Mi mancherai, caro Jean-Luc. Continua a splendere. Ovunque tu sia!». Per voce della presidente e direttrice scientifica Francesca Nodari, «La Fondazione Filosofi lungo l'Oglio piange, con grande sgomento e dolore, la dipartita di Jean-Luc Nancy», un gigante della scuola francese e della filosofia mondiale, un maestro sui cui testi si sono formate generazioni di studenti, scomparso l'altro giorno a Strasburgo all'età di 81 anni. «Di concerto al cda e all'intero comitato scientifico della manifestazione, vogliamo ricordame l'acuta intelligenza, l'incessante impegno nella ricerca e nello studio, l'infaticabile opera di divulgazione di un così alto pensiero considerando un vero e proprio privilegio la sua partecipazione alle passate edizioni del Festival».
E ancora: «L'immancabile ironia, lo sguardo attento e penetrante, la mitezza, il garbo, l'umanità profonda...Vogliamo ricordare Jean-Luc Nancy ha concluso Nodari con queste altre sue parole: "La vita nel suo dinamismo stesso ha fame di questa vita vivente e vissuta, è affamata del fatto di sentirsi viva e di sapersi anche "mia". Ma questa "miità" non significa che essa appartiene ad un "io" (moi) che sarebbe distinto da essa come un proprietario lo è dai suoi beni. Io sono la mia vita: sono questo sentimento di sé e questo sapere di sé, io sono questa fame di sé"».