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Giovedì, 26 Gennaio 2017 05:09

Incontri sulla Shoa: «Fare memoria» perde gli sponsor

Fare Memoria», ciclo di incontri che si terranno dal 30 gennaio all’8 febbraio, è promosso dalla Fondazione Filosofi. Quest’anno non c’è nessuno sponsor privato

Dimenticare il nome è peggio della morte, perché nel nome dei defunti sta l’anima. In questa frase del compianto Paolo De Benedetti - teologo, biblista, ermeneuta di sconfinata cultura e umanità - è racchiuso lo spirito del festival «Fare Memoria». Il ciclo di incontri, dal 30 gennaio all’8 febbraio, è promosso dalla Fondazione Filosofi lungo l’Oglio e diretto da Francesca Nodari, con il patrocinio di Regione Lombardia, Provincia di Brescia e Consigliera di Parità, e con l’adesione del Prefetto di Brescia, Valerio Valenti.

Giunto alla VI edizione, il progetto intitolato «Fare Memoria» si propone come approfondimento invernale dedicato alla Shoah. Il tema di quest’anno «Tra antisemitismo e terrorismo» indaga il filo rosso fatto di pregiudizi, odio e violenza che lega i due fenomeni storici; invitando a «dotarsi degli strumenti necessari per conoscere un passato che sta riflettendo la sua ombra di paura e morte sul presente e sul futuro» ha sottolineato Nodari.

Senso e valore del Giorno della Memoria, 27 gennaio, sono ampliati e seminati in un percorso itinerante di tre serate (inizio alle 21) che porta nella provincia bresciana grandi nomi della cultura contemporanea. Lo psicoanalista matematico Haim Baharier (i suoi genitori passarono per Auschwitz), lunedì 30 al Salone Marchettiano (via Ospedale Vecchio 6) a Chiari, con l’intervento «L’identità Israel e la Memoria»; Anna Foa, figlia di Vittorio, tra le più acute testimoni della realtà ebraica di oggi, giovedì 2 febbraio, Rocca S. Giorgio (Piazza Garibaldi) a Orzinuovi, con «La nuova età dell’odio»; Gabriele Nissim, giornalista e saggista, mercoledì 8 febbraio, Palazzo Municipale (via La Marmora 7) a Rovato, con «Dalla Memoria del bene ai Giusti del nostro tempo».

Lo sviluppo su tappe legate al territorio è aspetto sottolineato dal Prefetto Valenti, per la correlazione a un «percorso di memoria» come geografia di un cammino anzitutto interiore. Il festival si conclude il 6 marzo nel Giardino dei Giusti, Parco Alcide De Gasperi, a Orzinuovi, dove alle 11 avrà luogo la Cerimonia di proclamazione dei Giusti 2017. Nuovi nomi saranno incisi nella pietra, perché è tessendo passato e presente che si scrive consapevolmente il futuro. Una scrittura collettiva, fatta anche di aiuto pratico alle iniziative culturali.

«Quest’anno - ha evidenziato con amarezza Nodari - per la prima volta non ci sono sponsor privati a sostenerci». Al dispiacere del direttore scientifico si è unito quello delle figure istituzionali dei Comuni coinvolti. «”Fare Memoria” - ha messo in luce Cristiana Zanetti di Gariwo, la foresta dei Giusti - lavora sul profondo della società, sul dialogo tra culture. Va pienamente sostenuto».

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