimamente rivolge la sua attenzione all’etica, in termini di credibilità e di linguaggio per le imprese e i grandi gruppi bancari del Terzo Millennio. Ha tenuto numerosi cicli domenicali di lezioni al Teatro Dal Verme di Milano che ha registrato ogni volta il tutto esaurito. È autore e regista della pièce Chisimb’arca, recitata dall’attore Eugenio De Giorgi, presentata il 25 maggio 2008 a Venezia nell’ambito del “Festival dell’Arca”. Tra i suoi libri ricordiamo: Le dieci parole. Il decalogo come non lo hai mai sentito raccontare, Edizioni San Paolo 2011; I fini ultimi. La cura responsabile, Asmepa Edizioni 2012; Il tacchino pensante, Garzanti 2008; Qabbalessico, Giuntina 2012; La valigia quasi vuota, Garzanti 2014; La Genesi spiegata da mia figlia, Garzanti 2015; Generare è rispondere o domandare?, intr. e cura di F. Nodari, Mimesis 2021; Il cappello scemo, Garzanti 2021; Le dieci parole. Il decalogo come non lo hai mai sentito raccontare, Garzanti 2023.
Caratteristiche dell'evento
Inizio evento | Giovedì 16 Giugno 2022 | 21:00 |
In caso di maltempo | porticato del Centro Comunale, Manerbio (Bs) |
Luogo | MANERBIO - Cortile del Centro Culturale |